Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] Arthur Schnitzler, la cui opera fu oggetto di un adattamento cinematografico già nel 1913 (Liebelei, di August Blom e Forest un'idea collettiva.Il modo tipico di scrivere una sceneggiatura neorealista si intuisce dai titoli di testa, che includono un ...
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Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] li aveva divulgati, venne recepita dalla generazione degli sceneggiatori e registi neorealisti. Il ruolo centrale del tema da metaforizzare e trasformare in un racconto cinematografico ben articolato ha trovato un sorprendente sostenitore nel cinema ...
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Cinegiornale
Serafino Murri
Forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzata in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con intenti d'informazione e di [...]
Per molto tempo, almeno fino all'affermazione del Neorealismo, il c. rappresentò per il pubblico delle sale . Jeffries e Th. Sharkey), Dickson fu anche il primo autore cinematografico di reportage di guerra: nell'estate del 1899, infatti, con ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] rulli e alle relative scene. Poiché le sale cinematografiche di-sponevano di uno o più esecutori, che timore di 'prostituirsi' si sarebbero protratti addirittura oltre la stagione del Neorealismo, con Goffredo Petrassi (Non c'è pace tra gli ulivi, ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] dei capolavori del Neorealismo, ma forte di una struttura melodrammatica, Ladri di biciclette (1948) di Vittorio De Sica.
L'evoluzione e i nuovi maestri
Negli anni Cinquanta si verificarono mutamenti sociali che il m. cinematografico non poteva non ...
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Cineteca
Sergio Toffetti
Luogo di raccolta e collezione sistematica di film a scopo di conservazione, restauro, consultazione ed eventualmente diffusione.
Origini e storia
Bolesław Matuszewski, pioniere [...] primi esempi del 'realismo all'italiana', quasi un'anticipazione del Neorealismo.Presso il CSC venne istituita con la l. 29 dic , poi sede di una scuola di formazione per archivisti cinematografici, che aprì la strada all'adesione di altre istituzioni ...
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Lessico cinematografico
Sergio Raffaelli
Le parole 'settoriali' (cioè i termini o tecnicismi) che designano le centinaia di nozioni peculiari del cinema, per lo più identiche dovunque, si differenziano [...] una sua nuova concezione (Raffaelli 1978, pp. 211-88).
Infine, il termine neorealismo, che nel 1943 cominciò a contraddistinguere un orientamento cinematografico tipicamente italiano, precisa la propria specificità e acquista uno spessore culturale ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] , delle avanguardie europee (v. avanguardia cinematografica). Fu però l'esperienza del realismo poetico francese (v. realismo) degli anni Trenta e, in modo ancor più evidente, la scuola del Neorealismo italiano a portare sullo schermo una diversa ...
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Bazin, André
Giorgio De Vincenti
Critico cinematografico francese, nato ad Angers (Maine-et-Loire) l'8 aprile 1918 e morto a Bry-sur-Marne (Seine-et-Marne) l'11 novembre 1958. Sospinto da un generoso [...] e il senso più profondo della sua rivoluzione.
Verso il concetto di modernità cinematografica: il rapporto del cinema con le altre arti
Più ancora che nel discorso sul Neorealismo, l'originalità del pensiero di B. risulta chiara nei saggi che egli ...
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Drammatico, genere
Roberto Campari
Scrive G.W.F. Hegel nelle sue Vorlesungen über die Ästhetik (post. 1836-1838; trad. it. 1967, p. 1344): "Al centro fra la tragedia e la commedia si colloca un terzo [...] un secolo di storia del cinema (v. generi cinematografici). Infatti, nelle opere destinate allo schermo, è regista in Bengala per The river, 1951, Il fiume) e al Neorealismo italiano, i film dell'indiano Satyajit Ray, specie la cosiddetta trilogia di ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...