Polidori, Gianni
Stefano Masi
Pittore, scenografo, arredatore e costumista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 7 novembre 1923 e morto ivi il 19 agosto 1992. Protagonista della scena cinematografica [...] 1946 e il 1948 studiò al Centro sperimentale di cinematografia, dove seguì le lezioni di Guido Fiorini. Nello stesso utilizzò ambienti reali parzialmente riadattati, secondo il modello neorealista. Visconti lo chiamò ancora soltanto per l'episodio ...
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Ferroni, Giorgio
Paola Dalla Torre
Regista cinematografico, nato a Perugia il 12 aprile 1908 e morto a Roma il 25 luglio 1981. Documentarista conosciuto e apprezzato negli anni Trenta, nel corso di [...] e assunse la direzione tecnica e artistica della Incom centro cinematografico, la maggiore casa di produzione di documentari del periodo giornalistica di I. Montanelli ed esempio di un Neorealismo da cronaca nera, e nel 1949 Marechiaro, melodramma ...
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Marchi, Virgilio
Alessandro Cappabianca
Architetto, scenografo e costumista teatrale e cinematografico, nato a Livorno il 21 gennaio 1895 e morto a Roma il 30 aprile 1960. Formatosi come architetto [...] e Quaranta, per inserirsi poi senza traumi nella nuova temperie postbellica del Neorealismo. Importante il suo ruolo didattico nell'ambito del Centro sperimentale di cinematografia.
Appare evidente, nell'opera complessiva di M., la continuità del ...
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Uher, Štefan
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico slovacco, nato a Prievidza (Slovacchia) il 4 luglio 1930 e morto a Bratislava il 29 marzo 1993. Autore di Slnko v síeti (1962, Il sole nella rete) [...] FAMU di Praga (la Facoltà di cinema dell'Accademia delle Muse), dal 1955 al 1959, esordì nel documentario, influenzato dal Neorealismo (Cesare Zavattini e Vittorio De Sica), scegliendo come tema la vita delle persone semplici, ed evitando il realismo ...
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Zeffirelli, Franco
Bruno Roberti
Nome d'arte di Gianfranco Corsi, regista cinematografico e regista, scenografo e costumista teatrale, nato a Firenze il 12 febbraio 1923. Dotato di un forte senso dello [...] ha riversato nelle sue abili orchestrazioni cinematografiche (quasi tutte coproduzioni internazionali) 1955). Come regista, dopo Camping (1958), dai toni di uno scanzonato neorealismo rosa, e il filmopera di produzione svizzera La Bohème (1965), il ...
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Righelli, Gennaro (propr. Gennaro Salvatore)
Simona Pellino
Regista cinematografico, nato a Salerno il 12 dicembre 1886 e morto a Roma il 6 gennaio 1949. Nel corso della sua carriera diresse più di cento [...] letteratura, aderendo a tutto un filone calligrafico della cinematografia italiana. Ne sono prova i film Decamerone ‒ un evidente populismo, da alcuni tratti riconducibili al Neorealismo nell'evidenziare il disagio e le difficoltà economiche del ...
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Vávra, Otakar
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico ceco, nato a Hradec Králové il 28 febbraio 1911. Insieme a Josef Rovenský e Martin Frič negli anni Trenta portò la cinematografia cecoslovacca [...] di filosofi), iniziò un lungo lavoro di traduzione cinematografica dei maggiori autori cechi. Qui la storia barricata muta), sull'insurrezione di Praga. Il film, vicino al Neorealismo rosselliniano (che V. dichiarò di non aver ancora conosciuto a ...
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Nastro d'argento
Federica Pescatori
Premio cinematografico annuale istituito nel 1946 dall'allora neonato Sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici italiani (SNGCI) con l'intento di promuovere [...] , il N. d'a. europeo, assegnato dal 1989.
Nell'immediato dopoguerra, quando la cinematografia nazionale si stava caratterizzando attraverso il Neorealismo, il primo film premiato (1945-46) fu Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini ...
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Renzi, Renzo
Daniele Dottorini
Scrittore e critico cinematografico, nato a Rubiera (Reggio Emilia) il 13 dicembre 1919. Annoverato tra i principali rappresentanti della concezione della critica come [...] anni partecipando con estremo rigore al dibattito sul Neorealismo promosso dalla rivista (Sciolti dal giuramento, giugno al film, che raccoglieva i documenti preparatori dell'opera cinematografica (dal soggetto alla sceneggiatura) e che vide la luce ...
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Mogherini, Flavio
Stefano Masi
Scenografo, arredatore e regista cinematografico, nato ad Arezzo il 25 marzo 1922 e morto a Roma il 21 aprile 1994. Colto e versatile disegnatore d'interni dalla vena [...] si diplomò in scenografia al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Nel cinema iniziò la pratica professionale dalla guerra con un gusto che si potrebbe definire tardo-neorealista. Analogo spirito anima le scelte di scenografia di Guardie e ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...