Già maestro a Parigi circa il 1230, entrò nell'ordine francescano; così fu il primo magister theologiae del suo ordine; morì prima dell'autunno 1245. Nel sec. XV ebbe la designazione di magister irrefragabilis; [...] e nelle Quaestiones, la teologia è ancora tutta fondata sul pensiero di S. Agostino, filosoficamente assai influenzata dal neoplatonismo. Per contro, la filosofia aristotelica della natura non esercita ancora un influsso molto profondo. Ma siccome è ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] in termini filosofici, che diverrà possibile solo con l’accettazione di una teologia fondata sulle tre ipostasi di matrice neoplatonica, riveduta e corretta alla luce del dogma niceno dell’unità e unicità della sostanza divina. Ma si è già ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'ultimo Agostino: la grazia, il potere e le due citta
Massimo Parodi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Di fronte a un mondo che sembra [...] nella sua vita e nel suo pensiero. Si può anche osservare che in realtà si tratta di una conversione intellettuale al neoplatonismo che prepara, o si completa, in una conversione morale o di fede. Molte sono state le discussioni fra gli studiosi a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Celebrato come uno dei più grandi maestri di tutti i tempi, Michelangelo incarna la [...] la pittura, Nicola Pisano e Donatello per la scultura, approfondisce la lezione dell’antico ed entra in contatto con il neoplatonismo di Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, basilare per lo sviluppo della sua poetica.
A questo periodo risale la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pubblicazione degli Emblemata di Alciati, nel 153, porta alla nascita di un nuovo [...] . L’emblematica diventa una vera filosofia dell’espressione figurata su cui si innestano elementi delle teorie linguistiche neoplatoniche, supportate dalla riscoperta di testi della tradizione esoterica. L’impresa, che mette sempre più l’accento sul ...
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La nozione di corpo come entità estesa percepibile attraverso i sensi è presente già nella filosofia antica, che ne fa l’oggetto naturale in generale, caratterizzato da un complesso di proprietà, tra cui [...] l’anima si troverebbe prigioniera nel suo stato di caduta dal mondo ideale ed eterno. Attraverso il neoplatonismo, questa contrapposizione anima-c., valore-disvalore, eterno-caduco, trapassò nella filosofia cristiana e nella cultura medievale, dove ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] stoicismo confluisce nel più vasto ambito della religiosità ellenistica, preparando così le vaste elaborazioni teologiche del neoplatonismo.
Religione e filosofia
Le differenze tra l’atteggiamento puramente religioso e quello meramente filosofico si ...
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Chimico, filosofo, teologo (Bristel Fieldhead, Inghilterra, 1733 - Northumberland, Pennsylvania, 1804). Compì gli studî in parte come autodidatta, in parte (dal 1752) nella Dissenting Academy, [...] to matter and spirit, in cui, con finalità teologiche, P. esponeva la sua concezione della materia, fortemente influenzata dal neoplatonismo di Cambridge e dalla particolare elaborazione del newtonianesimo di R. Boscovich, per il quale la materia era ...
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Filosofo, medico e giurista ebreo (Cordova 1135 - Il Cairo 1204). Il pensiero di M. rappresenta il più alto livello raggiunto dalla speculazione ebraica medievale. Nella sua opera Dalāla al-ḥā'irīm ("Guida [...] con gli argomenti dell'Essere necessario come premessa di quelli contingenti, e della causa unica. Dalla tradizione filosofica del neoplatonismo M. trae invece la concezione che Dio è conoscibile all'uomo solo per la via negativa. La creazione è ...
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. Così, dal greco ἀνόμοιος "dissimile", da loro usato per indicare il rapporto tra il Padre e il Figlio nella Trinità, o anche aeziani o eunomiani da Aezio (v.) ed Eunomio loro capi, furono chiamati alcuni [...] perciò, secondo essi, nella sua partecipazione all'attività. Inoltre, mentre Ario, partendo da presupposti più vicini al neoplatonismo, riteneva Dio assolutamente inconoscibile, Eunomio pensava che Dio stesso non conosce di sé più di quanto possa ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.