Pittore (Parigi 1845 - Le Puy 1890). Espose, con Seurat e Pissarro, nel 1886 al Salon des indépendants aderendo alla poetica del neoimpressionismo (Quai de Bercy à Paris, L'enfant mort, Effet de neige, [...] ecc., Museo di Le Puy) ...
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Pittore (Boscoducale 1881 - Amsterdam 1957). Studiò ad Amsterdam; soggiornò poi in Italia, in Spagna, a Parigi. Dipinse paesaggi, nature morte e soprattutto ritratti, sperimentando varî linguaggi (fauvismo, [...] neoimpressionismo, cubismo) per giungere a un equilibrato e intimo naturalismo. Opere nel Museum Boymans-van Beuningen di Rotterdam e nel Gemeentemuseum dell'Aia. ...
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Critico d'arte francese (Torino 1861 - Châtenau Malabry 1944). Redattore capo de La revue indépendante dal 1884 e direttore de La revue blanche (1895-1903), sostenne, fin dal 1886, il neoimpressionismo [...] (Les impressionistes en 1886) e il simbolismo. Dopo la prima guerra mondiale, fu direttore artistico della galleria Bernheim Jeune, a Parigi. Parte della sua collezione di pittura neoimpressionistica fu ...
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Pittore (Parigi 1859 - ivi 1891). Artista profondamente interessato allo studio dei problemi teorici legati alla ricerca visiva e formale, S. sviluppò la tecnica detta poi pointillisme (puntinismo). Tra [...] il 1884 e il 1886 realizzòUna domenica alla Grande Jatte, opera che viene considerata il manifesto del neoimpressionismo.
Vita e opere
Allo studio del tutto convenzionale presso la scuola municipale di disegno con un modesto scultore, J. Lequin, S. ...
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Pittore italiano (Torino 1871 - Roma 1958). Si formò a Torino e a Roma, dove si trasferì nel 1893, in un ambito culturale partecipe del socialismo umanitario e del positivismo scientifico, affrontando [...] umane (ciclo Dei viventi, 1902-1905), in un linguaggio che trae elementi dal verismo, dal liberty e dal neoimpressionismo. Artista maturo e affermato, nel 1910 firmò, con i suoi allievi Boccioni e Severini, il Manifesto dei pittori futuristi ...
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Pittore tedesco (Erkner, Berlino, 1886 - Amburgo 1973), figlio di Gerhart. Studiò pittura a Dresda, dove ebbe modo di conoscere l'arte degli impressionisti. Nel 1903 a Parigi conobbe Maillol, Vuillard, [...] dove frequentò la Kunstgewerbeschule e fu amico di H. Van de Velde. Tornato a Parigi (1909-12), vi frequentò l'Académie Ranson. Interessatosi dapprima al neoimpressionismo, la sua personalità pittorica si andò precisando nella direzione del fauvisme. ...
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Pittore (Parigi 1863 - ivi 1935). Abbandonati gli studî di architettura nel 1882, si dedicò alla pittura formandosi da autodidatta a contatto con gli impressionisti e in particolare con C. Pisarro. Fu [...] quella occasione conobbe G. Seurat, con il quale avviò un'intensa collaborazione che portò all'elaborazione del neoimpressionismo; spirito vivacissimo e battagliero contribuì poi, attraverso i suoi numerosi scritti, alla diffusione del movimento. Dal ...
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Pittore francese (Le Cateau 1869 - Vence, Nizza, 1954). Tra i più importanti artisti del 20° sec., ha aperto la strada a un tipo d'arte che non si accontenta della fedele riproduzione della realtà; le [...] secolo la sua ricerca da una parte seguì le tracce dell'arte di P. Cézanne, dall'altra fu attratta dal neoimpressionismo; ma già in Gioia di vivere (1906, Merion, Fondazione Barnes) le ampie campiture cromatiche mostrano una ricerca di linguaggio ...
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neoimpressionismo
s. m. [comp. di neo- e impressionismo]. – Movimento artistico promosso in Francia nell’ultimo ventennio del sec. 19° da G.-P. Seurat e P. Signac, con l’intento di sviluppare e dare una sistemazione scientifica ai principî...
neoimpressionista
s. m. e f. e agg. [der. di neoimpressionismo] (pl. m. -i). – Rappresentante, seguace del neoimpressionismo: i n. francesi, e, come agg., i pittori n. (detti anche divisionisti), la pittura neoimpressionista.