Filosofo e sociologo (Vienna 1919 - Graz 2003), prof. nell'univ. di Amburgo e successivamente a Heidelberg e a Graz. Membro dell'Accademia austriaca delle scienze. Sensibile alle istanze antimetafisiche [...] scientificità del marxismo; quest'ultimo, nella sua dipendenza dalla filosofia hegeliana, sarebbe impregnato di schemi gnostico-neoplatonici ed escatologici, essendovi per T., a fondamento delle dottrine hegeliane e marxiane dell'alienazione e della ...
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Mistico musulmano egiziano (Il Cairo 1181 - ivi 1235). Autore di un diwān, di cui la parte più interessante è un poemetto rimante in ta (lettera araba) e detto per questo la "Tāiyya maggiore", at-Tā'iyya [...] I. F., nonostante alcune espressioni di apparenza panteistica dovute all'entusiasmo poetico, non oltrepassano i limiti dell'ortodossia, e gli elementi neoplatonici in lui ricorrenti sono quelli di cui tutto l'islamismo del suo tempo era impregnato. ...
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CAMBINI, Andrea
Mirella Giansante
Nacque a Firenze da Antonio. Si ignorano notizie sulla sua famiglia e la data della sua nascita, che comunque si può approssimativamente collocare intorno agli anni [...] Landino, ne tradusse in lingua volgare le Disputationes Camaldulenses. Tramite il suo maestro venne in contatto con gli ambienti neoplatonici dell'Accademia di Marsilio Ficino, che stabilì col C. rapporti d'amicizia lodandone in una delle sue lettere ...
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PANDOLFINI, Pier Filippo
Eleonora Plebani
PANDOLFINI, Pier Filippo. – Nacque a Firenze il 1° giugno 1437, secondogenito di Giannozzo e di Giovanna Valori.
Educato agli ideali della cultura umanistica [...] guida, le opere di Platone e di Aristotele. Scrisse un’opera, il Protesto, densa di riferimenti ermetici e neoplatonici e, nell’ambiente accademico, strinse legami di amicizia personale e intellettuale con Lorenzo de’ Medici, Vespasiano da Bisticci ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] del Diacceto al platonismo rinascimentale fu, come è noto, lo sforzo di armonizzare Aristotele con Platone (e i neoplatonici), e proprio l'aristotelismo esercitò un'influenza durevole sul Giannotti. Alla scuola del Diacceto egli rimase in contatto ...
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Filosofo e teologo (n. Bène, presso Chartres - m. Parigi 1206). Insegnò a Parigi logica e arti liberali, e in seguito teologia. Accusato di eresia nel 1204, si appellò a Innocenzo III che confermò la condanna, [...] ricostruire le dottrine di A. e degli amalriciani: dalle testimonianze degli avversarî sembra che A., sviluppando motivi neoplatonici di Giovanni Scoto Eriugena e dei maestri di Chartres, accentuasse l'immanenza di Dio nel finito attraverso una ...
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Filosofo (Mosca 1853 - Uzkoe, Mosca, 1900), figlio dello storico Sergej Michajlovič. Il suo insegnamento universitario a Mosca (iniziato con molto successo nel 1874 con la prolusione Krizis zapadnoj filosofii. [...] La sua filosofia, incentrata nella problematica della vita cristiana, risultò (benché non immune da influssi neoplatonici, spinoziani, idealistici specialmente schellinghiani, böhmiani, schopenhaueriani) congeniale con la spiritualità russa, essendo ...
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Ateniese del 1º sec., che s. Paolo (Atti 17, 34) converte con il discorso all'Areopago; identificato, dal 9º sec., con Dionigi di Parigi. n Sotto il nome di D. l'Areopagita (la prima attribuzione in questo [...] sacro della Chiesa corrispondente all'ordine angelico). L'opera di D. rappresenta nel suo complesso la confluenza di motivi neoplatonici nel corpo della teologia cristiana, sì da esaltarne il carattere mistico-speculativo: D. fa propria la teoria ...
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Mistico (Strasburgo 1300 circa - ivi 1361). Discepolo di Eckhart, influenzato dallo Pseudo-Dionigi, T. volse tutta la sua speculazione all'intento di raggiungere Dio e unirsi a Lui. Grazie forte apprezzamento [...] tra cui Rulman Merswin, del quale T. fu confessore.
Opere e pensiero
La mistica di T., che eredita motivi agostiniani e neoplatonici (soprattutto tramite lo Pseudo-Dionigi), è tutta tesa al raggiungimento dell'unione con Dio: la via di questa unione ...
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CRISPO, Giovan Battista
Angelo Romano
Nacque a Gallipoli (Lecce) verso la metà del sec. XVI da Signorello, ricco mercante napoletano, e Giulia Soffiano gallipolitana.
Non si conosce con certezza l'anno, [...] , poi medicina e anatomia presso Antonio Pisano, affina le capacità oratorie in lunghe dispute pubbliche con i neoplatonici. Trascorre anni di intenso studio che coincidono con la piena maturazione intellettuale.
Diviene amico di Giovan Battista ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...