Cottafavi, Vittorio
Stefano Francia Di Celle
Regista cinematografico e televisivo, nato a Modena il 30 gennaio 1914 e morto ad Anzio (Roma) il 14 dicembre 1998. Fin dai suoi primi film manifestò uno [...] regia aderente al testo. Nell'Italia del dopoguerra C. faticò a schierarsi con gli intenti contenutistici e formali del Neorealismo e, vanificato il tentativo di realizzare due progetti cinematografici, collaborò con Vittorio De Sica per La porta del ...
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Drammatico, genere
Roberto Campari
Scrive G.W.F. Hegel nelle sue Vorlesungen über die Ästhetik (post. 1836-1838; trad. it. 1967, p. 1344): "Al centro fra la tragedia e la commedia si colloca un terzo [...] di genere e ispirati a Renoir (di cui fu aiuto regista in Bengala per The river, 1951, Il fiume) e al Neorealismo italiano, i film dell'indiano Satyajit Ray, specie la cosiddetta trilogia di Apu (1955-1959), storia di un infelice ragazzo bengalese ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’opera di Pasolini poeta e intellettuale, forse il più grande del Novecento italiano, [...] convenzioni cristallizzate lo porta a elaborare uno stile particolarissimo, che prende le mosse da una comune matrice neorealista per poi superarla in una sorta di manierismo composito, nel quale confluiscono ardite soluzioni linguistiche e squisite ...
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Girotti, Massimo
Silvio Alovisio
Attore cinematografico e teatrale, nato a Mogliano (Macerata) il 18 maggio 1918 e morto a Roma il 6 gennaio 2003. La prestanza fisica e il volto fotogenico contribuirono [...] l'atletico soldato romano in Spartaco ‒ Il gladiatore della Tracia, 1953, di Riccardo Freda, o il proletario in film di atmosfera neorealista come Persiane chiuse, 1951, di Luigi Comencini e Roma, ore 11, 1952, di De Santis), G. tornò a misurarsi con ...
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Yilmaz, Atif (propr. Yilmaz Batibeki, Atif)
Roberto Silvestri
Regista, produttore e sceneggiatore turco, nato a Mersin il 9 dicembre 1926. Autore fecondo ed eclettico, con quasi centoventi film di successo [...] di contraddizioni e lacerazioni devastanti. Furono gli anni del 'cinema personale' (Kumpanya, 1958, La troupe) e del sodalizio neorealista con Yılmaz Güney, prima attore e poi co-sceneggiatore di una trilogia di svolta, Bu vatanin çocukları (1958 ...
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Cicognini, Alessandro
Sergio Bassetti
Compositore, nato a Pescara il 25 gennaio 1906 e morto a Roma il 10 novembre 1995. Ha fatto parte di quel ristretto gruppo di artisti, in cui spicca il nome di [...] e fantasia (1953) di Luigi Comencini, e all'inesauribile epopea di Don Camillo: prodotti di gusto bozzettistico, tipici di un certo neorealismo rosa e di una satira politica leggera e popolare. Per quanto non prive di soluzioni vivaci e di una lepida ...
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Barboni, Leonida (detto Leo)
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Fiuminata (Macerata) il 23 novembre 1909 e morto a Roma il 6 novembre 1970. Fratello maggiore di E.B. Clucher, cioè Enzo Barboni [...] cammino della speranza (1950), entrambi girati per gran parte in esterni dal vero e per questo inclusi negli annali del Neorealismo, diedero la possibilità a B. di dimostrare la sua abilità nel mescolare le immagini di taglio documentaristico con la ...
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MUSCETTA, Carlo
Nicolò Mineo
Storico della letteratura e critico militante, nato ad Avellino il 22 agosto 1912. Ha insegnato Storia della letteratura italiana nelle università di Catania, Roma e Parigi [...] riuniti temi e interessi che si ritrovano nei volumi Romanticismo, realismo, decadentismo (1960) e in Realismo, neorealismo, controrealismo (1976).
La sapienza critica, le acquisizioni culturali e le specificità di linguaggio così acquisite vengono ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] le tante e fortunate formule che ha proposto per disegnare la possibilità del cinema di inverare l'auspicata (dal Neorealismo e non solo) socialità dell'artista, ne ha lasciata una particolarmente produttiva sul piano teorico: quella del "cinema del ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] mai amato questi ambienti modesti, e ha quasi sempre evitato di mostrarli, almeno fino all'avvento del cinema neorealista italiano, nel secondo dopoguerra. Tuttavia, mentre da quel momento le cucine hanno ottenuto diritto di cittadinanza come luoghi ...
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neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...
neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...