Edoardo Vesentini
Accademia
L'oculatissima lince
I Lincei ieri e oggi
di Edoardo Vesentini
8 maggio
A Roma, nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, si tiene un'adunanza pubblica delle Classi riunite [...] realmente fu il dibattito culturale cinquecentesco, con la vita varia delle sue accademie, con le grandi correnti di moda, neoplatoniche, ermetiche e magiche, con le utopie fra scienza e misticismo - solo questi può pensare di avvicinarsi a quella ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] lui diverso e strettamente contemporaneo Bonaventura da Bagnoregio (1217-1274). Quest'ultimo, nutrito di suggestioni aristoteliche e neoplatoniche, è anche capace di note psicologiche e di osservazioni empiriche che, in inerenza a temi estetici, gli ...
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intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, [...] Theologia Aristotelis (che non è affatto dovuto ad Aristotele, bensì piuttosto il frutto di una cultura profondamente pervasa di motivi neoplatonici), secondo la quale l'i. agente è un'essenza divina. Ma l'autore di quest'opera non ha però difficoltà ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per “petrarchismo” si intende quella espressione letteraria che si propone di rielaborare [...] fra le brame di una carne impetuosa e i nobili desideri di un fervido spirito nutrito di evangelismo e neoplatonismo ficiniano, con una “terribilità” che dall’universo delle forme figurative e plastiche si trasferisce anche nella scrittura, dove egli ...
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Gelli, Giovambattista
Nicola Bonazzi
Nato a Firenze nel 1498, G. proveniva da una modesta famiglia del contado: il padre, infatti, nativo del borgo di Peretola, era commerciante di vini; lo stesso G. [...] chiara che piacque ai puristi dell’Ottocento, le proprie idee in materia di morale e religione, con chiare ascendenze neoplatoniche mitigate da buon senso popolano.
Buona parte delle scritture di G. denuncia, ma spesso solo implicitamente, il debito ...
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Sotto questo nome fu composta, in tarda età ellenistica una serie di scritti la cui origine è analoga a quella che determinò il fiorire della letteratura neopitagorica. Negli ambienti egiziani ellenizzati [...] organo essenziale di tale gnosi. Insieme, si presenta in primo piano la dottrina (che fa sentir vicine le fusioni neoplatoniche di eleatismo, platonismo e stoicismo) della divinità come uno-tutto (ϑεός = ἕν καὶ πᾶν): onde un panteismo escludente ogni ...
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MOSCATO, Yehudah ben Yosef Aryeh (Leone)
Saverio Campanini
– Nacque a Osimo nel 1533 o alla fine dell’anno precedente, da genitori di cui non si è conservata notizia.
La data di nascita si desume dall’atto [...] culturali. Particolare notorietà ha ottenuto il primo, dedicato alla musica, in cui vengono esposte le teorie pitagoriche e neoplatoniche sull’armonia del cosmo: a una ragguardevole conoscenza delle fonti e dei dibattiti della cultura dell’epoca sull ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del secolo emergono concezioni della vita che riconducono le funzioni [...] isolato nella rivalutazione degli spiriti e riduzione del ruolo dell’anima nei processi vitali e cognitivi. Influenzato dalle concezioni neoplatoniche, il medico francese Jean Fernel (1497-1558) asserisce che lo spirito è sede dell’anima e delle sue ...
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IRPINO, Enea
Fiammetta Cirilli
Scarse sono le notizie biografiche che lo riguardano. Nato a Parma, probabilmente da Manfredo, letterato e amico di Andrea Baiardi, in data non precisata, collocabile [...] fra il dio d'Amore e la mente di Leonardo, in cui la rielaborazione del topos dell'ineffabilità, richiamante le tesi neoplatoniche esposte negli Asolani di P. Bembo, confermerebbe l'ipotesi della presenza dell'I. alla corte d'Ischia intorno al 1505 ...
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Giamblico
Giorgio Stabile
Filosofo neoplatonico, nativo di Calcide in Grecia (sec. III-IV d.C.); alunno di Porfirio e fondatore della scuola neoplatonica in Siria, innestò sulle più tipiche dottrine [...] spiegazione dantesca della graduale discesa e differenziazione della virtù celeste, e col suo impianto dottrinale di ascendenza neoplatonica.
La luna infatti, come afferma G., contiene exemplariter (παραδειγματικῶς) cioè a mo' di exempla o ‛ modelli ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...