Sotto questo nome fu composta, in tarda età ellenistica una serie di scritti la cui origine è analoga a quella che determinò il fiorire della letteratura neopitagorica. Negli ambienti egiziani ellenizzati [...] sostituzione di personalità, di chi sentisse il suo pensiero come coincidente con quello dell'antico maestro. Così i neopitagorici attribuivano i loro scritti a Pitagora o ai suoi immediati discepoli. Gli scrittori che poi si dissero "ermetici ...
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GIAMBLICO ('Ιάμβλιχος, Iamblĭchus)
Guido Calogero
Filosofo neoplatonico, nato a Calcide in Celesiria, morto intorno al 330 d. C. Fu l'iniziatore della scuola neoplatonica di Siria, continuata dopo di [...] , i demoni e gli eroi della tradizione religiosa e mitologica, non senza l'aiuto del matematismo simbolico dei neopitagorici. E a minute distinzioni e moltiplicazioni venivano sottoposti quegli stessi principî: come può vedersi già nella deduzione ...
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QABBĀLĀH (Cabala [pr. cabàla] o Cabbala)
Elia S. Artom
H Parola ebraica che significa propriamente "ricezione", e che si applica in genere a indicare il ricevimento che una generazione fa della tradizione [...] e VI d. C. Esso espone, in modo assai oscuro, una teoria mistica cosmogonica monoteistica, influenzata da elementi neopitagorici e gnostici, secondo cui il mondo avrebbe origine dalle dieci Sĕfīrōt (numeri; vedi appresso) di emanazione divina e dalle ...
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Macrobio, Ambrosio Teodosio
Georg Rabuse
Autore neo-platonico, alto magistrato romano, visse tra il IV e il V secolo d. Cristo. Di lui, oltre un trattato grammaticale, abbiamo il Commento al Somnium [...] derivano dalle stesse fonti del Commento: " dagli scritti dei neo-platonici, degli enciclopedisti latini, dei platonici, degli aristotelici, dei neopitagorici, e, inoltre, persino dei pitagorici e degli orfici " (W.H. Stahl, p. 40). Tracce di M. sono ...
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ORIGENE ('Ωριγένης, Origĕnes)
Alberto Pincherle
La vita. - Nacque, probabilmente in Alessandria ove fu educato, secondo una tradizione nel 185 d. C.; secondo un'altra, che pare meno attendibile e lo [...] . Scarsa attrazione esercitavano su lui i poeti; ma i pensatori dell'antichità, soprattutto Platone, e i neoplatonici e neopitagorici e stoici del suo tempo ebbero un'azione durevole sul suo spirito. Così egli riorganizzò l'insegnamento del suo ...
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In matematica, il sistema dei numeri e la loro rappresentazione grafica. Nell’uso comune, il procedimento con cui vengono contraddistinti con numeri i singoli elementi di una successione, e il risultato [...] in inglese cipher continua tuttora a significare «zero»). Secondo altri studiosi, invece, tali cifre sarebbero sbocciate presso i neopitagorici e quindi trasportate in India e in Arabia, per tornare poi in Occidente. Quanto al valore di posizione ...
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Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] le scienze matematiche e la filosofia erano particolarmente stretti nell'insegnamento dell'Accademia antica, dei medioplatonici, o neopitagorici, e dei neoplatonici; queste scienze, con le loro branche ‒ come la geografia, l'ottica, la meccanica, ecc ...
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PLOTI, Domenico Maria
Fabrizio Bònoli
PLOTI, Domenico Maria (Domenico Maria da Novara o Novara). ‒ Nacque a Ferrara il 29 luglio (o il 1° agosto) 1454 da Niccolò.
Il bisnonno, l’architetto Bartolino [...] di Tolomeo ‒ e quindi il suo influsso sul giovane Copernico ‒ da argomentazioni di ambienti neoplatonici, se non neopitagorici, ai quali Novara sarebbe stato legato; tesi questa che venne successivamente messa in discussione da altri (Rosen, 1983 ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Aritmetica
Pascal Crozet
Aritmetica
Se ciò che in questa sede intendiamo per aritmetica si ricollega in generale al calcolo con quantità [...] ereditata dai libri aritmetici di Euclide e l'ariṯmāṭīqī, disciplina che per parte sua rinvia alla tradizione aritmetica dei neopitagorici e in particolare al libro di Nicomaco di Gerasa. È quanto lascia intendere Avicenna quando a conclusione dell ...
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SERVETO (Servet), Miguel
Delio Cantimori
Conosciuto anche sotto i nomi di Miguel de Vilanova, e Michel de Villeneuve, nacque (data più probabile) il 29 settembre 1511 a Vilanova de Sixena (Lérida); [...] riportare al misticismo panteistico del neoplatonismo diffuso durante il Rinascimento. I suoi autori preferiti sono i neopitagorici, Ermete Trismegisto, Zoroastro. Su questo sfondo egli costruisce la sua dottrina teologica monistico-panteistica, che ...
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neopitagorico
neopitagòrico agg. e s. m. [comp. di neo- e pitagorico] (pl. m. -ci). – Relativo al neopitagorismo: scuola n., movimento n., teorie neopitagoriche. Esponente o seguace del neopitagorismo: un filosofo n., o, come sost., un n.,...
neopitagorismo s. m. [comp. di neo- e pitagorismo]. – Orientamento filosofico-religioso (1° sec. a. C
3° sec. d. C.), che si ricollega ecletticamente sia all’antico pitagorismo (con una vasta letteratura apocrifa, tra cui le Lettere e i Versi...