Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] l’attenzione sugli sviluppi paralleli intervenuti in entrambi i sistemi religiosi – occupandosi in modo particolare del neoplatonismo – esposti in sostanza all’azione dei medesimi impulsi culturali provenienti dall’esterno. Da questo punto di ...
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Islamismo
Ira M. Lapidus
Introduzione
L'islamismo è attualmente la religione di circa novecento milioni di persone. L'appartenenza all'Islam comporta un insieme di credenze e pratiche religiose specifiche, [...] di islamismo di stampo teosofico, filosofico o gnostico. Tale concezione, derivata in parte dalla filosofia ellenistica e dal neoplatonismo, era caratterizzata da una visione dualistica dell'universo, secondo cui da Dio sarebbero emanati, o irradiati ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] un movimento tra il disprezzo per la vita terrena e il desiderio della vita celeste, che è la lettura evangelica del neoplatonismo, magari nell'ultima codificazione degli Asolani del Bembo, la C. offre l'altra sua faccia nel Carteggio. Qui scopriamo ...
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MALATESTA (de Malatestis), Sigismondo Pandolfo
Anna Falcioni
Figlio naturale di Pandolfo (III) e di Antonia di Giacomino dei Barignano, nobildonna lombarda, nacque a Brescia il 19 giugno 1417.
Morto [...] , nella realizzazione decorativa della facciata. Decisivi, tuttavia, per l'opera sembravano anche gli influssi del neoplatonismo che, promananti da Firenze e mirabilmente interpretati in chiave filomalatestiana da letterati e artisti quali Basinio da ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] Scève, P. du Guillet e L. Labé, manifesta l’esigenza di un’arte difficile e raffinata e subisce l’influenza del neoplatonismo e della tradizione petrarchesca; la scuola della Pléiade pone al centro della sua azione l’interesse per la lingua, veicolo ...
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Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] visto un segno dei limiti della sua cultura religiosa: essa era certamente improntata alla tolleranza perché imbevuta di neoplatonismo e di erasmismo, ma era inficiata da superficialità ed estetismo, e risultava dunque impossibilitata a cogliere il ...
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La politica con i sasanidi
Conflitti, diplomazia e nuove problematiche religiose
Andrea Piras
I primi tre decenni del IV secolo sono un periodo abbastanza tranquillo per quel che concerne il rapporto [...] di alto rango (electae), che si intrufolano nelle case con modi ammalianti. Alcuni manichei frequentano la scuola del filosofo neoplatonico Alessandro di Licopoli, nell’alto Egitto, che verso il 290 scrive un trattato Contro la dottrina di Mani. Vi ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.