GAUO (Γαῖος, Gaius)
Guido Calogero
Filosofo platonico della prima metà del sec. II d. C. Fu uno dei rappresentanti più notevoli del cosiddetto medio platonismo e dalla sua scuola uscirono Albino (v.), [...] di Dio (πρὸς τὸν ϑεόν όμοίωσις "assimilazione a Dio"), e preannunciando così il più deciso orientamento religioso dell'etica neoplatonica.
Bibl.: K. Praechter, Zum Platoniker Gaios, in Hermes, LI (1916), pp. 510-29; id., in Pauly-Wissowa, Real-Encycl ...
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Vedi TELESFORO dell'anno: 1966 - 1997
TELESFORO (v. vol. vii, p. 674)
D. Colli
Recenti scoperte hanno permesso di ricostruire con maggiore completezza lo sviluppo storico del culto di T., che viene importato [...] quale sono ascrivibili la maggior parte delle epigrafi e del materiale figurato. Le ultime testimonianze letterarie, provenienti dalla scuola neoplatonica di Atene, cadono tra il V e il VI sec. d.C.
Recentemente è stato possibile chiarire il problema ...
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separato
Domenico Consoli
Participio passato di uso tecnico, dal latino separatus-um che nel linguaggio scolastico traduceva il termine greco χωρισϑὸς, ricorrente in Aristotele, nel significato di " [...] tal senso Agostino parlava di rationes rerum presenti nella mente divina come modelli delle realtà terrene). La nozione neoplatonica delle essenze separate venne a contaminarsi e a fondersi con l'angelologia medievale (in particolare per opera dello ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] del dubbio cartesiano: non sfugge comunque il diverso contesto). Ma la verità va cercata in me stesso: è la dottrina neoplatonica del ritorno su sé stessa dell'anima, che, riconosciuta la mutevolezza del mondo esteriore, percepito dai sensi, e la sua ...
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Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] Simplicio quando tocca la dottrina cristiana cambia subito di tono, passando all’ironia e al sarcasmo più feroci.
I neoplatonici non vollero avere niente a che fare con il cristianesimo, specialmente dopo il 529, anno in cui l’imperatore Giustiniano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grande fioritura delle cattedrali gotiche in Francia accompagna la crescita delle [...] ’accentuato verticalismo e alla rigorosa suddivisione degli spazi interni è la luce a dominare gli edifici. Secondo la concezione neoplatonica la luce è il principio unificante del creato, è il segno della manifestazione divina, e per suo tramite è ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] , da Agostino a Boezio, da autori del XII secolo (come Alano di Lilla) ad Alberto Magno (così influenzato da dottrine neoplatoniche) ed allo stesso Tommaso d'Aquino di cui oggi si conosce meglio l'effettivo interesse anche per concezioni davvero non ...
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MISTICISMO (da mistico, dal gr. μυστικός "appartenente ai misteri")
Franz Rudolf MERKEL
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Caratteri e manifestazioni. - Il misticismo è uno dei fenomeni religiosi più [...] mistica della Chiesa d'Occidente.
Anche le tendenze mistiche che si riscontrano in S. Agostino si svolsero sotto l'influsso del neoplatonismo; e per opera di lui il concetto e l'espressione di fruitio divina, fruitio Dei, che esprime il contatto col ...
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Nacque da nobile famiglia a Hochheim presso Gotha circa il 1260, ed entrato nell'ordine domenicano, fu successivamente vicario di Turingia, provinciale di Sassonia, vicario generale di Boemia, provinciale [...] mistica dell'essenziale unità dell'anima con Dio, alla quale potevano offrire fondamento speculativo non solo la tradizione neoplatonica, ma la stessa filosofia tomistica per il momento d'immanentismo monistico in essa implicito.
Le fonti filosofiche ...
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. Il termine latino di contemplatio comincia ad assumere significato tecnico quando la filosofia romana lo oppone a quello di actio per esprimere l'antitesi greca (e specificamente aristotelica) della [...] (in cui si fondono e rinnovano, in vario modo, l'idea aristotelica della conoscenza noetica e quella neoplatonica dell'intuizione soprarazionale ed estatica), diventa così un motivo fondamentale della mistica (v.) e viene particolarmente elaborato ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...