Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] dando vita a una sorta di ‘nazionalismo cattolico’ nel quale confluivano – secondo modalità e misure variabili – idealità neoguelfe e cedimenti alla propaganda politica coeva, genuini sensi di appartenenza a una comunità nazionale e disponibilità al ...
Leggi Tutto
Lambruschini, Raffaello
Pedagogista (Genova 1788 - San Cerbone, Figline Valdarno, 1873). Sacerdote, dal 1812 al 1814 fu deportato dal governo napoleonico in Corsica. Negli anni dell’esilio maturò l’idea [...] . Trasferitosi a Firenze, fondò e diresse con Ricasoli e Salvagnoli, il giornale «La Patria» in cui sostenne posizioni neoguelfe. Eletto nel 1848 al Consiglio generale toscano fu contrario ai democratici ma, dopo il ritorno del granduca, si batté ...
Leggi Tutto
GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] faccende che mi distolsero da quella che è proprio mia".
I sogni dei moderati, nonché le aspirazioni cattoliche dei neoguelfi, cozzavano con l'esigenza della guerra contro l'Austria e la spinta dei democratici che non si accontentavano delle riforme ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Taparelli d’Azeglio
Giovanni Vian
Il gesuita Taparelli fu un protagonista di parte cattolica del periodo del Risorgimento. Egli ha svolto un ruolo decisivo sul piano della riflessione filosofico-giuridica [...] società secondo i principi del tomismo (edizione accresciuta e definitiva in due volumi, 1855).
Si avvicinò alle posizioni neoguelfe, sviluppate dal cugino Cesare Balbo e da Vincenzo Gioberti, per tentare un accordo tra cattolici e liberali moderati ...
Leggi Tutto
Giovanni Ferrero
Felici, Riccardo. – Fisico italiano (Pisa 1819 - Lucca 1902). Sulle origini ha fatto luce la pubblicazione dei suoi documenti personali, conservati dall’Università di Pisa, Riccardo Felici. [...] accademiche fatte valere dalla Chiesa dovette scrivere a S. Centofanti, il principale esponente a Pisa delle correnti neoguelfe; di lui condivideva il pensiero politico, e con lui mantenne amichevoli rapporti anche personali negli anni seguenti ...
Leggi Tutto
DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] sulla storia longobarda, tuttavia, lesse in liceo e giovò non poco ai suoi studi storici) e moderata apertura a scritture neoguelfe, massime il Sommario di C. Balbo (che restò fra i libri formativi e normativi del giovane De Sanctis).
Nell'ambiente ...
Leggi Tutto
CORNA PELLEGRINI SPANDRE, Giacomo Maria
Silvia Pizzetti
Nato a Pisogne (Brescia) il 13 sett. 1827 da Giovanni Corna e Giacomina Pellegrini Spandre, in una famiglia ove la tradizionale saldissima religiosità [...] sugli atteggiamenti da assumere verso il nuovo Stato nazionale, cambiarono radicalmente il clima di fiducia in cui tante speranze neoguelfe erano nate e spinsero molti sacerdoti, fra cui il C., a rivedere le proprie posizioni. Nel giugno 1861 la ...
Leggi Tutto
BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] aggiunto anche Santorre di Santarosa: in tutti troviamo precoci motivi e orientamenti romantici, e qualche anticipazione delle tesi neoguelfe che avranno corso nell'età della restaurazione.
Nel 1805 il B. doveva interrompere i prediletti studi di ...
Leggi Tutto
ROMEO, Giovanni Andrea
Carmine Pinto
– Nacque il 4 luglio 1786 a Santo Stefano, in Aspromonte, da Gabriele e da Rosa Suraci.
Crebbe in una famiglia di professionisti e proprietari locali, particolarmente [...] , continuava il loro impegno politico. All’inizio degli anni Quaranta il movimento liberale, in genere su posizioni neoguelfe, si riorganizzò intorno al comitato centrale napoletano e in stretta relazione con i costituzionali siciliani. Del gruppo ...
Leggi Tutto
Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] pontefice di farsi maître – come piacque definire a Cavour – della situazione complessiva o per meglio dire l’illusione neoguelfa di un papa politico, benché Pio IX abbia potuto avere, nei confronti di quelle ipotesi azzardate e coraggiose, non ...
Leggi Tutto
neoguelfismo
s. m. [der. di neoguelfo]. – Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del sec. 19°; ne fu massimo esponente V. Gioberti, che nell’opera Del primato morale e civile degl’Italiani (1842-43) propose un cattolicesimo...
neoguelfo
neoguèlfo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di neo- e guelfo]. – Relativo al neoguelfismo: programma n.; concezioni, tendenze neoguelfe. Come sost., seguace del neoguelfismo: i n. dell’Ottocento.