Famiglia, originaria probabilmente di Barberino in Val d'Elsa, stabilitasi sin dal sec. 13º a Firenze (partecipò attivamente alla vita politica e fu della fazione antimedicea) e nel 1530 trasferitasi a [...] quod non fecerunt barbari, B. fecerunt", e le ulteriori complicazioni internazionali con la guerra di Castro, resero inviso il loro nepotismo; e, alla morte di Urbano VIII, i B. dovettero fuggire da Roma. Ma la protezione del Mazzarino, che non esitò ...
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DELLA SCALA, Giuseppe
Gian Maria Varanini
Figlio illegittimo di Alberto, nacque verosimilmente nel 1263,come permette di ritenere il breve pontificio che - esentandolo nel 1286 dal defectus natalium [...] da esponenti della classe dirigente cittadina). L'assunzione di questa carica da parte del D. è la prima manifestazione del "nepotismo ecclesiastico" scaligero (visto che l'episcopato di Guido, fratello di Mastino, fra il 1268 e il 1274,va inscritto ...
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LIUTVARDO
Irene Scaravelli
Nacque forse verso la metà del IX secolo da una nobile famiglia sveva, originaria di Reichenau, sul lago di Costanza. Con il fratello Cadolto divenne monaco nel monastero [...] proprio di Liutvardo. A dimostrare l'influenza e il prestigio della famiglia cui L. apparteneva - e insieme lo spiccato nepotismo di quello che sarebbe divenuto uno degli uomini più potenti del tempo - sono note le carriere di alcuni suoi membri ...
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CHIGI, Agostino
Enrico Stumpo
Del ramo di Mariano della grande famiglia senese, già una prima volta presente in Roma con Agostino detto il Magnifico, nacque in Siena il 16 maggio 1634 da Augusto e da [...] una svolta decisiva. Nonostante infatti il nuovo pontefice si fosse sempre mostrato contrario all'ormai condannata pratica del nepotismo e deciso ad evitare gli abusi e gli scandali che avevano caratterizzato i pontificati dei suoi predecessori, una ...
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ANNIBALDI, Annibaldo
Daniel Waley
Figlio di Trasmondo e imparentato con i signori di Ceccano, nacque probabilmente tra il 1220 ed il 1230 ed ebbe lo status di proconsul romano. Il primo ufficio importante [...] suo cugino, il nobile romano Oddecino. L'incarico costituiva una novità ed era anche un'innovazione interessante nella prassi del nepotismo: dalla morte di Innocenzo III (1216) nessun parente laico del papa aveva ricoperto la carica di rettore di una ...
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Barberini
Famiglia, originaria probabilmente di Barberino in Val d’Elsa, stabilitasi sin dal sec. 13° a Firenze (dove partecipò attivamente alla vita politica e fu della fazione antimedicea) e nel 1530 [...] «quod non fecerunt barbari, Barberini fecerunt», e le ulteriori complicazioni internazionali con la guerra di Castro resero inviso il loro nepotismo e, alla morte di Urbano VIII, i B. dovettero fuggire da Roma. Ma la protezione di Mazzarino, che non ...
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CIBO, Alderano
Enrico Stumpo
Nacque a Genova il 16 luglio del 1613 da Carlo I Cibo Malaspina, duca di Massa, e da Brigida di Giannettino Spinola. Mentre il primogenito Alberico veniva educato per succedere [...] 143, 311; 2, pp. 4, 6, 15, 16, 39; G. B. Scapinelli, Il memoriale del p. Oliva S. J. al card. C. sul nepotismo (1676), in Riv. di storia della Chiesa in Italia, II (1948). pp. 262-273; Sacrum Poloniae millennium..., Romae 1956, pp. 648 ss. (lettere e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giovanni Battista De Luca
Alessandro Dani
Nel quadro della cultura giuridica italiana del Seicento, l’opera amplissima e poliedrica di Giovanni Battista De Luca spicca per originalità, spirito critico [...] XII, in linea con l’omonimo predecessore, riprese i progetti di riforma accantonati, e nel 1692 abolì ufficialmente il nepotismo; non a caso volle chiamare come suo stretto collaboratore Ansaldo Ansaldi, formatosi nello studio di De Luca.
Nonostante ...
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BRANDOLINI, Tiberto
Gaspare De Caro
Figlio di Sigismondo - condottiero distintosi dapprima al servizio sforzesco e poi in quello della Repubblica di Venezia - e di Margherita, della famiglia piacentina [...] sopraffatrice dei pontefici, fermamente decisi da Sisto IV in poi - pur con le ambiguità e le contraddizioni del nepotismo - a ricondurre l'intera regione romagnola nell'ambito dell'unità politica dello Stato ecclesiastico.
Nelle vicende della lotta ...
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DEL MONTE, Fabiano
Vanna Arrighi
Nacque presumibilmente a Roma circa l'anno 1545 (l'unico riferimento in proposito è in Cantagalli, p. 227, dove si dice che nell'aprile 1554 il D. aveva otto anni e [...] ). Benché fanciullo di pochi anni, il D. divenne da quel momento l'oggetto privilegiato del nepotismo di Giulio III.
Un nepotismo del resto molto scoperto se, parlando con l'ambasciatore fiorentino Averardo Serristori, il pontefice lo espresse ...
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nepotismo
(raro nipotismo) s. m. [der. di nepote]. – 1. Nella storia della Chiesa e dello stato pontificio, la prassi seguita da alcuni papi, nei sec. 15°-18°, di favorire i proprî familiari e specialmente i nipoti, con il conferimento di...
nepote
nepóte s. m. e f. [lat. nĕpos -ōtis]. – Variante region. o letter. di nipote talvolta usata, nel linguaggio solenne, col sign. di discendente, postero (di solito al plur.): Serse per l’Ellesponto si fuggia, Fatto ludibrio agli ultimi...