Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] influenza: le a., dopo la morte, anziché scendere nell'ade salgono in cielo.
All'inizio dell'era cristiana, il rinnovamento neoplatonico - segnatamente in Plotino - mise a punto una sorta di schema della natura dell'a. che esercitò a sua volta una ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] Alessandria. In compenso, bisogna credere che la fuga, alla fine durata poco, del gruppo dei sette condotto dal neoplatonico Damascio fino alle vicinanze di Cosroe21 risponde più sicuramente a un clima di persecuzione alimentato dal potere centrale ...
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anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico [...] fatta propria da tutti gli scolastici. S. Agostino, preoccupato di correggere le conseguenze etiche dell'emanazionismo neoplatonico, aveva energicamente escluso ogni forma di subordinazione dell'uomo da creature superiori, fossero pure gli angeli ...
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teatro
Raimondo Guarino
Il teatro del Rinascimento. – Prologhi. Ci sono prologhi in cielo e prologhi in scena, presagi visionari e antefatti concreti nel fenomeno, proprio della cultura italiana del [...] voce alle rime improvvisate o premeditate del canto «nel liuto» o «alla lira», attualizza e trasferisce i valori neoplatonici della poesia nei metri e negli accenti della lirica volgare cortigiana. Il suo biografo Vincenzo Colli, detto il Calmeta ...
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TATTI, Jacopo (detto il Sansovino, o Sansavino)
Maria Beltramini
Primogenito di Antonio di Jacopo Tatti (o del Tatta) materassaio e di una non meglio nota Monna Francesca, nacque a Firenze e fu battezzato [...] mesi del 1535 una profonda revisione proporzionale dell’impianto guidata dal Memoriale di fra Francesco Zorzi, filosofo neoplatonico e dotto membro della comunità francescana, che impose alla fabbrica la sua «dittatura armonica» (Morresi, 2000, p ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Genovesi
Luigino Bruni
Antonio Genovesi, maestro riconosciuto della Scuola di economia della seconda metà del Settecento oltre che primo cattedratico della disciplina, inaugura una stagione [...] , 2 voll., 1976, p. 25), fondata, come visto, sulla capacità di persuasione. Genovesi pertanto non abbraccia, come il neoplatonico Shaftesbury, la tesi antropologica che l’uomo sia per natura altruista. Gli sta a cuore sottolineare più la reciprocità ...
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Verdelot, Philippe
Marco Mangani
Della vita di V. si sa pochissimo (le notizie più aggiornate sono in Amati-Camperi 2001). Poiché lo si trova talvolta indicato come «Deslouges», Anne-Marie Bragard (1964) [...] si dimentichi, infine, il ruolo decisivo svolto dagli Orti nell’accostare M. all’Umanesimo latino e neoplatonico che caratterizzava l’orizzonte culturale mediceo rispetto alla tradizione oligarchica. Analoghe inclinazioni paiono talvolta manifestarsi ...
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Nudità
Stefano Allovio
Marco Bussagli
La condizione di essere nudi rappresenta un concetto importante nello studio della vita di relazione dell'uomo. Il suo valore varia a seconda dei contesti culturali [...] II della Rovere. Entrambe le opere, tuttavia, stanno a indicare come nella società colta di allora, intrisa di pensiero neoplatonico, la figura nuda fosse, più o meno consapevolmente e direttamente, riferita al detto oraziano nuda Veritas (Carmina, 1 ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] Maimonide e ad Aristotele ‒ come era tramandato nelle scuole arabe, con i commenti di Averroè e Avicenna ‒ sia ad elementi neoplatonici, ma vi è anche l'eco della cultura della corte di Federico II nonché della Scolastica cristiana. J., infatti, come ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] lui diverso e strettamente contemporaneo Bonaventura da Bagnoregio (1217-1274). Quest'ultimo, nutrito di suggestioni aristoteliche e neoplatoniche, è anche capace di note psicologiche e di osservazioni empiriche che, in inerenza a temi estetici, gli ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...