Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Boezio: il sapere come veicolo di trasmissione di una civilta
Renato De Filippis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
"Ultimo dei romani [...] . Ma il programma scientifico di Boezio è ben più vasto e ambizioso: facendo propria una aspirazione che fu già del neoplatonico greco Porfirio, egli si propone di tradurre tutti gli scritti di Platone e di Aristotele, per poi mostrare l’intima ...
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L'Alfarabi o Alpharabius o Avennasar, ecc. degli scritti latini medievali, uno dei più famosi filosofi musulmani, soprannominato in arabo al-mu‛allim ath-thānī "il secondo maestro" (il primo essendo Aristotele), [...] non è alcunché di distinto dall'esistenza. Nel modo poi di considerare la divinità e la divina provvidenza sono manifesti gl'influssi neoplatonici e del Corano; fra l'altro non è più aristotelico il concetto che Dio sia non soltanto il primo amato (o ...
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. Col nome di Bābī (aggettivo relativo arabo-persiano dal sostantivo arabo bāb) si designano i seguaci d'una setta religiosa nata poco prima della metà del sec. XIX in Persia, in seno all'islamismo sciita [...] 'espressione arabo-persiana di Ḥaẓret-i A‛là "Sua signoria altissima". In base alle dottrine isma‛īlite, riflesso delle neoplatoniche, affermava che la storia dell'umanità è un succedersi di cicli profetici lunghissimi, il prim0 dei quali iniziato da ...
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PALMIERI, Matteo
Elena Valeri
PALMIERI, Matteo. – Nacque a Firenze il 13 gennaio 1406 da Marco, iscritto all’arte dei medici e speziali, e da Tommasa Sassolini.
La famiglia paterna era originaria del [...] in stretta connessione con la mutata realtà politica e culturale della sua città, indirizzatasi verso quelle istanze neoplatoniche che a distanza di alcuni anni sarebbero state al centro della riflessione dell’Accademia Platonica fondata da Marsilio ...
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NANNINI, Remigio
Claudia Tomei
(Remigio Fiorentino). – Nacque a Firenze nel 1518, secondo quanto tramanda Apostolo Zeno (1753, II, p. 430), che si basò sul registro dei defunti del convento dei Ss. [...] di diversa provenienza, dalla bucolica virgiliana alle selve staziane, queste ultime rivisitate sulla scorta di suggestioni neoplatoniche, cortigiane e riconducibili al modello di Luigi Alamanni (segno, questo, di una pronta acquisizione delle ...
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Arismetrica
. Il termine è esclusivo del Convivio ed è forma volgare del tardo latino arismetica (arithmetica, greco ἀριθμητιχή). Secondo la suddivisione canonica medievale D. classifica l'A. tra le [...] e Astronomia) ma per tutte le altre, così come il Sole illumina tutte le altre stelle. Ìn D. ovviamente agivano fonti neoplatoniche e pitagoriche, per cui tutta la realtà era scandita secondo rapporti numerici; cfr. D. Gundissalinus op. cit., ed. L ...
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Medico, matematico, filosofo (Pavia 1501 - Roma 1576). Figlio illegittimo del giurista Fazio (Milano 1445 - ivi 1524), ebbe una fanciullezza travagliata; iniziati gli studî a Pavia e a Milano, li compì [...] la sua mente riesce a "fare le cose", come nella matematica, quasi eguagliando il creatore. Di qui, e la matrice neoplatonica è evidente, l'importanza delle matematiche: il problema del rapporto tra il reticolato matematico e l'esperienza, sulla cui ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] , da Agostino a Boezio, da autori del XII secolo (come Alano di Lilla) ad Alberto Magno (così influenzato da dottrine neoplatoniche) ed allo stesso Tommaso d'Aquino di cui oggi si conosce meglio l'effettivo interesse anche per concezioni davvero non ...
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VIERI, Francesco
Laura Carotti
de’, detto Verino primo. – Nacque a Firenze il 29 luglio 1474 da Piero, detto Pierozzo, e fu padre di Giambattista, da cui nacque l’omonimo Francesco, conosciuto come [...] . Il suo magistero fu improntato al tentativo di individuare una mediazione tra l’eredità aristotelica e le istanze neoplatoniche, come si evince dalle uniche sue opere pervenuteci, ossia le tre lezioni dantesche tenute presso l’Accademia Fiorentina ...
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estasi
Dal gr. ἔκστασις «turbamento o stato di stupore della mente», der. di ἐξίστημι «mettere fuori» o «uscire di sé». Il termine indica genericamente la separazione da sé stessi, l’astrazione dalle [...] cattolica. La proliferazione di questi nella prima età moderna si lega inoltre alla mediazio- ne rinascimentale delle concezioni neoplatoniche: tutti i grandi mistici del 16° sec. conoscono bene la terminologia gnoseologica come, per es., Teresa d ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...