Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] . Marty e G. Frege nell’Europa centro-orientale, B. Russell e G.E. Moore in Inghilterra, L. Wittgenstein e i neopositivisti del circolo di Vienna in Austria e, dopo la diaspora provocata dall’annessione nazista, nei paesi anglosassoni, E. Cassirer in ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] , sono risultati di minor importanza rispetto agli elementi trofici, le cellule gliali. Allo stesso modo, gli anatomisti neopositivisti hanno avuto serie difficoltà a spiegare come mai nel cervello di Anatole France sia stata osservata una quantità ...
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neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...
neopositivista
neopoṡitivista s. m. e f. e agg. [comp. di neo- e positivista] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neopositivismo: le concezioni, la dottrina dei n.; e come agg.: i filosofi n.; il movimento neopositivista.