BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] dopo i primi contatti parigini, il B. s'era ritrovato in Svizzera. Ne nacque uno scontro con C. Salvioni, chedei neogrammatici era allora in Italia il campione più autorevole, e la polemica si rinnovò poi vivace a proposito dell'Elmento germanico. Il ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] in (12), tratto da un’interrogazione d’esame (ibid.):
(12)
A: Mi parli dei neogrammatici!
B: Sì (–) dunque allora i neogrammatici cioè [silenzio].
I segnali discorsivi possono variare secondo diverse dimensioni sociolinguistiche.
(a) Età. I giovani ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] il libro di Ferdinando De Saussure" (p. 19), apparso da qualche anno e già oggetto di interessati e malevoli silenzi dei neogrammatici più ortodossi.
I lavori del giovane C. attrassero l'attenzione dell'Ascoli che il 2 giugno 1882 gli inviò una delle ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] . X). Quest'ultima lettera segna la rivendicazione da parte dell'A. di teorie della sua scuola di fronte ai neogrammatici, che si presentavano come portatori di un nuovo verbo soprattutto per quanto riguardava il principio dell'analogia. L'Archivio ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] quanto delle forme" (p. XLIII). Al seguito del Diez e anticipando la premessa alle Morphologische Untersuchungen dei due neogrammatici H. Osthoff e K. Brugmann, il C. scriveva: "Bisogna… studiare ciascuna delle lingue romane in tutte le sue ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] italiana, però, era ora costretta al confronto con il pensiero idealistico, che portò alla divisione tra neogrammatici e neolinguisti. I primi furono fiduciosi nelle leggi fonetiche e nelle procedure tecniche che garantivano la legittimità ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] , che pertiene (o si riteneva pertenere) alle scienze della natura, fra le quali lo Schleicher e i neogrammatici suoi prosecutori annoveravano la linguistica.
Dai movimenti correttori o eversivi del positivismo non poteva ovviamente uscire che una ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] . Contributi notevoli furono dati da A. Schleicher, F. Diez, F. Max Müller, W.D. Whitney e poi dai ‘neogrammatici’ (H. Osthoff, K. Brugmann, P. Wegener, e altri), che sulla scia del pensiero precedente ricercarono i fenomeni psichici sottostanti ...
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PARODI, Ernesto Giacomo
Guido Lucchini
– Nacque a Genova il 21 novembre 1862 da Elia e Teresa Raffetto.
Si laureò nella città natale nel 1885 con una tesi sulla Descrizione del dialetto genovese, discussa [...] di cattedra) al liceo di Arpino, l’anno successivo trascorse un soggiorno all’Università di Lipsia, alla scuola del neogrammatico Karl Brugmann. Fatto ritorno in Italia, insegnò presso il liceo di Ancona (1890-91). Dopo un anno di aspettativa ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] senza rappresentazione scritta - si aprono alla considerazione del linguista (come, del resto, già avevano fatto i neogrammatici dell'Ottocento). Si tratta dunque di un duplice sconfinamento: passare dal livello della rappresentazione scritta al ...
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neogrammatico
neogrammàtico agg. e s. m. [comp. di neo- e grammatico, per traduz. del ted. Junggrammatiker, comp. di jung «giovane, nuovo» e Grammatiker «grammatico»] (pl. m. -ci). – Appartenente alla scuola di linguisti (fondata da K. Brugmann...