Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I dibattiti linguistici del Cinquecento nascono dall’incertezza della norma propria [...] linguaggio e contribuisce a porre l’accento sulla variabilità storico-sociale della comunicazione verbale. Contro il sogno neoplatonico di recuperare la lingua adamita, universale, primigenia e ultima, capace di riflettere l’essenza delle cose, il ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] l'esperienza del senso comune, come l'ipotesi eliocentrica copernicana. Pose in risalto i legami di Newton con il circolo neoplatonico di Cambridge (pp. 202-36) e illustrò le concezioni animistiche e mistiche di Keplero, che tuttavia giudicava come ...
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LOGICA
Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente [...] di avere per primo vagheggiato l'ideale di una logica ordine geometrico demonstrata, esso penetrò vittoriosamente nello stesso neoplatonismo con l'opera dei commentatori di Aristotele, tra i quali emergeva la figura di Alessandro di Afrodisia. Così ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] già posti. Ciò è da dire anche della più importante fra le correnti filosofiche del declinante pensiero antico, il neoplatonismo, la cui etica era in sostanza trascrizione di quella platonica, salvo un'accentuazione del suo carattere contemplativo e ...
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TEOLOGIA
Enrico ROSA
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. La parola greca ϑεολογία indica un discorso, di carattere razionale, intorno alla divinità; così per Platone (Repubbl., p. 379 A) e per Aristotele (Metaph., II, 4, 12) sono [...] (cfr. Matteo, V, I7; Ebrei, I,1), e neppure alla filosofia o cultura religiosa del mondo antico (dei neoplatonici e alessandrini in particolare), in quanto della rivelazione stessa conservava alcune verità o principî - quasi semina Verbi, secondo la ...
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SCOLASTICA
Francesco Pelster
. Nome e carattere. - Il termine di filosofia "scolastica" è stato introdotto nell'uso generale, a designare la filosofia e la teologia medievali, solamente dagli umanisti, [...] aristoteliche. Tra i filosofi ebrei ebbero una particolare influenza Ibn Gebirol con la sua opera di tinta fortemente neoplatonica Fons vitae, e Maimonide col Dux neutrorum, che agì specialmente sull'elaborazione della teologia naturale. A Toledo fu ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] trono imperiale. Ablabio, inoltre, aveva fatto cadere in disgrazia presso Costantino, facendolo quindi uccidere, il filosofo neoplatonico Sopatro di Apamea46.
Il pastore luterano Christof Vischer (noto anche come Fischer o Piscator), nato a Jáchymov ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] ai misteri di Mitra – e tratteggia una visione del tutto personale, con idee che gli derivano tanto dal neoplatonismo quanto dal cristianesimo stesso. A Giamblico deve la distinzione in tre mondi, uno intelligibile, uno intelligente e uno visibile ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] ' del corpo, possono essere meglio comprese alla luce della visione filosofico-religiosa dell'artista, ascrivibile al pensiero neoplatonico fiorentino, all'idea che l'anima ascenda all'intuizione del divino, al tentativo di cercare una sintesi tra ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] recenti indagini si sono addentrate in un ordine di interpretazioni estremamente complesso e troppo sottile, fondato sul pensiero neoplatonico. A una verifica spassionata, non v'è uno solo, di questi tentativi di lettura, che convinca e, giustamente ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...