CANTU Cesare
Marino Berengo
CANTÙ Cesare. -Nacque a Brivio, in Brianza, il 5 dic. 1804 da Celso e da Rachele Gallavresi.
I suoi primi ricordi sono legati alla figura del nonno Ignazio, che, dopo aver [...] mutilazioni perché la Direzione generale di polizia lo trovò "ostile al governo imperiale"; ed era un'ormai tardiva rivendicazione dei motivi neoguelfi e del mito di Pio IX: "il popolo italiano, ogni qual volta rialzò la testa il suo grido fu la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rinascimento: oltre la costruzione dei ‘moderni’
Michele Ciliberto
Quando si parla di movimenti come il Rinascimento – o anche l’Illuminismo – che contengono nella loro stessa definizione un giudizio [...] cura di L. Russo, 3° vol., 1952, pp. 10-11).
Tono e giudizi, questi, nei quali sono evidenti gli echi della storiografia neoguelfa; e dai quali sono assai lontane le splendide pagine scritte da Federico Chabod proprio sui Ricordi, «dove – egli scrive ...
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MONTANELLI, Giuseppe
Paolo Bagnoli
– Nacque a Fucecchio, in provincia di Firenze, il 21 genn. 1813 da Alessandro, organista e compositore di musica per banda, e da Luisa Pratesi. A nove anni venne [...] della Chiesa a essere protagonista e guida di un processo di unificazione. Il tramonto della speranza neoguelfa evidenziava anche l’intima articolazione del partito italiano in «trois catégories: celles des révolutionnaires antiréformistes, celles ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero reazionario conosce la sua compiuta manifestazione intellettuale nella prima [...] cessare tratteggia una teocrazia democratica in cui si conferma la supremazia della Chiesa sullo Stato. Un’ispirazione giobertiana e neoguelfa risalta dal Discorso funebre per i morti di Vienna, in cui Ventura chiede alla Chiesa di marciare con i ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una nuova spinta espansiva
Il 13 aprile 1204 Costantinopoli – già caduta nelle mani dei crociati nel luglio [...] si rifanno all’autorità imperiale –, al quale partecipa spesso anche il Regno di Napoli in una prospettiva di egemonia neoguelfa della penisola, e dove decisiva appare l’utilizzazione delle compagnie di ventura pronte a passare al servizio dell’uno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Battista De Rossi
Paolo Vian
Fondatore dell’archeologia cristiana come moderna disciplina scientifica, estraneo a teorizzazioni storiografiche e disimpegnato dalla politica, Giovanni Battista [...] all’antichità cristiana, ai primi secoli della Roma cristiana, mentre la cultura storica leonina (come la storiografia neoguelfa italiana) è tutta proiettata sul Medioevo quale epoca della più alta affermazione del cattolicesimo romano (un’epoca che ...
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Foscolo, Ugo
Mario Scotti
Il F. attese allo studio sistematico e all'interpretazione di D. negli anni della sua vita inglese (1816-1827); ma il nome di D. compare nelle sue opere di poesia e di critica [...] D., su cui ritorna a insistere (tanto che la sua interpretazione verrà sbrigativamente catalogata come capostipite della critica laicista e anti-neoguelfa), è altra cosa da quel che intendeva il giacobino di una volta: D. resta sempre ai suoi occhi l ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] sin d'allora delinea l'appassionata esortatoria dei Discorsi ai principi d'Italia, invitati a riunirsi in Roma in una neoguelfa struttura federale presieduta dal papa.
Ai primi del 1594 il C. venne arrestato per ordine dell'Inquisizione, insieme con ...
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Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] politica di quegli anni, si traduceva nell’affermazione di una prospettiva laicista e nel rifiuto di ogni soluzione neoguelfa del problema italiano.
Ma colui che con maggior vigore dette voce alle istanze anticlericali fu Giuseppe Ferrari, allievo ...
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Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] Pacelli per distaccare gli italiani dal mito, subito per vent’anni, del duce fascista […]. Nel Pastor Angelicus l’Italia neoguelfa del dopoguerra avrebbe dovuto riconoscere non solo il suo Salvatore, ma addirittura il suo Restauratore e la sua nuova ...
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neoguelfismo
s. m. [der. di neoguelfo]. – Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del sec. 19°; ne fu massimo esponente V. Gioberti, che nell’opera Del primato morale e civile degl’Italiani (1842-43) propose un cattolicesimo...
neoguelfo
neoguèlfo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di neo- e guelfo]. – Relativo al neoguelfismo: programma n.; concezioni, tendenze neoguelfe. Come sost., seguace del neoguelfismo: i n. dell’Ottocento.