IEROCLE (‛Ιερολῆς, Hierŏcles) il Neoplatonico
Guido Calogero
Filosofo della scuola neoplatonica di Alessandria, dove insegnò dal 420 circa d. C. in poi. Sembra che sia stato scolaro di Plutarco di Atene.
Il [...] compiutezza, si distingue per la semplicità della sua metafisica, che, rifiutando le complicate gerarchie d'ipostasi del neoplatonismo plotiniano e postplotiniano, torna a una sintesi di elementi platonici, per-patetici e stoici, non dissimile da ...
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SINESIO (Συνέσιος, Synesius), di Cirene
Nicola Terzaghi
Nato a Cirene, doveva essere verso il 400 d. C. nella sua piena maturità, perché fu allora inviato dai suoi concittadini come ambasciatore ad [...] a quell'imperatore poco più che ventenne gli si rivolgeva come a uno più giovane. Frequentò ad Alessandria la scuola della celebre neoplatonica Ipazia, e da lei apprese la filosofia, che coltivò durante tutta la vita. Uomo di forte ingegno e di varia ...
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SEVERO (Σεβῆρος, Severus)
Guido Calogero
Filosofo greco, appartenente al cosiddetto platonismo medio. La data della sua vita è incerta: in base agli scarsi indizî superstiti sembra si debba assegnare [...] pensiero precedente e di quello platonico in particolare, che anima tutto il processo preparatorio e formativo del neoplatonismo. Così, nella teoria delle categorie, S. connette elementi platonici e aristotelici con elementi stoici; nella psicologia ...
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Baron, Hans
Laurent Baggioni
Storico tedesco, nato a Berlino nel 1900 e morto a Urbana (negli Stati Uniti) nel 1988. La sua carriera ebbe inizio in Germania, nell’università di Berlino, dove studiò [...] forma di repubblica nata dalla Rivoluzione russa.
Dopo aver iniziato lo studio dell’età di Lorenzo il Magnifico e del neoplatonismo ficiniano, si rivolse al periodo anteriore, meno studiato. Nella figura di Leonardo Bruni (di cui curò l’edizione di ...
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Gregorio di Nissa (o G. Nissèno) Padre della Chiesa (Cesarea di Cappadocia 335 ca
Nissa 394 ca.), santo. Fu uno dei ‘grandi padri cappadoci’. Nato da famiglia cristiana, insegnò retorica, ma presto [...] contro l’ariano anomeo Eunomio, contro Apollinare di Laodicea e gli pneumatomachi. Ammiratore di Libanio, influenzato dal neoplatonismo, ma anche per certi riguardi dallo stoicismo e da Posidonio, G. continua la tradizione di Clemente Alessandrino ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] assoluta e radicale dipendenza delle creature dal creatore, quale può concepirla una visione platonico-cristiana. Oltre che a temi neoplatonici, il sistema di S. E. resta fortemente ancorato alla lettura della Bibbia. Essa è non solo fonte di ...
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Teologo, mistico, filosofo e giurista musulmano (Ṭūs nel Khorāsān 1058 - ivi 1111). Nell'anno 1091 al-Gh. insegnò alla madrasa Niẓāmiyya, dove divenne uno dei personaggi più eminenti. Nel 1095, in seguito [...] dell'onnipotenza di Dio e della sua libertà d'azione) e della causa naturale. Al-Gh. fu un attento studioso del neoplatonismo arabo; al riguardo scrisse i Maqāṣid al-falāsifa ("Le intenzioni dei filosofi"), in cui espose le teorie di al-Farābī e ...
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Il concetto filosofico di ente nacque nella filosofia greca per opera di Parmenide, che, vedendo nell'"essere" (εἶναι) la forma comune e universale d'ogni asserzione di realtà, la considerò senz'altro [...] in volta poteva assumere la predicazione dell'essere (πολλαχῶς λέγεται τὸ ὄν); ed esso non poté quindi risorgere che nel neoplatonismo, il quale diede di nuovo alla suprema realtà il nome eleatico di ὄν insieme con quello, che gli era coessenziale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La resistenza del paganesimo
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra IV e V secolo la legislazione imperiale si fa sempre [...] poche grandi famiglie di lignaggio senatorio o in circoli più o meno esoterici dove si pratica una rarefatta filosofia neoplatonica; dall’altro, in ambienti rurali remoti ed isolati.
Gli ultimi pagani in Occidente
Soprattutto nella città di Roma ...
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Nome col quale è noto in Occidente il filosofo e medico musulmano Abū ῾Alī Ibn Sīnā (Afshana, presso Buchara, 980 - Hdmadhān 1037), di stirpe iranica, ma le cui opere sono per la massima parte composte [...] bacchica posteriore, culminata in ῾Omar Khayyām. La dottrina filosofica di A. è l'aristotelismo fortemente commisto di neoplatonismo, col tentativo di conciliarlo con la teologia musulmana ortodossa (ash᾿arita). Da al-Fārābī egli deriva la cosmogonia ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.