A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui [...] , durato sino alla chiusura dell’A. nel 529 (è questo il periodo che, nell’evoluzione del neoplatonismo, viene designato con il termine di Scuola d’Atene). La soppressione dell’A. fu decisa dall’imperatore Giustiniano.
A. letterarie e scientifiche ...
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(gr. Ζεύς) La divinità suprema della religione greca. Il nome, attestato già in età micenea, risale al *Dieus indoeuropeo e alla nozione di ‘luce’ contenuta nella radice (*dei- «splendore») come il vedico [...] ), Z. Panamaros (Garia) ecc. I Romani riconobbero in Z. il proprio Giove.
Nella filosofia greca dai presocratici al neoplatonismo e nelle formazioni religiose a carattere iniziatico e soteriologico, il nome di Z. è stato spesso assunto a indicare ora ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] 'erede del pensiero antico, si fa già sentire nell'epoca precedente. Sant'Agostino non si sottrae all'influsso del neoplatonismo e, se l'arianesimo si può considerare come un tentativo di rivincita del pensiero greco nel seno stesso del cristianesimo ...
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Filosofo e teologo, nato il 1079 al Pallet (Palatium; ond'è chiamato spesso nei manoscritti peripateticus palatinus), in Bretagna, non lungi da Vantes. Egli stesso, in un'epistola d'indubbia autenticità, [...] dei filosofi, e tenta di ravvicinare le Tre persone del dogma cristiano all'Uno, la Mente e l'Anima del mondo del neoplatonismo. Il travaglio di Abelrdo per conciliare la fede colla filosofia fu ben rilevato da S. Bernardo, che così ne scriveva a ...
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forma
Alfonso Maierù
I valori del termine sono molteplici nell'uso dantesco: " aspetto esteriore ", " figura di un corpo ", " composizione e struttura di una realtà " e, nella terminologia filosofica, [...] di f. e quindi di esseri (cfr. A.O. Lovejoy, La grande catena dell'essere, pp. 73 ss.). Il richiamo alla dottrina neoplatonica della scala degli esseri è evidente, anche alla luce del ‛ discorrimento ' della bontà di Dio alle cose tutte, ricevuta ...
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Angelo
Marco Bussagli
F. Panvini Rosati
INQUADRAMENTO GENERALE
di Marco Bussagli
Figura tipica delle c.d. religioni del Libro che ha per fine quello di connettere il Creatore e la sua opera, la divinità [...] Saint-Joseph 37, 1960-1961, pp. 93-124.
E. Corsini, Il trattato ''De divinis nominibus'' dello Pseudo-Dionigi e i commenti neoplatonici al Parmenide, Torino 1962, p. 58 ss.
T.H. Gaster, s.v. Angel, in The Interpreters Dictionary of the Bible, I ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento molti filosofi ed eruditi sostengono una visione magica dell’uomo e del [...] aspetti degni di rilievo. Da un lato, come s’è visto, esso riprende i saperi magici e occulti del neoplatonismo rinascimentale; dall’altro, il programma rosacrociano esprime la speranza in una riconciliazione generale dei popoli e delle religioni, e ...
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CREDARO, Luigi
Patrizia Guarnieri
Nacque a Colda, frazione di Sondrio, il 15 genn. 1860, primogenito di poverissimi contadini, Andrea e Maria Baldini, analfabeti, e per le condizioni economiche della [...] ., Milano 1879-84); Questioni kantiane (in La Filosofia delle scuole it., XVI [1885], pp. 151-60), difesa dalle accuse di neoplatonismo mosse al Cantoni da E. Caporali; e, più importante, Il kantismo in G. D, Romagnosi (in Rivista it. Di filosofia ...
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specie (spezie; spece, per ragioni di rima)
Alfonso Maierù
Il termine designa ciò che vale a caratterizzare una classe d'individui che partecipa della stessa essenza, e quindi sia gl'individui considerati [...] 'idea o prototipo o essenza di una cosa (Symp. 210b; Hippias I 289d; Phaed. 102b, 103e; Theaet. 148d). Nei testi del neoplatonismo latino s. è in primo luogo l'idea, intesa come causa esemplare delle cose sensibili (cfr. Calcidio Comm. Tim. 339, ediz ...
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POMILIO, Mario
Silvana Cirillo
POMILIO, Mario. – Nacque a Orsogna (Chieti) il 14 gennaio 1921, da Tommaso, maestro elementare, antifascista di forte credo socialista, originario di Archi, e da Emma [...] nel liceo Vincenzo Cuoco. L’anno seguente ottenne una borsa di studio universitaria semestrale in Belgio, per studiare il neoplatonismo, rinnovata da una analoga nel giugno del 1951 a Parigi. Nell’estate del 1951 fece ritorno a Napoli per unirsi ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.