Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] . come principio razionale che racchiude in sé gli archetipi eterni secondo cui il mondo è stato creato. Alla dottrina neoplatonica del l. ricorrerà spesso Agostino per mostrare la profonda affinità fra la tradizione filosofica greca e la rivelazione ...
Leggi Tutto
{{{1}}}
Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] cinquecentesca dell'aristotelismo attraverso la conciliazione con altre correnti filosofiche, in primis la filosofia platonica e il neoplatonismo di Marsilio Ficino. Tanto le opere rimaste inedite o incomplete, quanto la corrispondenza di F. rivelano ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] e della luce, alla cui diffusione consegue il calore, e su questi temi Pico si sofferma in una bella pagina dagli echi neoplatonici: la luce "è la più eccelsa qualità dei corpi e il grado primo di vita della natura corporea", e "prepara e dispone ...
Leggi Tutto
Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] processo di sublimazione, eleva l'anima individuale alla verità e alla luce.
Nelle scuole e nelle università il neoplatonismo non sostituisce la tradizionale autorità della metafisica di Aristotele, ma impone il metodo del confronto tra i due grandi ...
Leggi Tutto
Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] (il cui autore il F. riteneva ancora essere il Dionigi discepolo di s. Paolo e fonte autentica del neoplatonismo) e Agostino: quindi già cristianizzato e assimilato dalla tradizione teologica patristica e dall'agostinismo medievale. Altri ancora sono ...
Leggi Tutto
EMO CAPODILISTA, Andrea
Maria Virginia Geremia
Nacque a Battaglia (Padova) il 14 ott. 1901 da Angelo, di nobile famiglia veneziana, e da Emilia dei baroni Barracco, discendente da una altrettanto nobile [...] , sia nella formulazione hegeliana, sia in forme che sembrano ricondursi all'ultimo Schelling e allo studio di Plotino e del neoplatonismo. Il pensiero dell'E., inoltre, si presenta, anche se esposto in forma di scrittura breve e aforismatica, come ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Roshdi Rashed
Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Gli storici delle scienze e della [...] questo movimento imponente di traduzione filosofica, quanto la scelta che, in esso, ha privilegiato gli scritti della tradizione aristotelica del neoplatonismo.
Bibliografia
Abu Rida 1946: Abū Rīda, M.A., Ibrāhīm b. Sayyār al-Naẓẓām wa-ārā᾽u-hu al ...
Leggi Tutto
In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] un fato razionale, che nulla poteva alterare e di fronte a cui non restava se non la virtù dell’accettazione. Col neoplatonismo si ebbe una ripresa di motivi tipici dell’e. platonica ma con un’accentuata impronta mistica, che trasfigurava la dottrina ...
Leggi Tutto
PERSIO, Antonio
Laura Carotti
PERSIO, Antonio. – Nacque a Matera il 17 maggio 1542 da Altobello, scultore, e da Beatrice Goffredo; fu il primo di cinque fratelli.
Trascorse un’infanzia difficile a causa [...] un sapiente intarsio di criptocitazioni telesiane e ficiniane, in un quadro più ampio, includente anche la tradizione del neoplatonismo rinascimentale.
Dal 1576, quando ottenne un incarico con beneficio ecclesiastico nella diocesi di Padova, al 1590 ...
Leggi Tutto
CILENTO, Vincenzo
Giovanni Pugliese Carratelli
Nato il 1° dic. 1903 a Stigliano (Matera) da Giuseppe e Filomena Cavaliere, compì gli studi classici a Firenze, nel collegio "Alla Querce" retto dai padri [...] dottrina del Laberthonnière, affermante l'intrinsecità della fede, abbiano diretto l'interesse dello studioso verso il platonismo e i neoplatonici pagani e cristiani e in particolare verso il maggiore di essi, Plotino. Così in molti anni di intenso ...
Leggi Tutto
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.