DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] afferiscono, è la venatura platonica di un pensiero di derivazione ed articolazione pedantescamente aristotelica. Se il neoplatonismo preriformista era stato caratterizzato da una "repugnanza invincibile per l'aspetto vario o del molteplice o diverso ...
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LEONBRUNO (Leombruno), Lorenzo
Leandro Ventura
Figlio adottivo del pittore Giovanni Luca de Liombeni, nacque quasi sicuramente a Mantova entro il mese di giugno del 1477.
Nei documenti s'incontra per [...] grande", la cosiddetta sala della Scalcheria. Il complesso decorativo riprende alcune tematiche tipicamente isabelliane legate al neoplatonismo e dal punto di vista formale mostra gli effetti del breve viaggio romano del Leonbruno. Le grottesche ...
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LAPI, Basilio
Federica Favino
Molto scarse le notizie sul L., di cui è noto il luogo di nascita, Firenze, ma non l'anno, da porre verosimilmente non oltre i primi anni Ottanta del XV secolo. Già nel [...] de' minerali et sua accessorii", il L. affronta la questione dell'origine dei metalli. Egli mette in evidenza, neoplatonicamente, la relazione che interviene in questo processo tra le influenze degli astri e la qualità della Terra. Ricorre, tuttavia ...
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ARGIROPULO, Giovanni
Emilio Bigi
L'anno della sua nascita, avvenuta certamente a Costantinopoli, sembra potersi fissare con buona approssimazione intorno all'anno 1415. Nulla si sa della sua prima giovinezza [...] . d. letter. ital., XXVIII(1896), pp. 92-112 (dove è per la prima volta sottolineata l'influenza dell'A. sul neoplatonismo fiorentino); G. Manacorda, Sull'insegnamento dell'A., ibid., XXXI(1898), p. 464 (sul secondo insegnamento fiorentino); Sp. P ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] un nostalgico e anacronistico ammiratore del passato perché, se riprendeva la tradizione dell’umanesimo ciceroniano e del neoplatonismo rinascimentale, auspicando un’eloquenza al servizio della sapienza e dell’etica, oltre che una simbiosi tra utile ...
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PICO, Giovan Francesco
Elisabetta Scapparone
PICO, Giovan Francesco. – Primogenito di Galeotto I (fratello di Giovanni) e di Bianca Maria, figlia illegittima di Niccolò III d’Este, nacque, probabilmente [...] arti occulte in genere. Durissima anche la condanna della prisca theologia ficiniana, con il suo recupero del neoplatonismo, saturo di implicazioni e suggestioni magico-teurgiche.
Laboriosa quanto instabile, la riconquista della Mirandola: nel giugno ...
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CONDIVI, Ascanio
Giorgio Patrizi
Nacque a Ripatransone, nel Piceno, nel 1525, da una famiglia non illustre, ma abbastanza nota nel piccolo centro urbano.
Il padre, Latino, piccolo proprietario terriero, [...] e la precisa coscienza storica dei fatti artistici e sociali di quella di Vasari, né l'andamento di mondano neoplatonismo dei dialoghi di Francesco de Hollanda, che faceva di Michelangelo uno schermo per esporre le proprie teorie artistiche, essa ...
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ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] cattolica e sostenere invece "la identificazione della nuova linea culturale incentrata sull'umanesimo e sul neoplatonismo con il cattolicesimo" (Badaloni). Sulla linea umanistica viene rivendicata anche la continuità del movimento scientifico ...
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CARAMELLA, Santino
Silvano Scalabrella
Nato a Genova il 22 giugno 1902 da Eleucadio e da Francesca Delfò, segui gli studi classici nella città natale. Ancora liceale, nel maggio del 1919, cominciò a [...] , Milano 1925; Antologia vichiana, Messina 1930; Breve storia della pedagogia, ibid. 1932; La filosofia di Plotino e il neoplatonismo, Catania 1940; Autocritica, in Filosofi italiani contemporanei, a cura di M. F. Sciacca, Milano 1946, pp. 225-233 ...
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PIETRO d'Ibernia
Michael Dunne
PIETRO d’Ibernia (de Hibernia, de Ybernia). – Nato probabilmente in Irlanda verso l’inizio del Duecento da famiglia gaelica o normanna, dopo un primo avvio agli studi [...] Scrittura né ai padri della Chiesa. Boezio è menzionato, ma è significativo che Agostino e l’intera tradizione del neoplatonismo cristiano siano assenti. Pietro si colloca in una congiuntura del pensiero medievale dedita al recupero di una corretta ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.