I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] in (12), tratto da un’interrogazione d’esame (ibid.):
(12)
A: Mi parli dei neogrammatici!
B: Sì (–) dunque allora i neogrammatici cioè [silenzio].
I segnali discorsivi possono variare secondo diverse dimensioni sociolinguistiche.
(a) Età. I giovani ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] . Contributi notevoli furono dati da A. Schleicher, F. Diez, F. Max Müller, W.D. Whitney e poi dai ‘neogrammatici’ (H. Osthoff, K. Brugmann, P. Wegener, e altri), che sulla scia del pensiero precedente ricercarono i fenomeni psichici sottostanti ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] il tipo più frequente e importante di l. linguistica. Codifica sviluppi fonologici regolari – ‘ineccepibili’ nella definizione dei Neogrammatici – nel corso dell’evoluzione storica di una lingua o nel passaggio da una fase preistorica a una ...
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neogrammatico
neogrammàtico agg. e s. m. [comp. di neo- e grammatico, per traduz. del ted. Junggrammatiker, comp. di jung «giovane, nuovo» e Grammatiker «grammatico»] (pl. m. -ci). – Appartenente alla scuola di linguisti (fondata da K. Brugmann...