GIOVANNI Italo ('Ιωάννης ὁ 'Ιταλός)
Silvio Giuseppe Mercati
Nato nel tema bizantino di Langobardia (la Calabria), dopo breve soggiorno col padre militare in Sicilia, andò a Bisanzio a studiare sotto [...] però un certo sincretismo: per alcuni problelni tenta di conciliare Platone con Aristotele, facendo qualche concessione al neoplatonismo (Opuscula selecta, ed. G. Cereteli, I-II, Tiflis 1924-1926).
Bibl.: K. Krumbacher, Geschichte der byz. Lit ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giacomo Baroffio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Quattrocento si apre con le persecuzioni e il rogo di Jan Hus – coraggioso fautore [...] riforma moderata e difende con coraggio quanti la propugnano. Dalla sua fervida meditazione spirituale – aperta anche al neoplatonismo, alla Riforma tedesca e a certa mistica francese – scaturiscono i suoi numerosi versi cristiani: oltre alle canzoni ...
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Nella storia della filosofia si incontrano sostanzialmente due significati di c., uno soggettivo, come sicurezza da parte del soggetto della verità di una conoscenza acquisita, e uno oggettivo, come garanzia [...] erano giudicati fonte di conoscenza, ma di errore. Questa dottrina caratterizzerà tutta la tradizione platonica successiva, dal neoplatonismo al platonismo medievale e rinascimentale. La posizione di Aristotele è più complessa. Da un lato, infatti ...
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Atteggiamento spirituale in cui lo spirito individuale trova risposta al senso del suo essere e la piena esplicazione delle proprie capacità nella contemplazione e nel ‘contatto’ con la realtà del divino [...] effettiva partecipazione a una verità di fede, ma si fonda su una critica della conoscenza.
Il cristianesimo
La m. neoplatonica agisce fortemente sulla m. cristiana, la quale si inserisce però in una fede viva che ha profondamente mutato i rapporti ...
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Nato a Sardi, capitale della Lidia, verso la metà del secolo IV e morto sul principio del secolo V d. C. (era vivo dopo il 414, giacché in quell'anno cominciò la continuazione della storia, che poi pubblicò [...] ristrettissima, a volte molto ampia, di 23 sofisti, filosofi e retori, per lo più neoplatonici. Eunapio le scrisse dopo il 396, mostrandosi seguace del neoplatonismo, ma nello stesso tempo sotto l'influsso cinicizzante, p. es. di Giuliano. Il suo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento l’ars combinatoria di Lullo e le speculazioni cabalistiche di origine ebraica [...] chatolicae veritatis di Pietro Galatino, e nel 1525 il De harmonia mundi di Francesco Giorgi, francescano influenzato dal neoplatonismo, che cerca di fondere in un unico discorso cabalismo, ermetismo, Platone, Plotino e Sant’Agostino. Naturalmente le ...
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Dante Alighieri
Poeta, filosofo, teologo (Firenze 1265 - Ravenna 1321). Poeta tra i più grandi, nelle terzine della Divina Commedia tradusse le sue aspirazioni religiose e politiche, e le sue conoscenze [...] della filosofia scolastica, ma anche una conoscenza enciclopedica che spazia da Alano di Lilla ai filosofi arabi, dal neoplatonismo ad Alberto Magno, permettono alla sua opera di riassumere la complessità filosofica del Medioevo, senza poter essere ...
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ANTONIO MARIA da Palazzuolo (al sec. Francesco Antonio Ceraso)
Elvira Gencarelli
Nacque nel 1672 a Palazzuolo (Aquino).
Nel 1690 andò a Napoli per studiare letteratura, filosofia e diritto, e l'8 dic. [...] fra le sue idee ed il sistema dell'aristotelismo, esponendo ai suoi alunni una metafisica eclettica, con forti influenze di neoplatonismo e di cartesianesimo. Brillante e rapida fu anche la sua carriera ecclesiastica. Dopo aver ricoperto la carica di ...
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In generale ogni dottrina che consideri divina la totalità delle cose e che identifichi la divinità con il mondo. Il termine entrò nell’uso agli inizi del Settecento: il deista inglese J. Toland parlò [...] carattere emanatistico, e tende senz’altro a confondersi con l’emanatismo, come accade, per es., nelle concezioni del neoplatonismo antico e medievale.
L’origine eminentemente speculativa del concetto di p. esclude che vi sia, propriamente, una ...
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È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] Altri (Schmid, Loofs, Thimme) insistettero anche sul colorito filosofico di queste opere, di cui appare chiaramente l'ispirazione neoplatonica; si giunse a negare completamente il valore storico delle Confessioni, e a parlare di una "conversione al ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.