natura
Enzo Volpini
A introdurre il tema della n. giova anzitutto ricorrere al passo della Monarchia (II II 2) ove si legge che, quemadmodum ars in triplici gradu invenitur, in mente scilicet artificis, [...] di D., il Busnelli (pp. 90-91) avanza il nome . di s. Tommaso e il Boffito parla più genericamente di dottrina neoplatonica collegata " con la vieta concezione dell'anima del mondo ". A tale disparità di opinioni fa peraltro riscontro la tesi secondo ...
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MARZIANO CAPELLA, Minneo Felice
N. Gozzano
Scrittore africano vissuto a cavallo tra i secc. 4° e 5°, autore del romanzo allegorico De nuptiis Mercurii et Philologiae, una sorta di enciclopedia delle [...] , fra il 410 e il 439, forse prima del 429.Il romanzo, frutto del decadentismo tardoromano, con forti accenti neoplatonici, permette di cogliere l'estremo tentativo di difesa della cultura pagana e romana e l'intento di salvare la tradizione ...
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NIFO, Agostino
Margherita Palumbo
NIFO, Agostino – Nacque intorno al 1469-70 a Sessa Aurunca da Giacomo, di origine calabrese, e dalla suessana Francesca Galeoni.
A lungo si è dibattuto sul luogo di [...] e discussioni a Padova, e l’Averroys de mixtione defensio (ibid., B. Locatelli), nei quali Nifo fa largo uso dei neoplatonici della tarda antichità, mentre a Tommaso, e più in generale ai Latini rimprovera l’erronea lettura del testo greco, tanto da ...
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Nato a Lilla verso il 1128, morto a Cîteaux nel 1202. Insegnò probabilmente a Parigi; fattosi monaco cisterciense, partecipò, seguendo le direttive del terzo concilio del Laterano (1179), dove intervenne, [...] , direttamente o indirettamente, gli venivano da fonti diverse. Nelle sue opere le influenze di Aristotele si compongono con quella dei neoplatonici e, non solo formalmente, si sente il lungo studio di Boezio. Da lui ripete A., in una combinazione di ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] di Proclo. Dunque, già "il pensiero arabo pose sotto l'autorità di Aristotele una sintesi dell'a. e del neoplatonismo sulla quale dovette in seguito necessariamente esercitarsi la riflessione e la critica dei teologi del 13° secolo" (Gilson, 1952 ...
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SETTEMBRINI, Luigi
Silvio De Majo
Nunzia D'Antuono
– Nacque a Napoli il 17 aprile 1813, primogenito di Raffaele e di Francesca Vitale.
Nel 1820 la famiglia si trasferì a Caserta, dove il padre – avvocato, [...] 1961; quella delle Lezioni di letteratura italiana è a cura di G. Innamorati, Firenze 1964. Della falsa traduzione di I neoplatonici. Racconto inedito (a cura di R. Cantarella, con una nota di G. Manganelli, Milano 1977) si contano recenti riedizioni ...
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perspettiva
Alessandro Parronchi
Scienza (latino perspectiva, " ottica ") che riguarda sia l'occhio come organo sia il fenomeno della visione. Mentre nel primo aspetto, fisiologico, è legata alla medicina [...] tradotto in latino circolò nel nostro Occidente a partire dal XIII secolo. In questo tempo per i dotti neoplatonici la luce prende valore soprannaturale, e Roberto Grossatesta la considera prima forma generante del creato, finché tale indirizzo ...
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CRISPO, Giovan Battista
Angelo Romano
Nacque a Gallipoli (Lecce) verso la metà del sec. XVI da Signorello, ricco mercante napoletano, e Giulia Soffiano gallipolitana.
Non si conosce con certezza l'anno, [...] , poi medicina e anatomia presso Antonio Pisano, affina le capacità oratorie in lunghe dispute pubbliche con i neoplatonici. Trascorre anni di intenso studio che coincidono con la piena maturazione intellettuale.
Diviene amico di Giovan Battista ...
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Originariamente, presso i Latini, la parola, il detto della divinità, quindi il destino irrevocabile fissato fin dal principio e a cui nessuno si può sottrarre, e perciò la morte; al plurale, i detti del [...] . Nel mondo ellenistico il f. fu oggetto di ampia discussione fra gli aristotelici, gli stoici, gli gnostici, i neoplatonici e nelle religioni soteriologiche, con una ricca fioritura di trattati De fato (come quello di Alessandro di Afrodisiade). Le ...
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NUMERO (lat. numerus; gr. άειϑμος)
Federigo ENRIQUES
Giacomo DEVOTO
Riccardo BACHI
Nicola Turchi
Matematica. - Nell'uso comune i numeri vengono adoperati:1. per indicare il posto occupato da un oggetto [...] . - Base della numerazione, di valore prevalentemente filosoficomistico, dalla monade di Pitagora all'Uno di Plotino e dei neoplatonici.
Tre. - È per eccellenza il numero sacro nelle religioni e nel folklore. Nell'Oriente semitico è consacrato dalla ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...