Palermi, Amleto
Stefania Carpiceci
Regista, sceneggiatore e soggettista cinematografico, nato a Roma l'11 luglio 1889 e morto ivi il 20 aprile 1941. Autore eclettico, spaziò dalla commedia al melodramma, [...] che in quegli anni aprirono la strada al futuro Neorealismo. Nel secondo, tratto dalla commedia omonima scritta da toni più realistici e meno surreali che nelle sue primissime prove cinematografiche. Nel 1941, con il filmopera L'elisir d'amore, ...
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INGRAO, Pietro
Albertina Vittoria
Le origini e l'antifascismo
Nacque a Lenola (oggi provincia di Latina) il 30 marzo 1915 da Francesco Renato, impiegato comunale, vicino ai socialisti riformisti, e [...] dal romanzo dell’americano James Cain Il postino suona sempre due volte, che fu il primo film del neorealismocinematografico italiano. La sceneggiatura era firmata da Alicata, De Santis, Antonio Pietrangeli, Puccini, Visconti, mentre la firma di ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] nel 1965, sostenendo che ogni forma di r. cinematografico non è e non potrebbe essere altro che uno stile piuttosto un nuovo modo di guardare che si sviluppò con il Neorealismo, producendo quelle che Gilles Deleuze ha definito "situazioni ottiche ...
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Pagliero, Marcello
Simona Pellino
Sceneggiatore, regista e attore cinematografico, nato a Londra il 15 gennaio 1907 da padre italiano e madre francese e morto a Parigi il 9 dicembre 1980. Influenzato [...] non riscosse il successo del pubblico ma la sua opera rappresentò una valida alternativa all'interno del panorama neorealista italiano e seppe riflettere l'amarezza esistenziale dell'uomo contemporaneo all'indomani della Seconda guerra mondiale. Nel ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] dell'arte per l'arte", è la "politicizzazione dell'arte" operata dal comunismo (pp. 47-48).
Dal Neorealismocinematografico italiano alla Nouvelle vague francese
L'elemento progressivo che Benjamin vede attivato dalla riproducibilità tecnica e che ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] du cinéma" di Bazin, si rafforza in un originale lavoro sul Neorealismocinematografico italiano e perviene a una nuova e più adeguata definizione di realismo cinematografico, nel quadro di un esplicito riferimento alla fenomenologia del secondo ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] è portatrice e che il cinema può rivelare. All'origine di questo percorso si trova un'interpretazione originale del Neorealismocinematografico italiano, in particolare dei film di R. Rossellini e della coppia De Sica-Zavattini, nei quali venne ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
P
Con la città occupata e dolente di Roma città aperta è Roberto Rossellini ad aprire un [...] e dello spazio, ma soprattutto del cinema e della sua funzione sociale.
Cinema del presente
L’anno in cui il neorealismocinematografico italiano fa la sua comparsa sulla scena mondiale è il 1945: il film di Roberto Rossellini, Roma città aperta ...
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Ladri di biciclette
Giaime Alonge
(Italia 1947, 1948, bianco e nero, 92m); regia: Vittorio De Sica; produzione: Vittorio De Sica per PDS; soggetto: Cesare Zavattini, dall'omonimo romanzo di Luigi Bartolini; [...] verso casa, mischiandosi alla folla.
Ladri di biciclette rappresenta, per molti versi, il centro ideale del neorealismocinematografico italiano. Il film di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini (per quanto alla voce 'sceneggiatura' si affollino ...
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Regista cinematografico italiano (Rimini 1920 - Roma 1993). Regista tra i più significativi della storia del cinema, che ha attraversato con tratti di indiscutibile ed esemplare leggerezza, grandissimo [...] corpo alla passione di sogno che invade lo schermo cinematografico, dove i confini dell'immaginazione vanno a coincidere con dava un suo originale contributo allo svolgimento del neorealismo; le inedite soluzioni espressive, le suggestioni oniriche ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...