Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] latino, il Satyricon di Petronio. A. si professa filosofo e platonico: ma, precorrendo in ciò alcuni caratteri del neoplatonismo, egli tende a isolare e valorizzare nella dottrina del maestro tutto quanto inclini al misterico; e spesso nelle sue ...
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Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo è tutt'altro che infrequente, ed ha le [...] testi, e toccò più da vicino l'organizzazione e la vita della Chiesa. Il mitraismo, il sincretismo religioso, il neoplatonismo e lo stesso manicheismo vanno considerati anch'essi non tanto come eresie, quanto come religioni o concezioni religiose per ...
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LOGICA
Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente [...] di avere per primo vagheggiato l'ideale di una logica ordine geometrico demonstrata, esso penetrò vittoriosamente nello stesso neoplatonismo con l'opera dei commentatori di Aristotele, tra i quali emergeva la figura di Alessandro di Afrodisia. Così ...
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SPERIMENTALE, METODO
Giovanni Gentile
. È il metodo di tutte le moderne scienze della natura - per questo generalmente chiamate scienze sperimentali - con cui si procede per stabilire l'esistenza obiettiva [...] lato quantitativo dei fenomeni un residuo delle idee pitagoriche sull'armonia della natura - idee che rivivevano nel Rinascimento con il neoplatonismo e di cui p. es. conserva un'eco il pensiero di Keplero - ma solo in Galilei queste idee diventano ...
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Nato a Trebisonda probabilmente nel 1403 (secondo altri nel 1389 o 1395) in modesta condizione, fu affidato alle cure del metropolita Dositeo, dal quale dopo la sua abdicazione fu condotto a Costantinopoli, [...] 'ampia trattazione che rappresenta la somma delle cognizioni di allora sul fondatore dell'Accademia, che egli considerava alla luce del neoplatonismo e del cristianesimo. Qui il B. è all'apogeo dal lato artistico e scientifico. Il forte apporto della ...
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Detto il Platone ebraico, nato intorno al 30 a. C. (di stirpe sacerdotale secondo S. Gerolamo), ambasciatore nel 40 d. C. a Caligola, per chiedere la cessazione delle persecuzioni contro gli Ebrei, fu [...] : Dio è il principio ma non è il temiine; il circolo non si salda in lui. Questo sarà il compito ulteriore del neoplatonismo.
Lo storico. - Già si è accennato all'ambasceria a cui F. partecipò nel 38 d. C. per ottenere da Caligola la revoca ...
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SHAFTESBURY, Anthony Ashley Cooper
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo inglese, nato a Londra il 26 febbraio 1671, morto a Napoli il 15 febbraio 1713. A cagione della debolezza d'intelligenza [...] sviluppa la tesi della autonomia della morale, che tutto il pensiero inglese del Cinque e del Seicento, da Bacone ai neoplatonici, da Hobbes a Locke, aveva con varia voce asserita, ed esalta il valore della sanzione interiore. Ispirandosi quindi all ...
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LAVATER, Johann Kaspar
Carlo GRUNANGER
Arturo CASTIGLIONI
Scrittore religioso, nato a Zurigo il 15 novembre 1741, morto ivi il 2 gennaio 1801. Educato nella fede zwingliana ed avviato agli studî [...] importante, in quanto accoglie dal passato e trasmette alla generazione romantica i fecondi germi del pietismo e del neoplatonismo cristiano, ai quali infonde il palpito d'una esperienza etica e religiosa provata al contatto con i nuovi valori ...
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. È un'unità di tempo la cui lunghezza è precisata dall'aggettivo che l'accompagna. Per esempio, per anno tropico s'intende il tempo che passa tra due ritorni consecutivi del Sole allo stesso punto equinoziale, [...] nel modo più rigoroso, sostengono che ogni cosa si ripresenta infinite volte nel tempo infinito (orfici, pitagorici, stoici, neoplatonici). Nell'età moderna, la teoria dell'eterno ritorno di tutte le cose (resa popolare dal Nietzsche, ma difesa anche ...
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Si può definire genericamente come uno stato in cui il soggetto s'isola mentalmente da tutto ciò che lo circonda, e s'assorbe in un'idea unica o in un'emozione particolare. come stato psichico morboso, [...] il sincretismo religioso del mondo antico e che si può considerare come caratteristica di tutto l'ambiente filosofico-religioso del neoplatonismo.
Bibl.: W. R. Inge, Ecstasy, in Encyclopaedia of Religion and Ethics, V, pp. 157-59; H. Hubert e M ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.