VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] nella sola matematica); ad affinare e rendere spiccatamente originale il concetto che, attraverso il platonismo, lo stoicismo, il neoplatonismo e il cartesianismo, s'era formato, non tanto forse dell'etica, quanto della fisica e della metafisica; a ...
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Latinista francese, nato ad Annecy (Haute Savoie) il 13 settembre 1900, morto a Six-Fours (Var) il 20 settembre 1976. Dal 1924 al 1926 soggiornò presso l'Ecole française di Roma; dopo una breve permanenza [...] 'épicuréisme (1963), Lucrèce (1964), Epicure (1969).
Parallelamente B. si è dedicato allo studio della ricezione a Roma di neoplatonismo e stoicismo, con una fitta serie di contributi minori. L'attenzione alla filosofia romana fu sempre connessa a un ...
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effetto
In D. è termine tecnico della dottrina della causa nella maggior parte delle occorrenze, e designa ciò che è prodotto dall'azione causale, il risultato e il compimento di essa.
Il latino effectus [...] la relazione tra causa ed e., che tutte le dottrine filosofiche ‛ classiche ' note a D. (platonismo, aristotelismo, neoplatonismo, avicennismo) assumono a fondamento della spiegazione dell'essere e dell'ordine del mondo.
E. - Cagione. - I principi ...
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Zeller, Eduard
Filosofo e storico tedesco della filosofia (Kleinbottwar, Württemberg, 1814 - Stoccarda 1908). Fu prof. nelle univv. di Berna (dal 1847), Marburgo (dal 1849), Heidelberg (dal 1862), Berlino [...] e i peripatetici più antichi, a cura di A. Plebe, 1966); della 3ª (La filosofia post-aristotelica) il vol. 4 (I precursori del neoplatonismo, a cura di R. Del Re, 1979), il vol. 6 (Giamblico e la scuola di Atene, a cura di G. Martano, 1961). Z ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] nella capacità del linguaggio e in quella della generazione.
La sintesi ultima e maggiore della p. classica è data dal neoplatonismo, il cui motivo principale della concezione dell’anima è quello della sua funzione mediatrice tra l’ideale e il reale ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] è quella di al-Kindī (m. dopo l’870), il ‘filosofo degli A., il cui pensiero si nutrì di prodotti del neoplatonismo, come la cosiddetta Teologia d’Aristotele, in realtà una scelta di estratti dalle Enneadi plotiniane. Al-Kindī accolse l’emanatismo ...
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SOTERIOLOGIA
Alberto PINCHERLE
Nicola TURCHI
. È, come dice il nome (gr. σετηρία "salvezza" e λόγος), la "dottrina della salvezza", intesa come parte fondamentale di una dottrina religiosa. Certo, [...] ); né sarebbe giusto lasciar fuori da questa enumerazione i sistemi filosofico-religiosi del tardo ellenismo, per es. il neoplatonismo. Ma anche il giudaismo, che per lo più non viene considerato religione soteriologica, o almeno prevalentemente tale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Agostino di Ippona
Massimo Parodi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Un percorso di ricerca sempre aperto che si sviluppa in un approfondimento [...] nella sua vita e nel suo pensiero. Si può anche osservare che in realtà si tratta di una conversione intellettuale al neoplatonismo che prepara – o si completa in – una conversione morale o di fede. Molte sono state le discussioni fra gli studiosi a ...
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La filosofia italiana e il concetto dell’uomo nel Rinascimento
Pasquale Terracciano
A partire dal 1902 Giovanni Gentile, su proposta della casa editrice Vallardi, iniziò a scrivere una storia della [...] effetto della natura; se si spiega nella natura, ne è distinto attraverso il pensiero (pp. 68-69).
È nel neoplatonismo fiorentino, e più specificamente nella novità antropologica proposta da Pico e Ficino, che va ricercata la concezione dello spirito ...
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domenicana, scuola
Indirizzo filosofico e teologico sviluppatosi all’interno dell’ordine mendicante (detto ufficialemte dei ‘frati predicatori’) così denominato dal fondatore (1215), Domenico di Guzmán. [...] si sviluppò una reazione all’intellettualismo tomista che culminò nella tendenza mistico-speculativa della scuola renana, più vicina al neoplatonismo. Il nome più illustre in questo contesto è quello di Eckhart, secondo il quale la conoscenza di Dio ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.