ERIZZO, Sebastiano
Gino Benzoni
Nato il 19 giugno 1525, in un'illustre famiglia patrizia veneziana, da Antonio di Sebastiano e da Caterina di Sebastiano Contarini, ebbe un'accurata istruzione umanistica [...] interpreta il Timeo diversamente da Ficino è anche perché procede colla scorta d'altri codici), non ignara degli sviluppi neoplatonici e non aliena dal complicarla - e così smussando in anticipo eventuali obiezioni di stampo controriformistico - con ...
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DALLE FOSSE, Giovanni Pietro (Pierio Valeriano; Bolzanio Pierio, Valeriano)
Vera Lettere
Nacque a Belluno nel 1477 da Lorenzo, di professione fabbro, fratello dell'illustre grecista Urbano Dalle Fosse [...] dovettero accontentarsi della dedica a Cosimo de' Medici. L'opera si lega all'interesse, diffuso soprattutto negli ambienti culturali neoplatonici, per i Hieroglyphica di Horapollo, la cui prima traduzione latina a opera del Fasanini è del 1505: "Nel ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] è quella di al-Kindī (m. dopo l’870), il ‘filosofo degli A., il cui pensiero si nutrì di prodotti del neoplatonismo, come la cosiddetta Teologia d’Aristotele, in realtà una scelta di estratti dalle Enneadi plotiniane. Al-Kindī accolse l’emanatismo ...
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DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] Della Barba e dello stampatore lucchese V. Busdraghi, tentò di avviare una piccola stamperia che pubblicava soprattutto opuscoli neoplatonici e rendiconti delle sedute accademiche. A Firenze, col Torrentino, stampò il Paragone di Erasmo e le Canzoni ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] sull'aristotelismo di base che informa, come si è visto, tutto il metodo esegetico del C., si sovrappongono dei toni neoplatonici e ficiniani, soprattutto per quello che riguarda i concetti di "amore" e di "bene". L'atteggiamento del C. nei confronti ...
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DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] e prosatori, ma anche filosofi) della piena e della tarda classicità.
Si è discusso fino dal Cinquecento sulle teorie origeniane e neoplatoniche intorno al destino delle anime accolte ne La città di vita e sulle reali intenzioni del Palmieri e del D ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] quale il L. si riproporrebbe di definire il valore e la figura sociale dell'"intellettuale-mago". Questi, animatore di linguaggi neoplatonici, si configura come "saggio", e si produce in uno sforzo di conoscenza che pone al centro l'astrologia e la ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...