L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] , sono risultati di minor importanza rispetto agli elementi trofici, le cellule gliali. Allo stesso modo, gli anatomisti neopositivisti hanno avuto serie difficoltà a spiegare come mai nel cervello di Anatole France sia stata osservata una quantità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Scienza e filosofia: Geymonat e Preti
Massimo Mugnai
La valorizzazione del pensiero scientifico in funzione antidealistica
Nell’immediato dopoguerra, a partire all’incirca dal 1945, Ludovico Geymonat [...] a Geymonat la possibilità di comporre una serie di esigenze che erano emerse negli anni che vanno dai primi studi sul neopositivismo fino alla metà degli anni Cinquanta. In primo luogo, l’esigenza di dare un correlato esterno alle teorie scientifiche ...
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Dal gr. μέϑοδος, composto di μετα- («in direzione di», «in cerca di») e ὁδός («via», «cammino»). Da questa etimologia il termine trae il senso generale di ricerca o orientamento di ricerca, e il significato [...] ., quello, cioè, dell’analisi logica» (La concezione scientifica del mondo. Il circolo di Vienna, 1929). All’identificazione neopositivista del significato di una proposizione con il m. della sua verifica empirica, del m. scientifico con le procedure ...
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filosofia
Stefano De Luca
L'amore per la conoscenza
L'unica definizione condivisa della filosofia (dal greco philèo "amare" e sophìa "sapienza") è contenuta nell'etimologia della parola: amore per il [...] per una visione più critica della scienza e per una forte attenzione ai suoi aspetti logico-linguistici. I neopositivisti vogliono rifondare la conoscenza sulla base di un linguaggio scientifico unificato, che elimini le ambiguità e le deformazioni ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] cercare una fondazione teorica valida della disciplina; e non certo nel mero ricorso all'analisi empirica, quasi neopositivista, con apparati statistici, dei dati secondo le categorie della linguistica descrittiva e teorica, com'è tipico delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Metafisica e ontologia antica e contemporanea: un dialogo possibile
Enrico Berti e Andrea Bottani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Metafisica [...] umano superato dallo stadio positivo, cioè dalla scienza moderna. A critiche analoghe essa viene sottoposta dal neopositivismo novecentesco, in particolare da Carnap, che la considera un discorso senza senso perché non verificabile empiricamente ...
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PAESI BASSI
Romano Gasperoni
Giannandrea Falchi
Francesca Socrate
Jeannette E. Koch
Giulia Baratta
Herman van Bergeijk
Manuel Roberto Guido
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(v. olanda, XXV, p. [...] stessa realtà, si pone W.F. Hermans (v. App. IV, ii, p. 132), autore già affermato nei decenni precedenti, neopositivista e allo stesso tempo neoromantico, eterno ricercatore della verità in un mondo, a suo parere, non conoscibile (tranne che per ...
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SPAGNA (XXXII, p. 196; App. II, 11, p. 868)
Gaetano FERRO
Francesco CATALUCCIO
Carmelo SAMONA'
Caratteristico dell'ultimo decennio è stato un deciso sviluppo economico del paese, che ha potuto sanare [...] a tutt'oggi, benché non sempre con risultati validi; e bisogna anche notare che si fa strada un filone neopositivista (citeremo. ad es., il giovane filosofo M. Sacristán, autore d'una recente monografia su Heidegger) che, domani, potrà allargarsi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] che rievoca l'ambiente intellettuale della Vienna della sua giovinezza, Frank descrive Mach come un rappresentante del 'neopositivismo', che avrebbe incluso tra gli altri i convenzionalisti francesi Pierre-Maurice-Marie Duhem (1861-1916), Jules-Henri ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] un punto di vista comportamentista (richiamandosi a Watson e a Weiss), secondo cui in nome di un malinteso riduttivismo neopositivista, il discorso scientifico dovrebbe limitarsi a ciò che è osservabile perciò non si deve parlare di idee, che sono ...
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neopositivista
neopoṡitivista s. m. e f. e agg. [comp. di neo- e positivista] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neopositivismo: le concezioni, la dottrina dei n.; e come agg.: i filosofi n.; il movimento neopositivista.
neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...