Ungheria
Cinematografia
Il cinema dell'U. fu uno dei più floridi d'Europa tra la fine della Prima guerra mondiale e la fine della Seconda, nonostante una grave crisi attraversata durante gli anni Venti. [...] va ricordato: Valahol Európában (1947) è accaduto in Europa, di Géza Radványi, film chiaramente influenzato dal Neorealismo. Nel 1948, con la costituzione della Repubblica popolare di Ungheria sotto egemonia sovietica, l'industria cinematografica ...
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Cile
Angela Prudenzi
Cinematografia
Il cinema fece il suo ingresso in C. poco dopo le proiezioni parigine dei fratelli Lumière, ma fu soltanto nel 1902 che si realizzò la prima produzione nazionale. [...] prometida, 1973, portato a termine a Cuba) o di Aldo Francia, fondatore del Cineclub di Viña del Mar e influenzato dal Neorealismo italiano e da un umanesimo cattolico-marxista (Valparaíso, mi amor, 1970, e Ya no basta con rezar, 1971, Non basta più ...
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India
Italo Spinelli
Cinematografia
La pluralità espressiva del cinema indiano può essere apprezzata considerando che nel Paese sono ufficialmente riconosciute dalla Costituzione numerose lingue, con [...] di rilievo negli anni Cinquanta sono Bimal Roy (Do bigha zameen, 1953, Due ettari di terra, film influenzato dal Neorealismo italiano, e Sujata, 1959, sulla questione degli intoccabili), Guru Dutt (Pyaasa, 1957, L'assetato, e Kagaz ke phool, 1959 ...
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Belgio
La prima proiezione in B. del cinematografo Lumière avvenne a Bruxelles il 1° marzo 1896, ma nel Paese non si sviluppò subito una produzione nazionale, sebbene le premesse scientifiche del cinema [...] regista fu anche autore di De Witte (1934), opera dalla struttura narrativa di tipo realistico, manifesto di un neorealismo ante litteram.
In ambito belga il saggio cinematografico, ibrido tra film sperimentale e documentario, racchiudeva tre diverse ...
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Norvegia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema norvegese si sviluppò con notevole ritardo rispetto a quello degli altri Paesi nordici e soltanto negli anni Venti iniziò a ottenere una certa visibilità. [...] nel 1949 con Gategutter (Ragazzi di strada), una vicenda di povertà e delinquenza minorile largamente influenzata dal Neorealismo italiano; in vent'anni di attività diresse diciassette film, allontanandosi progressivamente dal dramma realistico per ...
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Grecia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Simbolicamente, il primo secolo del cinema greco si è aperto e si è chiuso nel segno dei fratelli Maniaki: To vlemma tu Odyssea (1995; Lo sguardo di Ulisse) di [...] era una rassegnata accettazione della propria condizione. I film prodotti dagli studios non presentavano traccia degli stimoli critici del Neorealismo italiano, la cui influenza si fermava per lo più alla scelta dei titoli; To pikro psomi (1951, Pane ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] del secondo dopoguerra, autori come C. Gorostiza, A. Betti, A. Cuzzani, fautori del rinnovamento scenico e del superamento del neorealismo, insieme a G. Gámbaro ed E. Pavlovsky, invece sulla linea del teatro dell’assurdo, dominano a lungo la scena ...
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Taiwan
Alberto Pezzotta
Cinematografia
Colonia giapponese dal 1895 al 1945 e sede dal 1949 della Repubblica di Cina, nello sviluppare una propria cinematografia T. ha dovuto per lungo tempo fare i conti [...] Hou Hsiao-hsien, Tseng Chuang-hsiang (pinyin Zeng Zhuangxiang) e Wan Jen (pinyin Wan Ren). Il tono varia dal neorealismo dolente alla satira acre; l'intento è di portare sullo schermo un'umanità quotidiana, dal sottoproletario alla piccola borghesia ...
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Austria
Francesco Bono
Cinematografia
La storia del cinema iniziò in A. nel marzo 1896, con la presentazione a Vienna del Cinématographe dei fratelli Lumière; ma una produzione di film a soggetto si [...] austriaco, rimasto estraneo all'esperienza delle nouvelles vagues come lo era stato dopo la guerra a quella del Neorealismo, proseguì stancamente con le formule di un tempo, incapace di rinnovarsi, consumandosi nella produzione di commedie dal taglio ...
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Cina
Marco Pistoia
Cinematografia
Origini e primi sviluppi
Fatta eccezione per alcuni brani di uno spettacolo dell'Opera di Pechino (Dingjun shan, Il monte Dingjun, pièce teatrale interpretata dal celebre [...] esercitato notevole influenza ‒, in luogo dei quali vennero distribuiti molti film sovietici. Questo non impedì possibili richiami al Neorealismo italiano (l'aspro, picaresco San Mao liulang ji, San Mao, piccolo vagabondo, di Zhao Ming e Yan Gong ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...