Serie di esperienze artistiche elaborate in Europa tra il 1885 e il 1905 e orientate al superamento del naturalismo impressionista e a una maggiore essenzialità formale e cromatica; introdotto nella storia [...] e nella critica d’arte da R. Fry in occasione della mostra Manet and The Post-Impressionists (1910, Londra), il termine comprende soluzioni diverse: dal neoimpressionismo al simbolismo, al divisionismo italiano ecc. ...
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Pittore italiano (Torino 1871 - Roma 1958). Si formò a Torino e a Roma, dove si trasferì nel 1893, in un ambito culturale partecipe del socialismo umanitario e del positivismo scientifico, affrontando [...] umane (ciclo Dei viventi, 1902-1905), in un linguaggio che trae elementi dal verismo, dal liberty e dal neoimpressionismo. Artista maturo e affermato, nel 1910 firmò, con i suoi allievi Boccioni e Severini, il Manifesto dei pittori futuristi ...
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Pittore tedesco (Erkner, Berlino, 1886 - Amburgo 1973), figlio di Gerhart. Studiò pittura a Dresda, dove ebbe modo di conoscere l'arte degli impressionisti. Nel 1903 a Parigi conobbe Maillol, Vuillard, [...] dove frequentò la Kunstgewerbeschule e fu amico di H. Van de Velde. Tornato a Parigi (1909-12), vi frequentò l'Académie Ranson. Interessatosi dapprima al neoimpressionismo, la sua personalità pittorica si andò precisando nella direzione del fauvisme. ...
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Pittore (Parigi 1863 - ivi 1935). Abbandonati gli studî di architettura nel 1882, si dedicò alla pittura formandosi da autodidatta a contatto con gli impressionisti e in particolare con C. Pisarro. Fu [...] quella occasione conobbe G. Seurat, con il quale avviò un'intensa collaborazione che portò all'elaborazione del neoimpressionismo; spirito vivacissimo e battagliero contribuì poi, attraverso i suoi numerosi scritti, alla diffusione del movimento. Dal ...
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Il complesso delle ricerche che nel 20° sec. hanno teso deliberatamente a escludere ogni rapporto della forma artistica con gli aspetti del mondo naturale, basandosi esclusivamente sugli elementi specifici [...] espressiva affonda le sue radici nelle precedenti esperienze artistiche (V. van Gogh, espressionismo francese e tedesco, neoimpressionismo, cubismo) e nelle non meno stimolanti conquiste intellettuali e sociali della fine del 19° sec.: necessità ...
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Pittore francese (Le Cateau 1869 - Vence, Nizza, 1954). Tra i più importanti artisti del 20° sec., ha aperto la strada a un tipo d'arte che non si accontenta della fedele riproduzione della realtà; le [...] secolo la sua ricerca da una parte seguì le tracce dell'arte di P. Cézanne, dall'altra fu attratta dal neoimpressionismo; ma già in Gioia di vivere (1906, Merion, Fondazione Barnes) le ampie campiture cromatiche mostrano una ricerca di linguaggio ...
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PISSARRO, Camille
Hélène M. Castell Baltrusaitis
Pittore, nato a Saint-Thomas (Antille) nel 1830, morto a Parigi il 13 novembre 1903. Recatosi a Parigi fin dal 1840, intraprese nel 1852 un viaggio di [...] puri. Nel 1886, dopo avere veduto la Grande Jatte del Seurat, il P. fu per qualche tempo sedotto dal neoimpressionismo, dalla mescolanza ottica e dal punteggiato a tocchi uguali, rotondi e minuti; ma poi abbandonò questa tecnica monotona.
Poeta ...
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(o fauvisme) Corrente artistica formatasi nei primi anni del 20° sec. attorno a H. Matisse. Il gruppo allineava nelle sue file, tra gli altri, M. Vlaminck, A. Derain, K. Van Dongen, J. Puy (1876-1960) [...] retrospettive di questi artisti tenute a Parigi nei primi anni del secolo e dai personali contatti con il teorico del neoimpressionismo P. Signac. Altrettanto importante fu il loro interesse per l'arte islamica e primitiva (per es. la collezione di ...
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SCHAPIRO, Meyer
Ales Rojec
Storico e critico dell'arte statunitense, nato in Lituania, a Šavli (oggi Šiauliai) il 23 settembre 1904. Giunto negli Stati Uniti nel 1907 e diventato cittadino statunitense [...] Medioevo e soprattutto l'epoca romanica) e in quelli sull'arte del 19° e 20° secolo (realismo e neoimpressionismo francese, arte moderna e contemporanea, europea e americana). Partendo dalla rigorosa indagine storico-filologica e procedendo per fini ...
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Corrente artistica sviluppatasi in Francia nel 19° secolo.
Arte
Il nome i. deriva dall’epiteto, inizialmente usato in senso spregiativo contro i pittori del gruppo, tratto dal titolo di un quadro di C. [...] spazio per mezzo del colore; Pissarro elaborò la tecnica del divisionismo, poi ripresa e sviluppata da Seurat e dal neoimpressionismo (➔).
L’i. ebbe, alla fine del secolo, una grande diffusione in Europa: riflessi dell’i. si ebbero soprattutto in ...
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neoimpressionismo
s. m. [comp. di neo- e impressionismo]. – Movimento artistico promosso in Francia nell’ultimo ventennio del sec. 19° da G.-P. Seurat e P. Signac, con l’intento di sviluppare e dare una sistemazione scientifica ai principî...
neoimpressionista
s. m. e f. e agg. [der. di neoimpressionismo] (pl. m. -i). – Rappresentante, seguace del neoimpressionismo: i n. francesi, e, come agg., i pittori n. (detti anche divisionisti), la pittura neoimpressionista.