QUERENGHI, Antonio
Uberto Motta
QUERENGHI (Quarenghi), Antonio. – Nacque a Padova nel 1546, secondo figlio di Niccolò e di Elisabetta Ottellio. Il fratello maggiore Marco ereditò il nome del nonno paterno, [...] di Flavio Querenghi, in Quaderni per la storia dell’Università di Padova, IX-X (1976-1977), pp. 185-213; L. Bolzoni, Il segretario neoplatonico, in La Corte e il “Cortegiano”, II, Un modello europeo, a cura di A. Prosperi, Roma 1980, pp. 133-169; Ead ...
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operazione
Paolo Mugnai
. Termine presente nella Vita Nuova, nella Monarchia (operatio) e prevalentemente nel Convivio (79 volte), una sola volta invece nella Commedia (Pg XVIII 105). Ha valore di " [...] in rapporto a questo tipo di felicità (Cv IV XXII 3) D. può introdurre un uso di o. che si rifà al neoplatonico Liber de Causis, che egli cita esplicitamente e utilizza in connessione alla dottrina dell'anima nobile e delle sue o. (E in questa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La resistenza del paganesimo
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra IV e V secolo la legislazione imperiale si fa sempre [...] poche grandi famiglie di lignaggio senatorio o in circoli più o meno esoterici dove si pratica una rarefatta filosofia neoplatonica; dall’altro, in ambienti rurali remoti ed isolati.
Gli ultimi pagani in Occidente
Soprattutto nella città di Roma ...
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PERSICO, Panfilo
Domenico Giorgio
PERSICO, Panfilo. – Nacque a Belluno nel 1571, primogenito dei sette figli di Priamo, nobile bellunese, e di Emilia Filermo, gentildonna friulana.
Discendente dalla [...] presso nelle Corti o le Repubbliche, si palesa da subito la polemica nei confronti della nuova figura di ‘segretario neoplatonico’, cosi com’era stata rappresentata dai recenti trattati di Bartolomeo Zucchi, L’idea del segretario (Venezia 1600), e di ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] la concatenazione del primo motore con le sfere celesti e il mondo terreno si collega con il sistema emanatista neoplatonico, nella forma introdotta da al-Fārābī (v.) e poi accolta da Avicenna, benché, punto fondamentale di divario, l'azione ...
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Storico e retore greco del secolo di Augusto. Della sua vita abbiamo poche notizie sicure, riferiteci da lui stesso: che era figlio di un tale di nome Alessandro; che venne a Roma appena terminata la guerra [...] da D. nella sua lettera a Pompeo, dal cap. III fino alla fine; un assai largo e fedele estratto, forse di un neoplatonico del sec. IV; e altri pochi frammenti. Qui D., degli scrittori proposti all'imitazione, esaminava prima i poeti, epici lirici ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Ottica, scienza dei pesi e cinematica
Katherine Tachau
John D. North
Johannes M.M.H. Thijssen
Ottica, scienza dei pesi e cinematica
'Perspectiva': [...] e di Proclo, nonché di Galeno, attraverso le traduzioni in lingua araba delle loro opere (v. cap. XII). L''emanazionismo' neoplatonico si diffuse quindi ampiamente tra gli studiosi arabi, i quali a esso rimasero saldamente legati sino a che anche l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Geminiano Montanari
Marco Bianchini
Geminiano Montanari appartiene al novero dei matematici che nell’Europa del Seicento acquisirono vasta fama nel campo dell’astronomia, ma si occuparono, con competenza, [...] .
Tra gli autori che egli cita è prevalente l’influenza esercitata da Davanzati, fedele interprete di un neoplatonico e cinquecentesco «ragionar fiorentinamente». Il secondo, più tardo genere di fonte è di carattere filosofico e metodologico ...
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Trivio
Michele Rak
All'interno delle sette arti liberali, nel Medioevo furono dette arti del T. o, più brevemente, T. le tre arti della Grammatica, Retorica e Dialettica che, distinte dalle quattro [...] profondamente alterati nell'uso simbolico che ne fece la cultura cristiana già nell'alto Medioevo. L'impostazione neoplatonico-agostiniana dei gradus della conoscenza dalla terra al cielo costituì una delle divisioni più nette tra queste due ...
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CARIONI, Battista (Battista da Crema)
Sosio Pezzella
Nacque a Crema tra il 1450 e il 1460 dalla nobile famiglia dei Carioni.
Si ignorano i nomi dei genitori, ma il padre esercitava presumibilmente l'arte [...] da Siena, ecc. Dalle sue opere affiorano inoltre altri elementi della sua formazione culturale, di carattere platonico e neoplatonico, che egli aveva attinto da Marsilio Ficino e soprattutto da Giovanni Pico della Mirandola da cui riprende, ma ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...