CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] politica del C. riguarda Roma capitale. Prima ancora dell'episodio di Aspromonte comincia il suo risentimento contro moderati e neoguelfi, di cui è testimonianza il giudizio sdegnoso contro le tesi che il d'Azeglio, "il marchesino romanziere", aveva ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] d'Italia, visto con occhio, certo, di ateo, quale si professava il Ferrari, e quindi in fondo d'indifferente, non di neoguelfo o di neoghibellino, per contrarie ragioni sognatori di una storia che non c'era mai stata.
Fra le opere del Ferrari di ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...]
Nella seconda metà dell'Ottocento l'immagine ghibellina di Federico II si era a tal punto affermata da imporsi anche ai neoguelfi, che presero a usarla come idolon polemico, a cominciare da Pietro Balan, che nel 1871, subito dopo Porta Pia, pubblicò ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] d'ogni poesia (1836). S. Baldacchini (fratello di Matteo), amico di C. Troya e anticipatore di ideali neoguelfi, nel proprio modello culturale commisto di platonismo cristiano e vichismo, segnato da gusto antiromantico e segnatamente antibyroniano ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] per tutta l'Italia un'ondata di audaci speranze. Pio IX apparve a un tratto il papa preconizzato da Gioberti e dai neoguelfi, l'inviato da Dio a iniziare il risorgimento italiano; il suo nome diventò il grido della rivoluzione nazionale. E parve che ...
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STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] di Roma e la storia del Rinascimento, per le quali una tradizione di studî non si formò. Pure alla scuola neoguelfa si deve invece una letteratura sulle istituzioni e sulla vita sociale del popolo italiano.
Al gruppo del Balbo appartengono scrittori ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] R. Ciasca, L'origine del programma per l'opinione nazionale italiana del 1847-48, Città di Castello 1915; A. Anzilotti, Dal neoguelfismo all'idea liberale, in Nuova riv. stor., I (1917). Cfr. anche § 107 e i capitoli rel. all'Italia in G. De ...
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neoguelfismo
s. m. [der. di neoguelfo]. – Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del sec. 19°; ne fu massimo esponente V. Gioberti, che nell’opera Del primato morale e civile degl’Italiani (1842-43) propose un cattolicesimo...
neoguelfo
neoguèlfo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di neo- e guelfo]. – Relativo al neoguelfismo: programma n.; concezioni, tendenze neoguelfe. Come sost., seguace del neoguelfismo: i n. dell’Ottocento.