In medicina, diminuito volume della cavità del bulbo duodenale, osservabile radiologicamente, per lo più conseguenza di processi patologici (infiammatori, neoplastici ecc.). ...
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Composto chimico, C9H7N7O2S (l-metil-4-nitro-5-imidazolil-tiopurina). Per la sua azione citotossica, soprattutto a carico dei tessuti neoplastici, è stata inizialmente impiegata nella terapia della leucemia [...] acuta; successivamente a essa è stata riconosciuta capacità immunosoppressiva, cioè di bloccare la risposta immunitaria, per cui viene maggiormente utilizzata nella prevenzione del rigetto di organi trapiantati ...
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Stitichezza da prolungata stasi fecale, di natura funzionale (scarsa eccitabilità o contrattilità retto-sigmoidea ecc.) od organica (malformazioni, processi flogistici o neoplastici ecc.). ...
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In ginecologia e ostetricia, anomalia di posizione dell’utero che si trova spostato verso il sacro: può essere congenita oppure determinata da processi flogistici o neoplastici. ...
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interleuchina-2 (IL-2)
Guido Poli
Citochina, originalmente definita T-cell growth factor, TCGF (1976) per la sua capacità di mantenere in vita e far proliferare linfociti non neoplastici; essa gioca [...] un ruolo molto importante e non ridondante nel funzionamento del sistema immunitario. Come tutte le citochine, IL-2 esercita i propri svariati effetti interagendo con un recettore specifico rappresentato ...
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La scienza che ha per oggetto lo studio biologico e medico dell’età avanzata. Rientrano nel campo della g. i problemi della senescenza, della senilità, lo studio delle malattie tipiche e le peculiarità [...] dei vari processi morbosi (infiammatori, degenerativi, dismetabolici, neoplastici) in tale periodo della vita (➔ geriatria; senescenza). ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal punto di vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] dei tumori da trapianto, che vengono impiegati per lo studio delle proprietà biologiche delle cellule e dei tessuti neoplastici, dei rapporti tra organismo e tumore, per ricerche terapeutiche, ecc. Alcuni di questi tumori sono di origine naturale ...
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Gozzo
Domenico Andreani
Alberto Signore
Con il termine gozzo, o struma, viene indicata genericamente una tiroide aumentata di volume, indipendentemente dalle cause che ne hanno provocato l'ingrandimento [...] medici, tuttavia, non rientrano in questa definizione gli aumenti volumetrici della tiroide dovuti a processi flogistici o neoplastici. Le prime descrizioni di gozzo e di cretinismo endemico risalgono ai primi decenni del Cinquecento, epoca in ...
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stipsi Disturbo (detto nell’uso comune stitichezza) caratterizzato da un numero ridotto di evacuazioni. È dovuta a due meccanismi principali, che possono essere anche associati fra di loro: rallentato [...] feci dal retto. Le cause principali di s. possono riassumersi in: alterazioni del viscere per processi flogistici o neoplastici (sia intrinseci sia estrinseci); alterazioni delle feci legate a errori dietetici (dieta povera di fibre) o ad alterazioni ...
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Metodo di radioterapia basato sull’utilizzazione delle radiazioni beta, dotate di piccola penetrazione e intensa azione citocaustica, emesse da preparati radioattivi con filtro di 0,2 mm di platino. Si [...] , per mezzo di placche, che trova impiego in malattie cutanee (lupus vulgaris, lesioni precancerose, epiteliomi iniziali, angiomi piani), e una b. interstiziale realizzata per mezzo di tubicini introdotti direttamente nei tessuti neoplastici. ...
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neoplastico
neoplàstico agg. [der. di neoplasia, secondo l’agg. plastico] (pl. m. -ci). – Di neoplasia, che presenta neoplasia, che costituisce neoplasia, sia in medicina (sinon. di tumorale), sia in fitopatologia: tessuti n.; formazioni,...
oncofetale
agg. [comp. di onco- e fetale]. – In medicina, relativo a tessuto neoplastico embrionale o fetale: antigeni o., sostanze contenute nei tessuti embrionali o fetali (e assenti nell’adulto in condizioni normali) che, per essere prodotte...