Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] analitiche, il cui valore di verità dipende dalla loro forma logica o dal significato dei termini componenti, e sintetiche, il dall’esterno, portò a un progressivo sfaldamento del neopositivismo. Il criterio empirico di significanza finì col perdere ...
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Filosofo italiano (Torino 1923 - Viareggio 2001), professore di filosofia teoretica all'università di Pisa; i suoi principali interessi si sono volti alle tematiche post-idealistiche e soprattutto alla [...] teoretica e storica dei grandi problemi della logica (Il neopositivismologico, 1953; Logica formale e logica trascendentale: vol. I, Da Leibniz a Kant, 1957, 2a ed. 1964; vol. II, L'algebra della logica, 1965). Altri studî di B. vertono su ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] ed enuclea da esso i concetti maturati attraverso quelle esperienze. La logica e le f. della natura e dello spirito sono appunto il correnti del Novecento (il neokantismo, la fenomenologia, il neopositivismo e la f. analitica), Rorty ha auspicato il ...
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Matematico e filosofo (Leopoli 1883 - Boston 1953), fratello di Ludwig. Professore di tecnologia in varie univ. tedesche, poi di matematica all'univ. di Berlino; con l'avvento di Hitler al potere passò [...] ) M. mostra la tendenza a inserire il neopositivismo nell'arco di sviluppo del positivismo ottocentesco, pur analoga per certi aspetti a quella propria di H. Reichenbach e si distingue da quella di tipo logico, sostenuta, tra gli altri, da R. Carnap. ...
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Posizione epistemologica che attribuisce un ruolo fondamentale alla convenzione nell’ambito della scienza. Sostenuto dapprima da J.-H. Poincaré, il quale, dopo la scoperta della geometria non-euclidea, [...] e risulta quindi non più utilizzabile l’impostazione tradizionale che riteneva gli assiomi come verità evidenti. Nel neopositivismologico, a opera di R. Carnap, l’adesione al c. conduce all’affermazione del cosiddetto ‘principio di tolleranza ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] , London 1974.
Bachelard, G., La ragione scientifica, Verona 1974 (con bibliografia completa).
Barone, F., Il neopositivismologico, Torino 1953.
Barone, F., N. Hartmann nella filosofia del Novecento, Torino 1957 (con bibliografia completa).
Bellone ...
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GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] in Austria presso il Circolo di Vienna, sotto la guida di Moritz Schlick.
Nel 1935 tracciò un profilo del neopositivismologico, in uno scritto, Nuovi indirizzi della filosofia austriaca, che lo stesso Schlick definirà "la migliore esposizione fino ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] gli anni Cinquanta e Sessanta (Rosenthal 1968), allorché la critica al comportamentismo in psicologia (e al neopositivismologico che lo giustificava sul piano epistemologico) favorì quel nuovo orientamento razionalistico che avrebbe poi imposto il ...
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Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] fatto proprio da Quine, della metafora con cui Neurath sfidava le posizioni epistemologiche degli altri rappresentanti del neopositivismologico. Egli, tuttavia, oltre ad avere anticipato molti aspetti del n. di Quine, ne ha anche significativamente ...
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POPPER, Karl Raimund, Sir
Antonio Rainone
(App. III, II, p. 463)
Filosofo della scienza inglese, morto a Croydon (Surrey) il 17 settembre 1994. Professore di Logica e metodo scientifico fino al 1969 [...] di Popper, in L. Geymonat, Storia del pensiero filosofico e scientifico, vii, Milano 19762, pp. 456-518; F. Barone, Il neopositivismologico, Roma-Bari 19772, 19863; A. O'Hear, Karl Popper, Londra 1980 (trad. it., 1984); M. Pera, Popper e la scienza ...
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neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...