Antonioni, Michelangelo
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico, nato a Ferrara il 29 settembre 1912. Considerato uno dei massimi autori del dopoguerra, tra difficoltà produttive e malgrado l'incomprensione [...] dove frequentò per alcuni mesi il Centro sperimentale di cinematografia ed entrò nella redazione di "Cinema". All'inizio di Luchino Visconti viene considerato il primo esempio di cinema neorealista, ma la guerra gli impedirà fino al 1947 di terminarne ...
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Palermi, Amleto
Stefania Carpiceci
Regista, sceneggiatore e soggettista cinematografico, nato a Roma l'11 luglio 1889 e morto ivi il 20 aprile 1941. Autore eclettico, spaziò dalla commedia al melodramma, [...] che in quegli anni aprirono la strada al futuro Neorealismo. Nel secondo, tratto dalla commedia omonima scritta da toni più realistici e meno surreali che nelle sue primissime prove cinematografiche. Nel 1941, con il filmopera L'elisir d'amore, ...
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Pagliero, Marcello
Simona Pellino
Sceneggiatore, regista e attore cinematografico, nato a Londra il 15 gennaio 1907 da padre italiano e madre francese e morto a Parigi il 9 dicembre 1980. Influenzato [...] non riscosse il successo del pubblico ma la sua opera rappresentò una valida alternativa all'interno del panorama neorealista italiano e seppe riflettere l'amarezza esistenziale dell'uomo contemporaneo all'indomani della Seconda guerra mondiale. Nel ...
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Regista cinematografico italiano (Rimini 1920 - Roma 1993). Regista tra i più significativi della storia del cinema, che ha attraversato con tratti di indiscutibile ed esemplare leggerezza, grandissimo [...] corpo alla passione di sogno che invade lo schermo cinematografico, dove i confini dell'immaginazione vanno a coincidere con dava un suo originale contributo allo svolgimento del neorealismo; le inedite soluzioni espressive, le suggestioni oniriche ...
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Regista e attore cinematografico italiano (Genova 1914 - Roma 1974). Nell'immediato dopoguerra fece proprie alcune istanze del neorealismo, o con storie a forti tinte e di presa popolare (Il testimone, [...] 1946) o affrontando problemi di ampia portata (la mafia in In nome della legge, 1949; l'emigrazione in Il cammino della speranza, 1950), anche se spesso l'impianto era schematico, lo sviluppo convenzionale ...
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Damiani, Damiano. - Regista, scenografo, sceneggiatore cinematografico italiano, autore anche di documentari (Pasiano, Udine, 1922 - Roma 2013). Agli esordi il suo cinema è stato attraversato da una speciale [...] tensione etica e sociale, ereditata direttamente dal neorealismo, e successivamente, assecondando l'interesse per l'attualità italiana, ha adottato solidi schemi narrativi del cinema 'classico' statunitense.
Vita e opere
Ha esordito nella regia con ...
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Regista cinematografico bengalese (Faridpur, Bengala Orient., od. Bangladesh, 1923 - Calcutta 2018). Ex studente di fisica, attivo nel teatro politico, esordì nel 1956 (Raat Bhore "La fine della notte"). [...] Militante comunista, influenzato dal neorealismo italiano, ha diretto numerosi film; si ricordano la commedia di costume Bhuvan Shome (1969), la cosiddetta "trilogia di Calcutta" (Interview, 1971; Calcutta '71, 1972; Padatik "Il guerrigliero", 1973), ...
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Sautet, Claude
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico francese, nato a Montrouge (Parigi) il 23 febbraio 1924. Con Un coeur en hiver ha ottenuto nel 1992 il Leone d'argento alla Mostra del cinema [...] è stato aiuto di numerosi registi, fra i quali C. Autant-Lara, J. Becker, G. Franju. Convinto ammiratore del neorealismo italiano (ma ha progettato con D. Buzzati anche una versione del Deserto dei Tartari), dopo essersi cimentato nel cortometraggio ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] a ribadire che l'illusione di realtà del Neorealismo è, appunto, solo illusione: per cui V. ‒ in implicita polemica con Cesare Zavattini, ideatore del film ‒ rinunciando a dare il falso 'vero' cinematografico dà il vero 'fittizio' del teatro. In tale ...
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De Sica, Vittorio
Bruno Roberti
Nicoletta Ballati
Regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Sora il 7 luglio 1901 e morto a Neuilly-sur-Seine (Île-de-France) il 13 novembre 1974. Grande autore [...] artistica ed espressiva negli anni Quaranta, quando contribuì in maniera determinante alla nascita di una nuova cultura cinematografica, il Neorealismo.
Figlio di un assicuratore napoletano, dopo un'infanzia trascorsa a Napoli D. S. si diplomò in ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...