Antonioni, Michelangelo
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico, nato a Ferrara il 29 settembre 1912. Considerato uno dei massimi autori del dopoguerra, tra difficoltà produttive e malgrado l'incomprensione [...] sua terra d'origine, Gente del Po, che con Ossessione di Luchino Visconti viene considerato il primo esempio di cinema neorealista, ma la guerra gli impedirà fino al 1947 di terminarne il montaggio. Nel dopoguerra riprese l'attività di critico e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
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Con la città occupata e dolente di Roma città aperta è Roberto Rossellini ad aprire un [...] e dello spazio, ma soprattutto del cinema e della sua funzione sociale.
Cinema del presente
L’anno in cui il neorealismo cinematografico italiano fa la sua comparsa sulla scena mondiale è il 1945: il film di Roberto Rossellini, Roma città aperta ...
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Popiół i diament
Paolo Vecchi
(Polonia 1957-58, 1958, Cenere e diamanti, bianco e nero, 106m); regia: Andrzej Wajda; produzione: Stanisław Adler per Kadr; soggetto: dall'omonimo romanzo di Jerzy Andrzejewski; [...] Wajda, Andrzej Munk e compagni, spesso ispirandosi alla miglior letteratura nazionale contemporanea, e facendo propria la lezione neorealista, ruppero con il conformismo e misero in discussione gli stessi canoni realsocialisti, in nome di una sorta ...
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Attore cinematografico francese, nato a Sceaux (Hauts-de-Seine) l'8 novembre 1935. Alternando nel corso di tutta la sua carriera il cinema d'autore a quello commerciale, si è imposto sulla scena internazionale [...] impose all'attenzione, quando lo diresse magistralmente in Rocco e i suoi fratelli (1960), opera in cui lo spirito neorealista si fonde con le cadenze del melodramma. D. rese perfettamente l'introversa malinconia del giovane protagonista, un figlio ...
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Carlsen, Henning
Stefano Boni
Regista danese, nato a Ålborg il 4 giugno 1927. È uno dei più significativi esponenti del cinema nordico, attivo sia nel campo del documentario sia in quello del lungometraggio [...] : la critica, che lo considera in generale la sua opera migliore, vi individuò subito tracce significative dell'esperienza neorealista. Tratto dall'omonimo romanzo del norvegese K. Hamsun, il film narra l'allucinato vagabondaggio nella Oslo di fine ...
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Satta Flores, Stefano
Andrea Di Mario
Attore cinematografico, teatrale e televisivo, nato a Napoli il 14 gennaio 1937 e morto a Roma il 22 ottobre 1985. Contraddistinto da una forte presenza scenica, [...] e una soffusa amarezza, il personaggio di Nicola Palumbo, il donchisciottesco professore di Nocera Inferiore, critico cinematografico neorealista. Negli anni succesivi partecipò per lo più a film di carattere storico-politico e a parabole amare sulla ...
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Stato dell’Europa meridionale, il cui territorio, affacciato per circa 850 km sull’Oceano Atlantico, occupa il margine occidentale della Penisola Iberica. Al territorio metropolitano vanno uniti gli arcipelaghi [...] ai nomi di R. Cinatti, J. de Sena, S. de Mello Breyner Andresen, E. de Andrade, A. O’Neill. La narrativa neorealista ha i suoi rappresentanti più significativi in I. Lisboa, J. Rodrigues Miguéis, T.X. de Figueiredo, J. Paço d’Arcos, A. Alves ...
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NASCIMBENE, Mario
Paolo Patrizi
– Nacque a Milano il 28 novembre 1913 da Guido e da Emma Spasciani.
Perso precocemente il padre, un avvocato torinese, a occuparsi della sua educazione furono la madre [...] lavoro di De Santis, per tensione civile e taglio documentaristico, fu visto come una ‘coda’ ideale della grande stagione neorealista, si volle vedere in Nascimbene il primo compositore capace di tradurre in musica – sia pur tardivamente – la poetica ...
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Cinema nuovo
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, poi bimestrale, fondata a Milano il 15 dicembre 1952, diretta da Guido Aristarco, con Giuseppe Grieco redattore capo, Tom Granich [...] Fin dall'inizio Aristarco impresse una forte impronta alla sua rivista, avviando la tesi di un necessario passaggio dal Neorealismo ‒ a suo giudizio ormai involuto ‒ al realismo e dalla cronaca alla storia, e individuando in particolare nell'opera di ...
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Castellani, Renato
Bruno Roberti
Regista cinematografico e sceneggiatore, nato a Varigotti (Savona) il 4 settembre 1913 e morto a Roma il 28 dicembre 1985. Il senso esatto della forma, il gusto elegante [...] del dopoguerra C. si cimentò anche come regista teatrale. Tra il 1948 e il 1951 C. costruì il suo originale contributo al Neorealismo con una sorta di trilogia della 'povera gente'. Il primo dei tre film, Sotto il sole di Roma (1948), scritto con ...
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neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...
neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...