CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] il libro di Ferdinando De Saussure" (p. 19), apparso da qualche anno e già oggetto di interessati e malevoli silenzi dei neogrammatici più ortodossi.
I lavori del giovane C. attrassero l'attenzione dell'Ascoli che il 2 giugno 1882 gli inviò una delle ...
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Nacque in Gorizia il 16 luglio del 1829, e morì in Milano (dove, dal 1861, aveva occupato con grandissimo lustro la cattedra di linguistica) il 21 gennaio 1907. "Il più grande glottologo d'Italia e forse [...] e se ne deduce un rapporto di causa ed effetto. Carattere più o meno vivamente polemico hanno la lettera glottologica Dei neogrammatici, in Arch., X, 10-108, e la prefazione del volume XI. Il motivo dominante di questi scritti è la rivendicazione dei ...
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Glottologo e filologo, nato a Lubecca il 16 aprile 1820, morto a Hermsdorft (Slesia Prussiana) il 12 agosto 1885. Compì gli studî universitarî a Bonn e a Berlino; fu libero docente a Berlino (1846), professore [...] un volumetto (Zur Kritik der neuesten Sprachforschung, Lipsia 1885), in cui criticava le dottrine e i metodi dei cosiddetti neogrammatici. Le sue Kleine Schriften furono edite postume da E. Windisch (voll. 2, Lipsia 1886).
Allo scienziato fu pari nel ...
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. Voce della lingua colta, indicante "l'origine di una parola, o la derivazione di una parola da un'altra", significa inoltre la scienza che ricerca quest'origine, e significò pure quella parte della grammatica [...] . es. il Corssen e l'Ascoli per l'italico, preludeva all'aspetto che la ricerca etimologica assunse presso i neogrammatici: dato che il problema metodico da essi sollevato era quello dell'ineccepibilità delle leggi fonetiche (cioè delle norme desunte ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] quanto delle forme" (p. XLIII). Al seguito del Diez e anticipando la premessa alle Morphologische Untersuchungen dei due neogrammatici H. Osthoff e K. Brugmann, il C. scriveva: "Bisogna… studiare ciascuna delle lingue romane in tutte le sue ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] italiana, però, era ora costretta al confronto con il pensiero idealistico, che portò alla divisione tra neogrammatici e neolinguisti. I primi furono fiduciosi nelle leggi fonetiche e nelle procedure tecniche che garantivano la legittimità ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] Kock, di A. G. Noreen. Particolare svolgimento hanno avuto in Scandinavia gli studî toponomastici. Ma l'indirizzo rigorosamente neogrammatico fu ben lungi dall'esaurire in sé lo svolgimento della linguistica. Anche prima che risultasse chiaro che la ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] . Contributi notevoli furono dati da A. Schleicher, F. Diez, F. Max Müller, W.D. Whitney e poi dai ‘neogrammatici’ (H. Osthoff, K. Brugmann, P. Wegener, e altri), che sulla scia del pensiero precedente ricercarono i fenomeni psichici sottostanti ...
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Rapporto di somiglianza tra due oggetti; e tale, in particolare, che ad esso possa applicarsi l'argomentazione mediante la quale, dall'eguaglianza o somiglianza constatata tra alcuni elementi di tali oggetti, [...] ad agire tardi, in quel periodo di "corruzione" che sarebbe venuto dopo i primi tempi del linguaggio. Dai neogrammatici, l'analogia è messa in luce come il fattore psicologico per eccellenza, nettamente contrapposto all'azione incosciente e ...
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Fare storia della lingua
Luca Serianni
Rispetto ad altri settori contigui, come la storia letteraria o anche la linguistica (almeno nella sua lunga fase prescientifica), la storia della lingua ha origini [...] dialettologia; scritto, nel caso della storia della lingua) secondo i metodi della grammatica storica messi a punto dai neogrammatici alla fine del 19° secolo. Dall’altro, la filologia. La centralità del testo potrebbe essere considerata un carattere ...
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neogrammatico
neogrammàtico agg. e s. m. [comp. di neo- e grammatico, per traduz. del ted. Junggrammatiker, comp. di jung «giovane, nuovo» e Grammatiker «grammatico»] (pl. m. -ci). – Appartenente alla scuola di linguisti (fondata da K. Brugmann...