Chiarini, Luigi
Paolo Bertetto
Critico e teorico, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Roma il 20 giugno 1900 e morto ivi il 12 novembre 1975. Uomo di cinema completo attraversò la cultura [...] di organizzatore e di diffusore della cultura cinematografica sembra prevalere sulle altre funzioni svolte, anche gli interni attesta certo una lontananza dall'estetica del Neorealismo e rinvia piuttosto al gusto per una rivisitazione alquanto ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] , come quella contro il neorealismo, frutto di confronti profondamente ideologizzati127. Primi segnali di apertura si avranno già nel corso degli anni Sessanta durante i quali la «Rivista del cinematografo» smette di essere espressione diretta ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] l'idea di canonicità o di grammaticalità; se lo sguardo cinematografico è soltanto 'quasi' come lo sguardo umano, in cambio leggibili in parallelo, e cioè da un lato il cinema neorealista (Roberto Rossellini), con il suo bisogno di uscire dalla ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] Id.) di James Whale, per quanto non sia la prima versione cinematografica del celebre romanzo di Mary Shelley (1818), è per molti ha trovato i suoi riferimenti in Roberto Rossellini, nel neorealismo italiano e in quanti ‒ dai cineasti giapponesi a ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] di autoconsapevolezza e di riscatto. Come se neorealismo e pirandellismo fossero messi insieme al servizio di divistico e ne prende le distanze. È vero che l'industria cinematografica è vissuta e vive sfruttando la forza d'attrazione delle sue stelle ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] del nazismo e alla società tesa solo all'arricchimento.
Il neorealismo
In Italia, alla fine della Seconda guerra mondiale, nasce il neorealismo, un movimento cinematografico che introduce nel linguaggio della settima arte importanti novità: spesso ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] più innovativi e fare delle riviste e dei festival cinematografici luoghi di dibattito culturale. Emblematica a tale proposito fu 'esterno le avvisaglie di un'offensiva contro lo schieramento neorealista. Nel giro di pochi anni, seppure in modi ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] dialetto dei pescatori siciliani. Le opere classiche del Neorealismo (v.), nonché altre meno celebrate, come in particolare cinema italiano, Firenze 1992.
S. Raffaelli, Il parlato cinematografico e televisivo, in Storia della lingua italiana, 2° vol ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] eccezione forse per La grande vie, tentativo di Neorealismo alla francese che ottenne il premio Jean Vigo per dunque nei primi sei mesi del 1959 che s'impose sugli schermi cinematografici francesi l'idea di una N. v.; in quel periodo infatti venne ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] , ma è inerente alla struttura e alla forma del linguaggio cinematografico stesso. Infatti c'è sempre un punto in cui si trova .
Nel cosiddetto cinema moderno, sviluppatosi a partire dal Neorealismo e dalla Nouvelle vague, le cose si sono svolte ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...