Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Taparelli d’Azeglio
Giovanni Vian
Il gesuita Taparelli fu un protagonista di parte cattolica del periodo del Risorgimento. Egli ha svolto un ruolo decisivo sul piano della riflessione filosofico-giuridica [...] società secondo i principi del tomismo (edizione accresciuta e definitiva in due volumi, 1855).
Si avvicinò alle posizioni neoguelfe, sviluppate dal cugino Cesare Balbo e da Vincenzo Gioberti, per tentare un accordo tra cattolici e liberali moderati ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] verosimiglianza. Né a questo appuntamento fra liberalismi regionali mancarono collegamenti con la Toscana o con il riformismo neoguelfo emiliano.
Nell'estate e nell'autunno del 1847, la soluzione albertista era comunque sicuramente già operante ed ...
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MAMIANI DELLA ROVERE, Terenzio
Antonio Brancati
Nacque a Pesaro il 18 sett. 1799 da Gianfrancesco, conte di Sant'Angelo in Lizzola, e da Vittoria Montani.
Ebbe la prima formazione a Pesaro, dove studiò [...] Chiesa e meno che mai alla capacità di un pontefice di porsi alla testa del movimento risorgimentale. Al programma neoguelfo di Gioberti egli contrapponeva, fin dai primi anni Quaranta, una sorta di neoghibellinismo che rimase soccombente all'epoca ...
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CIAN, Vittorio
Piero Treves
Nato a San Donà di Piave (Venezia), da Alberto e da Maria Plenario, il 19 dicembre 1862, studiò a Venezia nel convitto nazionale "Marco Foscarini", ove ebbe tra gli insegnanti [...] i criteri interpretativi, la caratterizzazione storica del Rinascimento, fra una svalutazione propria d'un meschino moralismo tardo-neoguelfo (per es., nelle pagine sulla famiglia e il concubinato del Bembo) ed un'esaltazione pseudo-patriottica ...
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JACINI, Stefano
Giuseppe Ignesti
Nacque a Milano, il 3 nov. 1886, da Giovanni Battista e da Carolina Cavi, primo di sei figli, in una famiglia della più cospicua nobiltà (dal 1880) agraria lombarda, [...] unitaria, le istanze politiche e sociali che venivano dai giovani cattolici provenienti dalle file antifasciste del movimento neoguelfo e dall'Università cattolica di Milano, con la tradizione sturziana e popolare.
Richiamato alle armi, prestò ...
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CENNI, Enrico
Fulvio Tessitore
Nacque il 20 nov. 1825 a Vallo della Lucania (Salerno) da Giovanni, sottointendente della provincia, e Marianna Bottino. Trasferito il padre, come intendente a Catanzaro, [...] . Vico, Bari 1953, pp. 329, 346; Id., La storia del Regno di Napoli, Bari 1958, pp. 1-6, 28-42; cfr., inoltre A. Anzilotti, Neoguelfi e auton. a Napoli dopo il '60, in Movim. e contrasti per l'Unità d'Italia, Bari 1930, pp. 167-91; L. Russo, F. De ...
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COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] ". E questo, ch'effettivamente era, sempre di poi rimase il suo campo, sia per una consonanza di sentire, propria di lui tosco-neoguelfo ed ebreo (come anche si evince fra le righe del necrologio di David Castelli, in Arch. stor. ital., s. 5, XXVII ...
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MANNA, Giovanni
Mario Di Napoli
Nacque a Napoli il 21 genn. 1813 in un'agiata famiglia che gli consentì di dedicarsi sin da giovanissimo agli studi giuridici.
Partecipe del clima di speranze progressive [...] italiani contemporanei, a cura di L. Carpi, Milano 1886, II, pp. 150-186; F. Tessitore, Aspetti del pensiero neoguelfo napoletano dopo il Sessanta, Napoli 1962, pp. 40-43; G. Rebuffa, La formazione del diritto amministrativo in Italia. Profili ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] filosofica, in vista dell’unificazione nazionale, il compito strategico della costruzione di un’alternativa al modello giobertiano e neoguelfo del Primato morale e civile degli Italiani (1843). Fallito l’appuntamento con la storia, in seguito al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] non solo in Italia: si tratta di La philosophie catholique en Italie (1844) – ove conia e definisce il concetto di neoguelfo –, La révolution et les révolutionnaires en Italie (1848), La révolution et les réformes en Italie e Machiavel juge des ...
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neoguelfo
neoguèlfo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di neo- e guelfo]. – Relativo al neoguelfismo: programma n.; concezioni, tendenze neoguelfe. Come sost., seguace del neoguelfismo: i n. dell’Ottocento.
neoguelfismo
s. m. [der. di neoguelfo]. – Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del sec. 19°; ne fu massimo esponente V. Gioberti, che nell’opera Del primato morale e civile degl’Italiani (1842-43) propose un cattolicesimo...