Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon [...] conformemente alla concezione apparentemente bidimensionale dello spazio politico-giuridico propria del 19° secolo.
Il federalismo, il neoguelfismo, infatti, prevedevano in ultima analisi una via senza rivoluzione violenta: «I municipii e i senati ...
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RICASOLI, Bettino
Thomas Kroll
RICASOLI, Bettino. – Nacque il 9 marzo 1809 a Firenze dal barone Luigi e da Elisabetta Peruzzi, appartenente a una delle più insigni famiglie patrizie fiorentine.
Benché [...] 1841. Nei primi anni Quaranta Ricasoli si avvicinò al movimento nazionale, ma non sostenne una posizione favorevole al neoguelfismo di Vincenzo Gioberti, perché non accettava l’idea di una confederazione italiana presieduta da un papa investito di ...
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ROSMINI SERBATI, Antonio.
Fulvio De Giorgi
– Nacque il 24 marzo 1797 a Rovereto, secondogenito di Pier Modesto (1745-1820), patrizio tirolese e nobile del Sacro Romano Impero, e di Giovanna dei conti [...] asburgica: oltre agli indirizzi dello zelantismo, vi appariva un amore per l’Italia che sembrerebbe quasi un precorrimento del neoguelfismo e in cui il mito di Pio VII e della libertas Ecclesiae si congiungevano e immedesimavano con la libertà ...
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GEMELLI, Carlo
Patrizia Capuano
Nacque a Messina il 4 sett. 1811 da Guglielmo e Antonia Spadaro dei Mari, di antica famiglia aristocratica. Affidato ad alcuni precettori privati che ricorderà noiosi [...] ; quindi, ricollegandosi alla scuola dell'Alfieri, del Foscolo e del Niccolini, entrava in aperta polemica con il neoguelfismo e attaccava violentemente la Chiesa che a suo dire, troppo sollecita dei propri interessi temporali, aveva nuociuto alla ...
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MARCHESI, Raffaele
Mario Tosti
Figlio di Vincenzo e di Marianna Marioni, nacque a Magione, l'antica Pian di Carpine, sul Trasimeno, il 25 febbr. 1810. A dodici anni entrò nel seminario di Perugia e [...] , Perugia 1872; M. Mencarelli, L'abate R. M. (1810-1871). I tempi. La vita. L'opera, Padova 1965; S. Mastellone, Il neoguelfismo a Perugia e l'Accademia dei Filedoni al tempo del vescovo Pecci, in Boll. della Deputazione di storia patria per l'Umbria ...
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PEPE, Gabriele
Anna Maria Rao
PEPE, Gabriele. – Nacque a Civitacampomarano, nel Molise, il 7 dicembre 1779, da Carlo Marcello e da Angela Maria Cuoco, terzogenito di sei figli (con Raffaele, Maria Teresa, [...] e assennato riformismo meridionale all’estremismo volterriano dell’illuminismo francese. Al tempo stesso polemizzò aspramente con il neoguelfismo dell’amico Carlo Troya, difensore del ruolo del papato nella storia d’Italia.
Il 19 febbraio del ...
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TATÒ, Antonio
Gianluca Fiocco
– Nacque a Roma il 5 novembre 1921, da Francesco, pubblicista proveniente dalla Puglia, e da Ebe Cossio.
Il padre, di idee liberali e vicino alle posizioni di Francesco [...] di respiro mondiale» (Caro Berlinguer..., 2003, p. 45).
Nelle analisi di Tatò si delineava una «sorta di “neoguelfismo” comunista» (cfr. Gualtieri, 2003, p. 285), che individuava nella doppia peculiarità italiana – unicità del percorso intrapreso dal ...
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BUFALINI, Maurizio
Manzotti[/
Nato a Cesena il 4 giugno 1787, dopo aver frequentato i ginnasi di Cesena e di Rimini studiò medicina nell'università di Bologna. Passò a Pavia, dove insegnava A. Scarpa, [...] nazionale, esortava il governo a sollecitare le trattative per realizzare la Confederazione italiana che era nelle aspettative del neoguelfismo.
All'indomani dell'annessione della Toscana al Regno di Sardegna veniva nominato senatore del Regno, il 18 ...
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FERRARI, Giuseppe
Franco Della Peruta
Nato a Milano il 7 marzo 1811 da Giovanni, di professione medico, e da Rosalinda, fece i suoi studi nel ginnasio-liceo "S. Alessandro" (ora "Cesare Beccaria") dal [...] momento di graduali riforme amministrative senza pretendere la concessione di assemblee costituzionali, e dove si andava rafforzando il neoguelfismo.
E proprio contro il Gioberti si rivolsero gli strali polemici del F., che andava maturando in quel ...
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LA FARINA, Giuseppe
Antonino Checco
Nacque a Messina il 20 luglio 1815 da Carmelo e da Anna Muratori. Sulla sua formazione esercitarono un peso fondamentale la temperie politico-culturale cittadina, [...] 'unitarismo, così come, in linea con le indicazioni mazziniane, era netto il rifiuto sia del municipalismo sia del neoguelfismo, che erano le soluzioni avanzate dalla pubblicistica moderata di matrice giobertiana e azegliana.
Per il L., invece - come ...
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neoguelfismo
s. m. [der. di neoguelfo]. – Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del sec. 19°; ne fu massimo esponente V. Gioberti, che nell’opera Del primato morale e civile degl’Italiani (1842-43) propose un cattolicesimo...
neoguelfo
neoguèlfo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di neo- e guelfo]. – Relativo al neoguelfismo: programma n.; concezioni, tendenze neoguelfe. Come sost., seguace del neoguelfismo: i n. dell’Ottocento.