stipsi Disturbo (detto nell’uso comune stitichezza) caratterizzato da un numero ridotto di evacuazioni. È dovuta a due meccanismi principali, che possono essere anche associati fra di loro: rallentato [...] feci dal retto. Le cause principali di s. possono riassumersi in: alterazioni del viscere per processi flogistici o neoplastici (sia intrinseci sia estrinseci); alterazioni delle feci legate a errori dietetici (dieta povera di fibre) o ad alterazioni ...
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disproteinemia
Alterazione qualitativa e quantitativa delle proteine plasmatiche, in partic. dei rapporti che intercorrono fra le varie classi che le compongono. La d. può avere cause genetiche o acquisite [...] ; le forme acquisite derivano essenzialmente da tre cause: minor produzione, eccesso di perdita, disordini immunitari o neoplastici che alterano i rapporti albumine/globuline. Per es., la cirrosi epatica provoca minor produzione di albumine ed ...
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Metodo di radioterapia basato sull’utilizzazione delle radiazioni beta, dotate di piccola penetrazione e intensa azione citocaustica, emesse da preparati radioattivi con filtro di 0,2 mm di platino. Si [...] , per mezzo di placche, che trova impiego in malattie cutanee (lupus vulgaris, lesioni precancerose, epiteliomi iniziali, angiomi piani), e una b. interstiziale realizzata per mezzo di tubicini introdotti direttamente nei tessuti neoplastici. ...
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Biologia
Processo per cui nell’interno del corpo di alcuni organismi si formano cavità piene di aria o di altra miscela gassosa che determinano una diminuzione della massa.
Medicina
In radiologia, la [...] e nelle cellule mastoidee, penetrata in seguito al loro sviluppo fisiologico. La radiotrasparenza dovuta all’aria, propria di queste cavità, può subire modificazioni per vari processi patologici (infiammatori, neoplastici o di altra natura). ...
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genomica
Sabina Chiaretti
Robin Foà
Le applicazioni cliniche della genomica in ambito oncologico
Diverse sono le applicazioni della genomica, e in partic. della metodica dei microarray, in ambito oncologico. [...] identificati a prescindere dalla neoplasia analizzata.
Tumori solidi
La genomica ha consentito una distinzione tra cellule neoplastiche e tessuti non-neoplastici in diversi tumori, tra cui il carcinoma della mammella, del polmone e della prostata e ...
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STIRLING, James
Sergio Polano
Architetto inglese, nato a Glasgow il 22 aprile 1926; una delle figure catalizzatrici nel panorama della cultura inglese degli anni Cinquanta, che ricopre un ruolo fondamentale [...] analisi del linguaggio della tradizione moderna. Tra suggestioni costruttiviste e futuriste, violenze tecnologiche, innesti lecorbusieriani e neoplastici, la progettazione è per S. il prodotto dell'architettura in quanto manifestarsi di linguaggi. È ...
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osteomielosclerosi
Malattia cronica del midollo osseo, caratterizzata essenzialmente da sostituzione del midollo emopoietico con tessuto osseo, produzione di cellule del sangue in altri distretti extramidollari [...] La malattia può essere primitiva, dovuta a causa sconosciuta o autoimmunitaria, o secondaria all’azione di vari fattori chimici, tra cui anche alcuni farmaci (➔ idiosincrasia), fisici come i raggi X, neoplastici come presenza di metastasi tumorali. ...
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Mikulicz-Radecki, Johann von
Chirurgo tedesco (Černovcy 1850 - Breslavia 1905). Fu prof. a Cracovia (1882), Königsberg (1887) e Breslavia (1890). Chirurgo e patologo illustre, legò il suo nome a numerosi [...] , per lo più simmetrica, delle ghiandole salivari (parotide, sottomascellare e sottolinguale) e delle ghiandole lacrimali nel corso di malattie generali, di processi displastici o neoplastici a diffusione sistemica (leucemie, morbo di Hodgkin, ecc.). ...
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instabilità genetica
Stefania Azzolini
Fenomeno che provoca alterazioni del corredo genetico di una cellula. Il genoma è in equilibrio fra eventi che ne causano l’alterazione e sistemi per la riparazione [...] e sono alla base dell’evoluzione delle specie. L’instabilità genetica è tipica della tumorigenesi: i cloni neoplastici manifestano un elevato grado di instabilità genetica che causa una rapida evoluzione del tumore verso la massima aggressività ...
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Tumore costituito da tessuto cartilagineo, di cui riveste aspetto e consistenza, talvolta difficile a distinguere nettamente da processi iperplastici, dalle encondrosi; onde alcuni autori comprendono queste [...] fibrosi, ialini a cellule ramificate, eccezionalmente telangectasici; e, per la contemporanea presenza d'altri elementi connettivali neoplastici, si parla di condro-fibroma, condro-lipoma, condro-mixoma, condro-sarcoma, a volte associati. Ulteriore ...
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neoplastico
neoplàstico agg. [der. di neoplasia, secondo l’agg. plastico] (pl. m. -ci). – Di neoplasia, che presenta neoplasia, che costituisce neoplasia, sia in medicina (sinon. di tumorale), sia in fitopatologia: tessuti n.; formazioni,...
oncofetale
agg. [comp. di onco- e fetale]. – In medicina, relativo a tessuto neoplastico embrionale o fetale: antigeni o., sostanze contenute nei tessuti embrionali o fetali (e assenti nell’adulto in condizioni normali) che, per essere prodotte...