metafisica
Termine non utilizzato nella filosofia antica, ed entrato nell’uso in epoca tardo-antica e medievale, dapprima per designare i trattati di Aristotele che seguono quelli di fisica («μετὰ τὰ [...] riprende temi morali kantiani, in cui si realizza lo studio della soggettività. Contraltare di tali indirizzi sono il neopositivismologico, il neoempirismo e l’empiriocriticismo, o anche la filosofia del linguaggio, che nella m. vedono un ostacolo e ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'economia matematica 1870-1950
Angelo Guerraggio
L'economia matematica 1870-1950
Di matematica sociale comincia a parlare Condorcet nella Francia [...] , all'epoca sede del celebre Circolo di Vienna, animato da personalità come Otto Neurath (autore del manifesto del neopositivismologico), Moritz Schlick, Rudolf Carnap e Karl Menger (figlio di Carl appartenente alla prima generazione di marginalisti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il rapporto fra letteratura e scienza deve essere inteso come un dialogo di frontiera [...] “grande Vienna”, sullo sfondo dell’empirismo storico-critico di un filosofo della scienza come Ernst Mach, e poi del neopositivismologico di Rudolf Carnap e del Circolo di Vienna, si sta svolgendo anche l’esperienza di Robert Musil, un romanziere ...
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GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] in Austria presso il Circolo di Vienna, sotto la guida di Moritz Schlick.
Nel 1935 tracciò un profilo del neopositivismologico, in uno scritto, Nuovi indirizzi della filosofia austriaca, che lo stesso Schlick definirà "la migliore esposizione fino ...
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WIDMAR, Bruno
di Pietro Console
Nacque a Trieste il 6 luglio 1913, da Ettore, e Carmela Marich.
IL PERIODO TORINESE: GLI STUDI, LA LOTTA ANTIFASCISTA E I PRIMI SCRITTI
Dopo aver conseguito, nel 1934, il [...] resto d’Europa erano già stati inseriti fin dagli inizi del Novecento, generando le tradizioni di ricerca del neopositivismologico e dell’epistemologia francese. Nell’Ateneo leccese, con i suoi giovani allievi, successivamente passati al ruolo di ...
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Espressione con la quale comunemente si indica l’ambito della ricerca filosofica che ha per oggetto la riflessione critica sulla natura, le metodologie e le implicazioni culturali, politiche, morali, religiose, [...] del mondo è contraddistinta dall’applicazione di un preciso metodo, quello, cioè, dell’analisi logica». I punti programmatici del neopositivismo, al di là delle specifiche posizioni teoriche assunte dagli esponenti del movimento e dalle personali ...
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REICHENBACH, Hans
Filosofo, nato ad Amburgo il 26 settembre 1891, morto a Los Angeles il 9 aprile 1953. Professore alle università di Berlino (1926-33), di Istanbul (1933-38) e di Los Angeles (dal 1939).
Nel [...] P. Hertz, Kritische Bemerkungen zu R.'s Behandlung des Humeschen Problems, in Erkenntnis, 1936, pp. 25-31; L. O. Kattsoff, R.'s treatment of "existence" in his "Logic", in Methodos, 1951, pp. 275-83; F. Barone, Il neopositivismologico, Torino 1953. ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] gli anni Cinquanta e Sessanta (Rosenthal 1968), allorché la critica al comportamentismo in psicologia (e al neopositivismologico che lo giustificava sul piano epistemologico) favorì quel nuovo orientamento razionalistico che avrebbe poi imposto il ...
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Fondazionalismo e antifondazionalismo
Aldo Giorgio Gargani
Lungo linee direttrici che attraversano tanto la filosofia analitica e postanalitica, quanto quella di ispirazione ermeneutica (o filosofia [...] teoria degli elementi di E. Mach, dovevano costituire i fondamenti della metodologia del Circolo di Vienna e del neopositivismologico. Nel 1932, nel suo volume Perception, H.H. Price esponeva in maniera esemplare il modello fondazionale di carattere ...
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FORMALISMO GIURIDICO
Riccardo ORESTANO
. Il vocabolario giuridico, almeno nelle principali lingue europee, ha tratto il termine "forma" ed equivalenti dal latino forma, impiegato dalla giurisprudenza [...] l'impiego di quei procedimenti di vario tipo che sogliono essere ricompresi nella dizione generica di neopositivismologico (analisi del linguaggio, logica simbolica, metodo assiomatico ecc.).
Non può tuttavia esser taciuto, di fronte a tutte le ...
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neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...