Roberto Grossatesta Filosofo (Contea di Suffolk 1168 ca
Lincoln 1253). Della prima parte della sua vita, almeno fino agli anni 1225-30, si sa molto poco. Maestro di arti e poi di teologia, è probabile [...] , solitamente designata come ‘metafisica della luce’, la cui matrice va ricercata in molteplici direzioni (esegesi biblica, neoplatonismo, alcune opere della filosofia araba). Nel De luce il maestro inglese espone infatti una cosmogonia nella quale ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] di S. Marco, domicilio della collezione di antichità della famiglia Medici, con la statuaria classica e la filosofia neoplatonica, componenti essenziali per lo sviluppo della sua produzione artistica. Nel 1498 il cardinale J. Bilhères gli commissionò ...
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GENTILE, Giovanni
Ugo Spirito
Filosofo e uomo politico, nato a Castelvetrano (Trapani) il 29 maggio 1875. Uscito dalla Regia Scuola normale superiore di Pisa e laureato in filosofia, nel 1897, con una [...] massima espressione immanentistica risolvendo il dualismo di Dio e mondo, che dall'antica filosofia greca, e in particolar modo dal neoplatonismo, si è protratto fino a oggi. Dio è immanente nell'atto spirituale e ne costituisce il momento ideale e ...
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Poeta, umanista e critico francese, nato verso la fine del 1524 o sull'inizio del 1525 a Liré, sulla riva della Loira, e morto a Parigi il 1° gennaio del 1560. La morte prematura del padre e della madre [...] del 1559, con l'altra corrente eterea e casta, che illuminerà quasi misticamente i Sonnetg de l'honeste amour, riflesso del neoplatonismo lionese.
L'Olive non fu una falsa promessa. A partire dal 1553 il D. B. è tutto pervaso dagli spiriti del ...
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INTELLETTO
Guido Calogero
. Termine filosofico, di tradizione assai complessa e importante. Il latino intellectus corrisponde in origine al greco νοῦς, e analogamente l'intelligentia, atto dell'intellectus [...] incongruo di mondo "intelligibile", forse anche per ricordo del vecchio e sublime κόσμος νοητός di Platone e del neoplatonismo); ma ciò non toglie che esso risulti essenzialmente limitato nella sua attività, non potendo varcare il dominio dell ...
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LORIA, Gino
Livia Giacardi
Nacque a Mantova il 19 maggio 1862 da Girolamo e da Anaide D'Italia, e fu fratello dell'economista Achille. Dopo aver compiuto gli studi secondari nella città natale, si iscrisse [...] nell'antica Grecia (Milano 1914), dedicato agli sviluppi della matematica greca a partire dalle scuole preuclidee fino al neoplatonismo, con particolare attenzione anche per le interazioni con altre scienze come l'astronomia, la sferica e l'ottica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] nella seconda metà del 12° sec. prevalse il pensiero di Avicenna (980-1037), prima grande sintesi di aristotelismo, neoplatonismo e religione islamica, nel 13° sec. ricevette maggiore attenzione Averroè (1126-1198), la cui influenza attraversò tutto ...
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PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia
Franco Bacchelli
PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia. – Nacque il 24 febbraio 1463 nel castello della Mirandola da Giovan Francesco I [...] ; A. De Pace, La scepsi, il sapere e l’anima: dissonanze nella cerchia laurenziana, Milano 2002; S. Fellina, Modelli di episteme neoplatonica nella Firenze del ’400: le gnoseologie di G. P. d. M. e di Marsilio Ficino, Firenze 2014; G. Busi - R. Ebgi ...
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Cecità
Luciano Cerulli
Gianni Carchia
Il termine cecità indica l'assenza del potere visivo, definitiva o temporanea, assoluta o relativa, a seconda che manchi, rispettivamente, ogni traccia di percezione [...] della cecità e sopravvissuta in parte al suo declino, il Rinascimento riattualizza una concezione più antica, quella neoplatonica, che ne aveva al contrario evidenziato gli elementi positivi. L'attribuzione alla cecità di un significato positivo ...
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AULISIO (d'Aulisio), Domenico
Filippo Liotta
Nacque a Napoli il 4 genn. 1649 da Antonio e da Maddalena Magretta di Bagnoli Irpino dove la famiglia Aulisio aveva il domicilio abituale. Assai presto, [...] spirito di rinnovamento culturale che aleggiava in Napoli alla fine dei sec. XVII tendente a superare le posizioni del neoplatonismo della Rinascenza, e avversò quella corrente di pensiero che per opera di Camillo Colonna, Lionardo Di Capua, Tommaso ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.