Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] pragmatismo e marxismo, allo scopo sia di mettere fuori gioco il materialismo dialettico che di dare densità storica al neopositivismo logico.
[I]l materialismo storico fino ad oggi è l’unica teoria della storia che sia positiva, cioè scientifica ...
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TOULMIN, Stephen Edelston
Antonio Rainone
Filosofo inglese, nato a Londra il 25 marzo 1922. Laureatosi in matematica e fisica a Cambridge nel 1942, conseguì il Ph.D., sempre a Cambridge, nel 1948. Lecturer [...] − che insieme con quelli di N.R. Hanson e Th. Kuhn avrebbe determinato il crollo delle ambizioni logiciste del neopositivismo −è stato sistematizzato da T. in una concezione evoluzionistica della "comprensione umana" secondo la quale le tradizioni ...
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Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] . 1986), W.V.O. Quine coniò l'espressione epistemologia naturalizzata per esprimere il suo rifiuto della concezione, tipica del neopositivismo e di un certo kantismo, secondo cui vi sono verità a priori immutabili per quanto riguarda la logica o gli ...
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POPPER, Karl Raimund, Sir
Antonio Rainone
(App. III, II, p. 463)
Filosofo della scienza inglese, morto a Croydon (Surrey) il 17 settembre 1994. Professore di Logica e metodo scientifico fino al 1969 [...] di Popper, in L. Geymonat, Storia del pensiero filosofico e scientifico, vii, Milano 19762, pp. 456-518; F. Barone, Il neopositivismo logico, Roma-Bari 19772, 19863; A. O'Hear, Karl Popper, Londra 1980 (trad. it., 1984); M. Pera, Popper e la ...
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Filosofo francese della scienza (Bar-sur-Aube 1884 - Parigi 1962). La sua riflessione sulla scienza muove dall'inadeguatezza sia dell'idealismo sia dell'epistemologia positivistica dopo la rivoluzione [...] de la physique contemporaine, 1951; Le matérialisme rationnel, 1953). Differenziandosi dalle posizioni del positivismo e del neopositivismo, B. vede inerire alle scoperte scientifiche, la cui genesi non gli si mostra riducibile alla sola razionalità ...
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WAISMANN, Friedrich
Filosofo neopositivista, nato a Vienna nel 1896, morto a Oxford il 4 novembre 1959. Allievo ed assistente a Vienna di M. Schlick (1929-36), insegnò poi (1937) a Cambridge come Lecturer [...] Hahn, O. Neurath, Wissenschaftliche Weltauffasnug: der Wiener Kreis, Vienna 1929; V. Kraft, Der Wiener Kreis, ivi 1950; F. Barone, Il neopositivismo logico, Torino 1953; A. L. Leroy, F.W., in Revue philos. de la France et de l'étranger, 1960, pp. 135 ...
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Libertà e determinismo
Mario De Caro
Le discussioni filosofiche sulla libertà si dividono in due principali ambiti tematici, caratterizzati da costellazioni di problemi filosofici ben distinte, sebbene [...] oblio a causa del bando neopositivistico nei confronti delle questioni metafisiche tradizionali. Con la crisi del neopositivismo e degli atteggiamenti radicalmente antimetafisici, la discussione su tale tema è dunque tornata a svilupparsi in una ...
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Filosofo inglese (Londra 1922 - Los Angeles 2009). Allievo di L. Wittgenstein, del quale ha largamente utilizzato nella sua riflessione filosofica le tecniche dell'analisi del linguaggio, applicandole [...] . it. 1968; Foresight and understanding. An inquiry into the aims of science, 1963), contrapponendo al formalismo del neopositivismo una "tassonomia" delle tecniche e delle procedure esplicative vigenti all'interno dei diversi settori della ricerca ...
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Filosofo, nato a Milano il 19 ottobre 1894, morto ivi il 3 dicembre 1956. Combattente nella prima guerra mondiale, prima come ufficiale di cavalleria, poi come aviatore, fu ferito in combattimento aereo [...] dell'essere e Leibniz, Padova 1933. Quelle della seconda fase sono principalmente: L'io trascendentale, Milano 1948; Il neopositivismo, in Giornale critico della filosofia italiana, 1956, n. 3, pp. 299-331; il neo-trascendentalismo, in Pensiero, 1956 ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] . È stata difesa in maniera radicale e dogmatica, per es., da G. Lundberg, il quale riprende alcuni principi del neopositivismo viennese per applicarli alle scienze sociali: come Carnap all'epoca ''eroica'' del Circolo di Vienna, Lundberg ritiene che ...
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neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...
neopositivista
neopoṡitivista s. m. e f. e agg. [comp. di neo- e positivista] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neopositivismo: le concezioni, la dottrina dei n.; e come agg.: i filosofi n.; il movimento neopositivista.