Protonoè
Occorre una sola volta nel Convivio ed è glossato da D. stesso: Questo [Empireo] è lo soprano edificio del mondo, nel quale tutto lo mondo s'inchiude, e di fuori dal quale nulla è; ed esso non [...] νοῦς], per distinguerla dalla ‛ seconda mente ' o anima del mondo), mettendo in luce le prerogative che la dottrina neoplatonica aveva fissato per la seconda ipostasi; cfr. Scoto Eriugena Annotationes in Marcianum, ediz. C.E. Lutz, Cambridge Mass ...
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IMMEDIATEZZA
Guido Calogero
. Termine filosofico, designante in generale il carattere per cui una realtà o una conoscenza esiste o si presenta al pensiero senza che perciò sia necessario che le preceda, [...] fra l'immediatezza della conoscenza noetica e la mediazione di quella dianoetica si perpetua tanto nell'esaltazione neoplatonica e mistica, che il tardo ellenismo e il Medioevo fanno della rivelazione immediata delle prime verità rispetto ...
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idea
Alfonso Maierù
Nel linguaggio dantesco, il termine i. vale " causa esemplare e formale ", " modello ", e ritiene il significato proprio della dottrina platonica, cui D. spesso esplicitamente si [...] (ciò che può morire) è effetto del Verbo, generato dal Padre con atto d'amore.
L'esposizione dantesca fa propria la dottrina neoplatonica che presenta l'emanazione dall'Uno come il diffondersi della luce da un unico centro (cfr. Plotino Enn. V 1, 6 e ...
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GIACHINOTTI, Pier Adovardo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1482 da Girolamo di Adovardo e da Alessandra di Piero Corsi.
I Giachinotti erano probabilmente di origini magnatizie, provenendo - secondo [...] affermano concordemente, sulla scorta del Varchi, che il G. fu allievo di Francesco Cattani da Diacceto, esponente della filosofia neoplatonica ed erede a Firenze di Marsilio Ficino, ma non è noto se frequentò un corso regolare di studi (dal 1502 ...
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Baader, Franz Xaver Benedict, von
Filosofo (Monaco 1765 - ivi 1841). Dopo il dottorato in medicina, fu indotto dai prediletti studi di chimica e di mineralogia alla professione di direttore di miniere. [...] ’intepretazione meccanicistica della fisica newtoniana proposta da Kant nel 1786, B. si rifà alla tradizione achimistico-neoplatonica e alla sua concezione della natura come rivestimento essoterico di forze esoteriche, per interpretare su queste basi ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] vuole. Dalla nostra coscienza si riversa su ogni cosa che venga conosciuta. La metafisica dello spirito a cui tendeva già il neoplatonismo trova in Agostino la sua espressione. Il mondo d'Agostino è un mondo di spiriti, di esseri esistenti per sé, i ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] rifrazione e del telescopio. Emulando i risultati tecnici di Kepler, ma in disaccordo con la sua filosofia naturale neoplatonica, Descartes studiò l'ottica geometrica dal punto di vista della concezione meccanica della luce e conseguì come risultato ...
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natura
Enzo Volpini
A introdurre il tema della n. giova anzitutto ricorrere al passo della Monarchia (II II 2) ove si legge che, quemadmodum ars in triplici gradu invenitur, in mente scilicet artificis, [...] di D., il Busnelli (pp. 90-91) avanza il nome . di s. Tommaso e il Boffito parla più genericamente di dottrina neoplatonica collegata " con la vieta concezione dell'anima del mondo ". A tale disparità di opinioni fa peraltro riscontro la tesi secondo ...
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Consolazione della filosofia, La (Consolatio philosophiae)
Consolazione della filosofia, La
(Consolatio philosophiae) Opera composta da Severino Boezio durante la prigionia, fra il 523 e il 525, in [...] senza che ciò implichi la loro determinazione necessaria per opera di Dio. Tale riflessione condensa un tentativo di sintesi fra la previdenza (πρόνοια) neoplatonica e la provvidenza cristiana che avrà un ruolo fondamentale nei dibattiti medievali. ...
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Filosofo (n. in Slesia tra il 1220 e il 1230 - m. dopo il 1277). Figura di pensatore medievale ricordata per aver condotto ricerche sui problemi naturali, principalmente ottici. Accanto a tali ricerche, vanno [...] Alessandria (attribuita a Tolomeo, nella trad. di Guglielmo di Moerbeke), altri matematici greci e infine Proclo. Dalla tradizione neoplatonica W. mutua i presupposti metafisici per cui la discesa dall'uno al molteplice trova la sua continuità nella ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...