Cardinale (Capranica Prenestina 1400 - Roma 1458); creato cardinale segreto da Martino V, suo parente, nel 1423, fu riconosciuto, per intrighi politici, da Eugenio IV solo nel 1435. Durante il pontificato [...] della Chiesa. Nel conclave del 1455 parve vicino alla tiara, riuscì invece eletto Callisto III (Alonso Borgia), che il C. biasimò per il suo nepotismo, così che incorse nell'odio dei Borgia. Umanista e mecenate, fondò a Roma il Collegio Capranica. ...
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Vescovo (Augusta, Baviera, 890 - ivi 973) di Augusta (923). Fu legato alla politica di Ottone I, che difese contro i tentativi autonomistici dei duchi e contro il figlio Ludolfo duca di Svevia; si distinse [...] nell'assedio di Augusta (955) da parte degli Ungari. Nel 972 si dimise cercando di ottenere che la sede vescovile fosse assegnata al nipote Adalberone: fu per questo accusato di nepotismo al sinodo di Ingelheim. Canonizzato nel 993; festa, 4 luglio. ...
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COLONNA, Antonio
Franca Petrucci
Appartenente al ramo di Genazzano della famiglia, figlio di Lorenzo Onofrio e di Sveva Caetani, nacque probabilmente fra la fine del XIV e l'inizio del XV sec.
Nipote [...] V, il papa eletto a Costanza l'11 nov. 1417, il C. fu uno dei soggetti attivi attraverso i quali operò il nepotismo del pontefice. Questi aveva intrapreso il suo viaggio verso Roma quando nell'agosto 1418 inviò il C. a Napoli. Egli recava a Giovanna ...
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'Uthman ibn 'Affan
‛Uthman ibn ‛Affan
Califfo rashidun (Taif 579 ca.-Medina 656). Terzo dei califfi successori di Maometto, successe a ‛Umar ibn al-Khattab nel 644. Fra i primi convertiti all’islam, [...] redazione del Corano, fino ad allora circolante solo oralmente. Avversato dalla tradizione sciita, che lo accusava di venalità e di nepotismo per aver favorito durante il suo mandato il clan degli Omayyadi, ‛U. fu ucciso da un partigiano di ‛Ali ibn ...
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Luynes, Charles marchese d'Albert e duca di
Luynes, Charles marchese d’Albert e duca di
Politico francese (Pont-Saint-Esprit 1578-Longueville 1621). Favorito di Luigi XIII, fece uccidere (1618) il potente [...] del potere. Dimostrò modeste capacità militari e organizzative, attuando una politica fortemente incentrata sulle sue ambizioni personali e sul nepotismo. Ma dovette domare una sollevazione dei nobili e con il Trattato di Angers (1620) fu costretto a ...
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Giovanni Angelo Medici di Marignano (Milano 1499 - Roma 1565). Arcivescovo di Ragusa (1545), cardinale (1549), protetto da Giulio III e avversato invece da Paolo IV perché filospagnolo e contrario alla [...] Paolo IV, accusati di essere istigatori della guerra contro la Spagna, giocò certo il risentimento, più che il ripudio del nepotismo, praticato del resto anche da P. IV, specie verso i nipoti C. e F. Borromeo. Contro la minaccia protestante, specie ...
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Antonio Pignatelli (Spinazzola 1615 - Roma 1700), membro della principesca famiglia napoletana, nunzio a Vienna (1668), cardinale (1681), poi arcivescovo di Napoli (1687), successe dopo lunghissimo conclave [...] gli emarginati, e per lo zelo riformatore nei costumi: nel 1692 con la bolla Romanum decet pontificem fu condannato il nepotismo e venne vietata la vendita di dignità ecclesiastiche; nel 1694 fu creata una Congregazione per la disciplina e la riforma ...
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Ugo Boncompagni (Bologna 1502 - Roma 1585); laureato in diritto (1530), fu chiamato da Paolo III a Roma quale giudice capitolino e breviatore vicecancelliere per la Campagna. Associato da Paolo IV al nipote [...] del Corpus iuris canonici, quando il 14 maggio 1572 fu eletto papa. Per quanto non alieno dalle mondanità e dal nepotismo, G. seppe assecondare lo spirito della Controriforma trionfante, sia sul piano teologico, combattendo l'eresia di M. Baio e ...
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BARTOLINI BALDELLI, Giovan Battista
Roberto Cantagalli
Figlio primogenito di Francesco, segretario del granduca di Toscana Ferdinando I, e di Maria Alberighi, entrò assai giovane, nel 1604, in servizio [...] , la successiva carriera del B. nell'amministrazione medicea fu, pur nella sua relativa modestia, un tipico esempio del nepotismo dilagante nella corte granducale, così come del resto lo furono anche quelle dei suoi fratelli, Alessandro e Matteo. I ...
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Camillo Borghese (Roma 1552 - ivi 1621). Fu eletto pontefice nel 1605. All'inizio del pontificato entrò in conflitto con Venezia, che aveva promulgato leggi restrittive in materia di proprietà ecclesiastica, [...] un accordo tra le fazioni, il 16 maggio 1605 a Leone XI. Caritatevole, attivissimo, non fu immune dal «piccolo nepotismo»: al prediletto nipote Scipione Caffarelli diede la porpora e la carica di segretario di stato, elargì onori e ricchezze anche ...
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nepotismo
(raro nipotismo) s. m. [der. di nepote]. – 1. Nella storia della Chiesa e dello stato pontificio, la prassi seguita da alcuni papi, nei sec. 15°-18°, di favorire i proprî familiari e specialmente i nipoti, con il conferimento di...
nepote
nepóte s. m. e f. [lat. nĕpos -ōtis]. – Variante region. o letter. di nipote talvolta usata, nel linguaggio solenne, col sign. di discendente, postero (di solito al plur.): Serse per l’Ellesponto si fuggia, Fatto ludibrio agli ultimi...