Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] e semplicemente raccontare. Questa specie di ermeneutica troverà la sua più cospicua espressione nello stoicismo e nel neoplatonismo (v. Buffière, 1956; v. Pépin, 1958); ma possiamo affermare che tutta la tradizione greca, quando accetta di ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] rifrazione e del telescopio. Emulando i risultati tecnici di Kepler, ma in disaccordo con la sua filosofia naturale neoplatonica, Descartes studiò l'ottica geometrica dal punto di vista della concezione meccanica della luce e conseguì come risultato ...
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teoria
Dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός, termine che nell’antica Grecia indicava una persona inviata, di solito come parte di una delegazione (detta ϑεωρία), a consultare un oracolo o ad assistere a una [...] della natura come essenza divina. La pregnanza religiosa del termine si accentuò nel Medioevo cristiano con il neoplatonismo e con il recupero scolastico dei testi aristotelici. Niccolò Cusano definì apex theoriae la conoscenza che culmina ...
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natura
La primitiva speculazione greca intende per φύσις («natura») l’intero Universo come l’insieme delle cose che nascono e divengono, e di esso ricerca il «principio».
La riflessione sulla natura [...] possibilità o potenzialità passiva delle forme. Quindi anche in Aristotele vi è una svalutazione della n., che si ritrova altresì nel neoplatonismo, per il quale il mondo dei corpi è ombra e riflesso di Dio e ha come sostrato la materia, che è non ...
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Poeta gallese (Newton St. Bridget, Galles meridionale, 1622 - ivi 1695); dall'antica popolazione dei Siluri, abitanti della sua regione nativa, gli venne l'epiteto di Silurist. Dopo un esordio come autore [...] poetiche di Henry. In ultima analisi, la corrente di "magia naturale" cui i due fratelli appartenevano risaliva, attraverso il neoplatonismo fiorentino, a Platone, e l'influsso del Timeo è visibile nella più famosa delle poesie di V., The world. L ...
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PARMENIDE (Παρμενίδης, Parmenĭdes) di Elea
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Federigo ENRIQUES
Pensatore greco, massimo rappresentante della scuola eleatica. La sua acme (quarantesimo anno dell'età, [...] , e siano utilmente ampliate, in qualche punto, da Teofrasto. Più tardi l'interpretazione (come, p. es., nel neoplatonismo e nei commentatori che ne dipendono, come Simplicio) riesce sempre più deformata secondo gl'interessi teorici delle scuole, che ...
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ORFISMO
Guido Calogero
. La setta religiosa greca degli orfici trae il suo nome dalla leggendaria personalità di Orfeo: ma difficile a determinare (v. per ciò orfeo) è fino a che punto la figura del [...] , di fatto, di distinte fasi di elaborazione, estendentisi dal VI (e forse anche dal VII) sec. a. C. fino all'età del neoplatonismo. Una di tali fasi di elaborazione è rispecchiata, p. es., dalla teogonia che mette in bocca a Orfeo, nel suo poema ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] , uno dei primi autori i cui testi furono tradotti in arabo.
L'intrusione di momenti irrazionali e concezioni mistiche nella filosofia neoplatonica che si registra a partire da Porfirio, ma soprattutto dal V sec. d.C. in poi, rese possibile l'accesso ...
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vitalismo
Termine apparso verso la fine del 18° sec. per indicare il tratto distintivo della dottrina fisiologica di Paul Joseph Barthez e di altri medici della scuola di Montpellier. Esso è usato dalla [...] si può senz’altro parlare a proposito della tesi dell’anima o vita dell’Universo propria della tradizione neoplatonica e in riferimento all’ilozoismo di Paracelso o al panpsichismo di Van Helmont. Appartengono alla concezione vitalistica del ...
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provvidenza (provedenza)
Guy Dominique Sixdenier
In D. designa sia la virtù morale della ‛ previdenza ', o capacità di ordinare le azioni future proporzionando i mezzi al fine, e in tal senso rientra [...] De Providentia ha scritto Seneca; come si esprime Cicerone, p. è la " mens mundi ": Nat. deor. II 58). Di qui, nel neoplatonismo, p. oltre che una proprietà della prudenza (Macrobio Comm. in Somnium Scipionis, ediz. Willis, I 8 7) passa a indicare la ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.