Vaso da bere a corpo più o meno profondo, a bocca circolare, e munito di anse e di piede.
Archeologia. - Il tipo del calice appare con forme già sviluppate nella civiltà eneolitica di Grecia e di Sicilia, [...] sì che possiamo pensare che l'invenzione risalga all'ultimo periodo dell'età neolitica. È diffuso nella civiltà italiana preromana e nella civiltà minoica, ma domina addirittura con forme bellissime, a bacino alto e profondo, di solito decorato con ...
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LUOYANG
R. Ciarla
Città situata nella zona occidentale della provincia dello Henan (Cina), lungo la riva sinistra del fiume Luo. È del 1977 il rinvenimento presso Peiligang nella prefettura di Kaifeng [...] -bassa valle del Fiume Giallo, compresa la piana di Luoyang.
Verosimilmente la fase di più intenso popolamento in età neolitica della piana si verificò nel III millennio a.C., con le prime fasi della cultura Longshan. Cultura squisitamente agricola ...
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Il nome, proposto dal Chierici, venne a questo periodo dell'incivilimento umano dal fatto che, mentre in esso si scopersero i primi metalli, il rame e in qualche paese l'oro, per foggiarne oggetti d'ornamento, [...] si vide in seguito che essa doveva corrispondere a un lungo periodo di tempo. Le stazioni che si erano credute neolitiche, alle revisioni critiche posteriori, come per primo avvertì il Montelius, apparvero eneolitiche, anche se non vi si rinvenne il ...
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Vedi TRENTO dell'anno: 1966 - 1997
TRENTO (Tridentum)
N. Rasmo
Città capoluogo del Trentino, situata nella media valle dell'Adige, attestata a S del fiume che, prima della rettifica ottocentesca, con [...] Verruca dei Romani) la cui caratteristica forma fu già descritta da Cassiodoro. Qui si ebbe fin dall'età neolitica, grazie alla sicura posizione ed alla vicinanza del fiume, uno stanziamento umano del quale si trovarono, in rinvenimenti occasionali ...
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minoica, civilta
minoica, civiltà
La civiltà m. si sviluppò a Creta durante l’Età del bronzo (inizio 3° millennio-11° sec. a.C.). La sua scoperta e il nome si devono all’archeologo inglese A. Evans [...] Oriente intorno al 3000 a.C.; alla luce dei nuovi studi, appare più verosimile che dopo una colonizzazione in età neolitica non vi siano stati altri movimenti migratori. Durante il 3° millennio alcuni gruppi emergenti iniziarono a controllare la vita ...
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(v. lipari, isole, XXI, p. 232)
Archeologia. - Un quarantennio di ricerche sistematiche (frutto delle quali è il Museo Archeologico Eoliano di Lipari, più volte ampliato) permette di tracciare un quadro [...] l'abitato resta per tutto il periodo successivo (ceramica dello stile di Serra d'Alto, metà 4° millennio), mentre nel Neolitico superiore (fine 4° millennio) si sposta nella sottostante contrada Diana, dove si sviluppa uno dei più vasti e popolosi ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Sud-Est asiatico
Fiorella Rispoli
L'impalcatura teorica e metodologica per lo studio dei processi di crescita [...] proposta da Ch. Higham, si basa su una rigorosa revisione delle datazioni radiometriche e sull'analisi dei dati tra il Neolitico finale e la prima età del Bronzo in tutta l'area continentale, comprese la provincia cinese dello Yunnan a nord-ovest ...
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CASTELLUM TIDDITANORUM
A. Berthier
Tiddis, già chiamata dagli indigeni Ksantina el-Kdima, "la vecchia Costantina", è una piccola città romana dell'Algeria costruita sull'altipiano che domina a levante [...] Cirta, sta di guardia alla soglia della piccola Kabila. Era in origine un villaggio berbero, che risale all'epoca neolitica, attestata da qualche dolmen. Le iscrizioni libiche, le stele fenicie, le monete preromane sono i testimoni di una vita ...
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PIEMONTE (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Piero BAROCELLI
Armando TALLONE
Ferdinando NERI
Giulio BERTONI
Anna Maria BRIZIO
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Situazione, rilievo, morfologia. - Il Piemonte occupa la sezione occidentale [...] di Vayes, non lungi dallo sbocco della Val Susa, esplorato da A. Taramelli. Il villaggio di Alba appare di tempi neolitici non recenti, ai quali potrebbe pure essere attribuito il giacimento di Vayes. A Mongiove ed a Villanova Baltea vennero in luce ...
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LISCIATOIO
Ugo Antonielli
. Strumento di pietra, generalmente di grès, ma anche di granito e d'altra materia, adoperato dagli uomini preistorici per la levigatura dell'osso e delle pietre utensili. [...] dai tempi pleistocenici, con la civiltà aurignaciano-magdaleniana, che praticò largamente la lavorazione dell'osso, e abbonda nell'età neolitica ed eneolitica, per la produzione sopra tutto delle accette levigate e degli altri strumenti consimili. ...
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neolitico
neolìtico agg. e s. m. [comp. di neo- e -litico1] (pl. m. -ci). – In paletnologia, periodo n. (come s. m., il neolitico), il più recente periodo dell’età della pietra, che ebbe inizio, con notevoli diversità tra regione e regione,...
ossidiana
s. f. [dal fr. obsidienne (ant. obsidiane), che è dal lat. obsidiana (lapis), lezione erronea, in edizioni di Plinio, per obsiana, che deriverebbe dal nome di un Obsius, scopritore, secondo Plinio, del minerale in Etiopia]. – In...